venerdì 15 maggio 2015

Il castello di venerdì 15 maggio






BARI SARDO (OG) - Torre di Barì

L'origine del borgo risale all'alto medioevo quando, per sfuggire alle incursioni di Vandali e Saraceni, le popolazioni si rifugiarono nell'interno, a circa 4 km dalla costa. Nel Medioevo la villa di Barì fu parte del giudicato di Cagliari fino al 1258, quando venne annessa prima dal giudicato di Gallura e poi dalla Repubblica di Pisa. Fece poi parte dal 1324 del Regno di Sardegna e successivamente del Regno d'Italia dal 1861. La torre aragonese si erge su un promontorio che divide due spiagge: quella detta appunto della torre, e quella di Planargia. La sua costruzione, secondo quanto si legge sulla Carta sulla descricion de la Isla Y Reyno de Sardena di Francesco Vico si può collocare fra il 1572 e il 1639, consigliata dal capitano Iglesias Marco Antonio Camos, che aveva compiuto un censimento delle coste della Sardegna in modo speciale dei siti più frequentati dai corsari. La sua funzione originaria, con 15 km di visuale sulla zona che si estende da Capo Bella Vista a Capo Sferracavallo, era quella di vedetta. Di forma troncoconica ha un'altezza di 12,75 metri e un diametro di 11,4 metri alla base e 8 metri al terrazzo. E' costruita con rocce granitiche e basaltiche locali. All'interno è presente una piccola camera circolare di circa 14 mq; conteneva una piccola guarnigione ridotta all'alcaide (il capitano della torre) e a due soldati. L'ingresso a questa camera era garantito da un'apertura a di 4 m dal suolo; frontalmente all'entrata era collocata una botola che portava alla cisterna, situata ad un livello inferiore, mentre sulla sinistra vi era la scalinata, interna al muro, che conduceva alla piazza d'armi. Il costo di costruzione della torre ricadde sulla popolazione del borgo, che doveva anche provvedere al sostentamento degli uomini impiegati. Nel 1720 la torre, secondo la Relazione del I Commissario di artiglieria, fabbriche e fortificazioni, Cagnoli, era in buono stato. Nel maggio del 1748 vi fu uno scontro a fuoco con i mori che erano sbarcati nelle vicinanze. Alla fine del secolo sono documentate riparazioni del mastro Mameli, mentre un intervento più radicale fu effettuato nella primavera del 1828. Nello stesso periodo la guarnigione alloggiava a Bari Sardo, continuando i suoi compiti di guardia. Nei due anni successivi, su progetto dell'architetto Melis, si pose fine alla ristrutturazione. Nel 1842, fu soppressa la Reale Amministrazione delle Torri e l'anno successivo la torre fu dismessa. Durante la seconda guerra mondiale fu nuovamente riutilizzata come posto di vedetta.

Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Bari_Sardo, http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Bar%EC, http://www.ogliastraontheweb.it/torredibarisardo.htm

Foto: di Claudio Maullu su http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bari_Sardo_-_Torre_di_Bar%C3%AC_(2).jpg e da http://www.unionesarda.it/sardegna/spiagge?sp=125&pf=1

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