BARI SARDO (OG) - Torre di Barì
L'origine del borgo risale all'alto medioevo quando, per sfuggire alle
incursioni di Vandali e Saraceni, le popolazioni si rifugiarono nell'interno, a
circa 4 km dalla costa. Nel Medioevo la villa di Barì fu parte del giudicato di
Cagliari fino al 1258, quando venne annessa prima dal giudicato di Gallura e
poi dalla Repubblica di Pisa. Fece poi parte dal 1324 del Regno di Sardegna e
successivamente del Regno d'Italia dal 1861. La torre aragonese si erge su un
promontorio che divide due spiagge: quella detta appunto
della torre, e
quella di
Planargia. La sua costruzione, secondo quanto si legge sulla
Carta
sulla descricion de la Isla Y Reyno de Sardena di Francesco Vico si può
collocare fra il 1572 e il 1639, consigliata dal capitano Iglesias Marco
Antonio Camos, che aveva compiuto un censimento delle coste della Sardegna in
modo speciale dei siti più frequentati dai corsari. La sua funzione originaria,
con 15 km di visuale sulla zona che si estende da Capo Bella Vista a Capo
Sferracavallo, era quella di vedetta. Di forma troncoconica ha un'altezza di
12,75 metri e un diametro di 11,4 metri alla base e 8 metri al terrazzo. E'
costruita con rocce granitiche e basaltiche locali. All'interno è presente una
piccola camera circolare di circa 14 mq; conteneva una piccola guarnigione
ridotta all'alcaide (il capitano della torre) e a due soldati. L'ingresso a
questa camera era garantito da un'apertura a di 4
m
dal suolo; frontalmente all'entrata era collocata una botola che portava alla
cisterna, situata ad un livello inferiore, mentre sulla
sinistra
vi era la scalinata, interna al muro, che conduceva alla piazza d'armi. Il
costo di costruzione della torre ricadde sulla popolazione del borgo, che
doveva anche provvedere al sostentamento degli uomini impiegati. Nel 1720 la
torre, secondo la Relazione del I Commissario di artiglieria, fabbriche e
fortificazioni, Cagnoli, era in buono stato. Nel maggio del 1748 vi fu uno
scontro a fuoco con i mori che erano sbarcati nelle vicinanze. Alla fine del
secolo sono documentate riparazioni del mastro Mameli, mentre un intervento più
radicale fu effettuato nella primavera del 1828. Nello stesso periodo la
guarnigione alloggiava a Bari Sardo, continuando i suoi compiti di guardia. Nei
due anni successivi, su progetto dell'architetto Melis, si pose fine alla
ristrutturazione.
Nel 1842, fu soppressa la Reale Amministrazione delle Torri e l'anno successivo
la torre fu dismessa. Durante la seconda guerra mondiale fu nuovamente riutilizzata
come posto di vedetta.
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Bari_Sardo, http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Bar%EC,
http://www.ogliastraontheweb.it/torredibarisardo.htm
Foto: di Claudio Maullu su http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Bari_Sardo_-_Torre_di_Bar%C3%AC_(2).jpg
e da http://www.unionesarda.it/sardegna/spiagge?sp=125&pf=1
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