SPONGANO (LE) – Palazzo Bacile di Castiglione
Le prime notizie certe si hanno a partire dal 1103 quando Spongano era assoggettata
a Tancredi d’Altavilla, signore del contado di Castro, successivamente
assorbito da Ruggero II, Conte di Sicilia, sotto la quale rimase fino al 1134
quando passò al Regio Fisco. Nel 1270, la Contea di Castro, passò sotto il principato
di Taranto. Il feudo di Spongano venne acquistato nel 1398 dagli Orsini Del
Balzo, che prima con Raimondello, poi con la moglie Maria d’Enghien e con il
figlio Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, ne detennero il possesso sino al 1463,
quando, con la morte del Principe, il casale passò al Regio Demanio. Successivamente,
fu concesso ad Angilberto Del Balzo, genero di Giovanni Antonio. Dopo
l'uccisione di questi, in quanto prese parte alla Congiura dei Baroni contro Ferdinando
I di Napoli, nel 1516 Spongano tornò ad essere Comune demaniale. Nel 1534 Carlo
V concesse la Contea di Castro e i feudi dipendenti, tra cui Spongano, alla
famiglia Gattinara. In seguito passò ai Ruiz de Castro ed infine ai Lopez di
Zunica, che vi governarono sino al 1777. Infine la storia di Spongano si
intreccia con quella dei Baroni Bacile di Castiglione, ultimi feudatari che
detennero il feudo sino al 1806, anno di eversione della feudalità. Il Palazzo
Bacile di Castiglione fu edificato nel XVI secolo. In origine era un castello,
successivamente riconvertito in dimora signorile incorporando l'antica rocca
medievale. Nella seconda metà dell'Ottocento il barone Filippo Bacile di
Castiglione fece aggiungere un secondo piano in quanto necessitava di
espanderne gli spazi per alloggiarvi i suoi quattordici figli (Filippo ha anche
costruito la locale linea ferroviaria che ancora oggi collega Spongano con
Lecce). Il prospetto è caratterizzato da un fastoso portale settecentesco di
gusto tardo barocco decorato da un motivo a frangia e da un lungo balcone
scandito da quattro arcate. Dalla scala posta nell'androne d'ingresso si accede
alle stanze nobili ottocentesche del primo piano voltate a crociera e a
padiglione. Le stanze conservano ancora l'arredamento originale e l'antica
biblioteca del barone Filippo. Il palazzo è dotato di un frantoio ipogeo che
occupa parte degli scantinati. L’edificio è tuttora di proprietà dei
discendenti dei Bacile, che vivono in una parte della residenza. Un tipico
giardino salentino, con vari alberi ornamentali, un ampio agrumeto ed una
vecchia torre, che si affaccia sulla piscina e che veniva utilizzata come
colombaia per i piccioni viaggiatori, arricchiscono la proprietà che offre
tanti altri piccoli particolari da scoprire. Oltre al palazzo principale,
dislocate all’interno della proprietà ci sono diverse unità, che sono state
recentemente ristrutturate per offrire ospitalità ai visitatori. L’edificio ha
un sito web ufficiale:
http://www.palazzobacile.it.
Un altro link consigliato è il seguente: http://www.comune.spongano.le.it/monumenti/dettagli.php?id_elemento=19&i=1&parola_chiave=
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Spongano,
http://www.salentonascosto.it/it/133/palazzo-bacile-casotto-del-barone,
http://www.galterradotranto.it/spongano,
Foto: entrambe realizzate da me, in occasione di una vacanza in Salento nel
2006
Nessun commento:
Posta un commento