PRESICCE (LE) – Palazzo Ducale
Esistono varie ipotesi sull'origine del paese quella più
accreditata si riferisce alla numerosa presenza di falde acquifere
superficiali, che ha spinto, nel passato, molti abitanti dei vicini casali,
soprattutto nei periodi di siccità, a cercare acqua in questo luogo, nel quale
poi si sono stabiliti. Secondo alcuni, la sua nascita pare risalga all'alto
Medioevo, probabilmente intorno al VII-VIII secolo; sicuramente nel XII secolo,
in pieno periodo normanno, Presicce era già un casale. Dal XIII al XIX secolo
appartenne a numerosi feudatari, tra i quali vanno ricordati i Securo, i Drimi,
i de Specula, i Cito, i Bartilotti e i de Liguoro. Le più antiche notizie del
Palazzo Ducale sono di epoca normanna, ma a difesa dei primi nuclei abitativi,
probabilmente in epoca bizantina, venne realizzato un primo castrum. L'attuale
Palazzo Ducale, quindi, ingloba le testimonianze di oltre mille anni di storia.
L'edificio presenta una struttura massiccia, lineari prospetti scanditi e
alleggeriti dalle soluzioni d'angolo, le eleganti finestre architravate di
gusto rinascimentale, l'ampia loggia, costituita da tre archi a tutto sesto
riccamente decorati. Le coperture degli ambienti interni sono generalmente
voltate a botte e a spigolo, una grande scala reca una copertura lignea a
capriate. Si possono individuare quattro principali fasi edificative. La prima
è relativa al fortilizio medievale; ancora visibile lungo il perimetro ovest vi
è una delle torri angolari, è inoltre documentata la presenza di un profondo
fossato. La seconda fase di sviluppo si colloca tra il XVI e il XVII secolo,
sotto la signoria dei Gonzaga, dei Cito Moles e dei Bartilotti Piccolomini
d'Aragona. Nel 1630 fu avviato, dalla principessa Maria Cito Moles, un
intervento di ristrutturazione del castello, ingentilendo gli aspri volumi del
fortilizio, con l'ampia loggia del perimetro ovest, con i giardini pensili,
ricavati sul terrapieno delle mura del perimetro sud ed edificando una nuova
cappella dedicata alla Santissima Annunziata che si affaccia sulla pubblica
piazza. La ricca decorazione scultorea della facciata della cappella interessa
anche l'interno, infatti l'intradosso della volta è scandito da serraglie, costoloni
e maschere apotropaiche, sull'unico altare del sacro edificio è collocata una
grande pala raffigurante l'Annunciazione. La terza fase che apportò ulteriori
rimaneggiamenti si ebbe nel XVIII secolo. Nel 1709 il palazzo passò ai de
Liguoro e nel 1791 vennero avviati i lavori di ristrutturazione del cortile del
palazzo, realizzando l'elegante quinta barocca e lo scalone a doppia rampa che
conduce al piano nobile. Venne, inoltre, aperto l'accesso, attraverso un
portale, ai giardini pensili da piazza Sant'Andrea (oggi piazza Villani). La
quarta fase di ristrutturazione, interessò i prospetti esterni del palazzo.
Agli inizi del XX secolo, il duca Pasquale Paternò decise di collocare i merli
dal gusto neogotico, secondo la moda eclettica del tempo e vennero aggiunti
nuovi corpi di fabbrica. Attualmente il Palazzo, di proprietà comunale, ospita il Museo della
Civiltà Contadina. Altri link da consultare: http://www.salentolink.com/foto-gallery/presicce/foto4.asp?id=presicce.asp,
http://www.presicceweb.it/palazzo-ducale/
Fonti: http://www.comune.presicce.le.it/territorio/cenni-storici,
http://it.wikipedia.org/wiki/Presicce#Palazzo_Ducale,
http://www.nelsalento.com/guide/presicce.html
Foto: di Lupiae su http://it.wikipedia.org/wiki/Presicce#/media/File:Piazza_Presicce.jpg
e da http://www.presicceweb.it/palazzo-ducale/
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