DUGENTA (BN) - Castello
Dugenta
venne citata per la prima volta nell'823 d.C. Nel XIII secolo fu donata da Carlo
I d'Angiò a Guglielmo di Belmonte dopo essere stata valutata poco più di
quarantadue once. Nel primo cedolario redatto dagli angioini risultavano
ventitré famiglie proprietarie tassate. Dai Belmonte passò prima a Rofredo
Gaetani, fratello di papa Bonifacio VIII, e poi ai Sanframondo. Posta in una
posizione strategica, nel 1439 fu teatro di una feroce battaglia fra re Alfonso
I d'Aragona e Jacopo Caldora. Quest'ultimo fu sconfitto. Nel XVI secolo divenne
possedimento dei De Capua, dei Monsorio, dei Loffredo e dei Cossa. Dal 1648 fu
feudo del duca di Guisa e nel 1734 vi passò Carlo III di Borbone, nella sua
avanzata alla conquista del Regno di Napoli. Inserito all’interno del
suggestivo centro storico di Dugenta si erge il castello, di impianto
bassomedievale, ricco di storia e di racconti leggendari che lo vedono protagonista
di alcuni avvenimenti bellici e strategici fondamentali per la formazione del
Regno napoletano. Fu donato da Carlo I d’Angiò a Guglielmo di Belmonte nel
1268, rientrando in tal modo nel cosiddetto feudum in demanium, ovvero
in capite, cioè feudo concesso direttamente dal Re o dalla Curia. Fu anche
registrato nei quaderni della Curia, donde l’appellativo di feudum
quaternatum. Al tempo di Belmonte dipendeva dalla Contea di Caserta. Passò successivamente ad un certo
Adam de Vasis e da questi a Roberto D’Erville, come si legge nei registri della
Cancelleria Angioina, il quale lo tenne fino al 1282. Nel 1287 passò a Bertrando
Artus. Dal 1289 al 1293 ne fu possessore Ludovico de Roheriis. In seguito il
castello subì le sorti della Contea di Caserta, passando poi alla famiglia
Caetani nel 1308. Nel 1310 passò a Diego de la Rath e poi al conte Francesco,
il I° giugno del 1329. Il 30 giugno 1459 re Ferdinando confermò a Giovanni
della Ratta i feudi di Caserta, Limatola e Dugenta, i castelli di Valle, Frasso
Telesino e Melizzano. Nel 1648 vi fu rinchiuso il duca di Guisa
catturato mentre fuggiva da Napoli. Il castello di Dugenta sorse in posizione
baricentrica, come fabbrica difensiva della Valle, nei pressi della confluenza
del Calore con il Volturno. Il complesso della struttura può essere definito
come espressione dell’architettura militare, con alte mura merlate e cortile
interno: per il gioco dei volumi, l’articolazione degli spazi interni, la
scelta del sito, che presenta una massiccia parete tufacea, sorgente dal
torrente S. Giorgio, su cui si innesta la cinta muraria rivolta a Sud Est. Il
castello di Dugenta dovette essere collegato mediante “ideali ponti aerei” con
altre fortezze che si scambiavano segnali con fumate di giorno e fuochi di
notte, secondo veri e propri codici per la teletrasmissione delle notizie, in
particolare degli allarmi. Nelle lunghe notti invernali venivano, inoltre,
praticati numerosi giochi. Non è mai stato esplorato in tutte le sue parti, il
che lo rende ancora più misterioso con i suoi trabocchetti e i sotterranei che
secondo la leggenda, lo mettevano in collegamento con i vicini castelli di
Limatola e Maddaloni. Oggi dell’antico maniero restano pochi ruderi, anche a causa
delle demolizioni apportate nei decenni scorsi. Si possono apprezzare,
tuttavia, ancora i tratti originari delle cortine murarie, in conci quasi
regolari di tufo giallo e soprattutto l’alto basamento a scarpa, che, una
volta, girava intorno alla fabbrica e rendeva i due piani nobili praticamente
irraggiungibili dall’esterno. Attualmente è ancora visibile anche una delle
quattro torri angolari cilindriche. All’ingresso del castello medievale di
Dugenta, sino al 1980, doveva essere visibile una lastra con epigrafe
sepolcrale reimpiegata, murata affianco alla porta. L’epigrafe, nel febbraio
del 1980, è andata perduta durante il crollo di parte del castello. Altri link
per approfondire: http://www.dugenta.com/DocuDugenta/storia%20dugenta.htm, http://xoomer.virgilio.it/alfdrs/Dugenta/DocuDugenta/dugenta_in_pillole.htm.
Ecco
un brevissimo video che riprende ciò che resta del castello, dopo la frana del
1980: https://www.youtube.com/watch?v=8R7OxxOnaiY (di Gennaro Sellitto).
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Dugenta#Monumenti_e_luoghi_di_interesse,
http://www.comune.dugenta.bn.it/castello.pdfFoto: di livison su www.panoramio.com e da http://www.ternioggi.it/le-prelibatezze-dautunno-girando-il-centro-sud-italia
Nessun commento:
Posta un commento