FUBINE (AL) - Castello
I documenti storici testimoniano un passato ricco di vicende belliche che causarono la distruzione dell'antico castello del XIII secolo. Il Palazzo Bricherasio, chiamato anche castello, è un edificio storico seicentesco appartenuto, a
partire dal XIX secolo, al casato dei Cacherano di Bricherasio. Formato da un
blocco edilizio principale contornato da altre costruzioni, tra cui due chiese
e altri corpi di fabbrica timbrati con lo stemma gentilizio della famiglia, è
situato al limite del colle su cui si sviluppa il centro storico della
cittadina. Il palazzo è stato edificato sui ruderi di un preesistente castello
medioevale (di cui rimangono ancora resti del mastio), a partire dal 1664, dal conte Vincenzo Natta di Baldesco, poco dopo
il suo infeudamento, duramente contestato dagli abitanti di Fubine, ad opera
del duca Carlo II Gonzaga. Nelle parole di un cronista dell'epoca, si trattava
di: « ... un gran palazzo c'ha
forma di castello, con molte stanze nobili et civili distinte dal rustico et
capaci di alloggiare persone d'eminenti qualità. ». Anche la villa dei Natta era fortificata, caratterizzata da bertesche agli angoli. L'edificio
passò poi a Cristina, figlia del marchese Luigi Natta d'Alfiano, e al marito di
lei, conte Corrado Magnocavallo di Varengo, che nel 1822 vendette la proprietà
al conte Felice Cacherano di Bricherasio. Questi ed i suoi eredi, in
particolare il figlio Luigi (padre del conte Emanuele, cofondatore della FIAT e
dell'ACI, e della sorella Sofia), provvidero alla trasformazione del bosco in
un giardino all'inglese con annessa ampia serra, ed al restauro dell'edificio,
che fu dotato di ricchi e preziosi arredi. Il pregevole sito del Giardino Pensile di Palazzo
Bricherasio, fattispecie di manufatto abbastanza raro fra i castelli del
Monferrato, recentemente è stato completamente ripulito dopo anni di mancato
utilizzo e sapientemente
restituito alla fruizione del pubblico in tutta la magnificenza della sua
panoramica veduta a 360° gradi sulle colline del Basso Monferrato. E proprio
qui gli anziani del paese raccontano ancora si ritirasse di tanto in tanto la Contessina Sofia per la cura
delle sue splendide
piante di rose ornamentali: vi
si dedicò sempre con amorosa, sensibile ed intima custodia, ad eccezione dei momenti
destinati alla cara ed affettuosa visita dei bambini dei dintorni, che venivano
invitati per le passeggiate durante le quali la stessa Sofia offriva loro biscotti
per la merenda pomeridiana.L'ultimo discendente in
linea maschile della casa fu il conte Emanuele, alla cui morte, avvenuta nel 1904,
a soli trentacinque anni di età, il palazzo passò in proprietà alla sorella
Sofia, rimasta nubile. Alla morte di costei, nel 1950, l'edificio passò in
eredità all'Ente Figli di Don Orione. Restaurato sotto la guida della
Sovrintendenza ai Monumenti del Piemonte, è stato destinato ad ospitare una
casa di riposo per anziani in sostituzione di una precedente struttura
allestita nell'ex-asilo infantile fatto da costruire da Sofia di Bricherasio in
memoria della madre marchesa Teresa Massel di Caresana, situato a breve
distanza dalla Cappella Bricherasio nella cui cripta un monumento sepolcrale,
opera di Leonardo Bistolfi, ricorda la vita e l'opera di Emanuele Cacherano di Bricherasio.
Per approfondire la storia di Fubine rimando al seguente link: http://www.comune.fubine.al.it/Pagina.php?id=32
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Bricherasio_di_Fubine,
http://www.aiapp-piemontevalledaosta.it/wp-content/uploads/2014/03/4_2014_Giardini-e-Paesaggi-aperti-2014_-scheda-giardino-pens%E2%80%A6.pdf, testo tratto dalla pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)
Foto: di Twice25 su https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Bricherasio_di_Fubine#/media/File:Fubine-Castello_Cacherano-Bricherasio-IMG_3387.JPG
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