CAMPIGLIA MARITTIMA (LI) – Rocca Della Gherardesca
La storia della Rocca si intreccia con quella del borgo di Campiglia
Marittima, citato per la prima volta in un documento del 1004. La Rocca ha
avuto uno sviluppo nell'arco temporale che va dal secolo XI al secolo XV. A
seguito della loro definitiva affermazione i conti Della Gherardesca,
successivamente denominati conti di Campiglia, decisero di costruire una nuova
residenza. Le architetture in pietra sostituirono il
precedente insediamento
costituito da capanne di legno, presente in loco almeno dal X
secolo, i cui abitanti erano dediti essenzialmente all'allevamento dei suini. La
prima struttura costruita fu una
massiccio torrione, il mastio, affiancato
successivamente dal
palazzo vero e proprio. I raffinati accorgimenti
architettonici denotano l'opera di maestranze specializzate provenienti
probabilmente da Pisa. Nel XIII secolo a questi edifici furono aggiunte sul
fronte sud-ovest un'alta torre provvista di una grande cisterna e sul lato
nord-ovest, un edificio turriforme, oggi difficilmente percepibile nelle forme
originarie. Dalla fine del XIII secolo all'inizio del XV secolo, gli edifici
furono occupati da una guarnigione militare a causa di dissidi tra i conti di Campiglia
e Pisa. Poi, a seguito della
conquista Fiorentina di questi
territori, il contingente militare, inviato stavolta da Firenze, divenne più
numeroso e
occupò
la Rocca fino a tutto il Cinquecento. Da questo periodo, non
dovendo più Firenze temere attacchi da famiglie o comuni maremmani, Campiglia
iniziò progressivamente a
perdere importanza strategica con conseguente degrado
militare ed economico. La sua importanza diminuì fino al punto che, nel 1664,
il
terreno
entro le mura della Rocca venne dato in
affitto ad uso agricolo.
Dopo
secoli
di abbandono, il
danno maggiore alla struttura,
quello che non fecero le guerre,
avvenne per mano civile: nel 1930-31
Campiglia aveva bisogno di un
nuovo acquedotto, e dove
posizionarlo se non nel punto più elevato dell'abitato? Peccato che
per far spazio al nuovo
edificio fu praticamente
distrutta la Torre della Cisterna,
della quale resta solo parte della cisterna stessa e l'angolo di sud-est,
e il Palazzo,
del quale solo il fronte nord rivolto al borgo, impreziosito da una
elaborata bifora romanica,
è sopravvissuto. Fra il 1994 e il 1999 il
dipartimento di Archeologia Medievale
dell'Università di Siena ha condotto sul sito una serie di
campagne di scavi, e il 7 giugno
2008, dopo un lungo
lavoro di consolidamento e
restauro, l'area della Rocca, almeno quella acquisita dal
comune in quanto parte è ancora su terreni o ospita abitazioni private,
è stata riaperta al
pubblico (parco della
Rocca di Campiglia). Tutto
il borgo è
racchiuso da
una cinta muraria in pietra (ampliata nel corso dei secoli),
per gran parte conservata (soprattutto il fronte sotto la Rocca) o facilmente
identificabile, dotata di
tre porte ancora integre, la
Porta Pisana,
la
Porta a
Mare e la
Porta S.Antonio, oltre che da
sei bastioni cilindrici
tardo medievali. L'area della rocca è disposta su una
superficie semicircolare a quota 281 m s.l.m., comprende l'edificio del dongione,
l'antica cisterna, parte dell'imponente parete merlata con bifora dell'edificio
dei signori e l'acquedotto degli anni trenta del XX secolo. Dalla rocca si
domina tutta la Val di Cornia. Il parco della Rocca è visitabile gratuitamente
tutti i giorni dell'anno dalla mattina al tramonto. Gli edifici ospitano il
museo dei reperti della rocca, e quello della storia del borgo medievale di
Campiglia dove a tutt'oggi sono evidenti le strutture delle case torri pisane. Con
l'obiettivo di ricostruire la vita antica vita della comunità, sono stati
collocati nel cassero i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi della
Rocca appartenuta alla famiglia Della Gherardesca. Tra questi reperti si
segnalano una corazzina quasi integra, un elmo e una piccola collezione di armi.
L'esposizione comprende anche interessanti pannelli didattici. Altri link
suggeriti:
http://www.parchivaldicornia.it/parco.php?codex=camp-gen,
http://www.turismo.intoscana.it/site/it/elemento-di-interesse/Museo-della-Rocca-di-Campiglia/
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