ASCOLI PICENO - Fortezza Pia e Torre del Cucco
La
Fortezza Pia, seminascosta
dalla vegetazione, è un'antica costruzione che si eleva nella zona più alta
della città, sul Colle dell'Annunziata. Forse già in epoca piceno-sabina, su
questa altura chiamata
Colle Pelasgico, vi fu il vecchio cassero, distrutto
da Gneo Pompeo Strabone e riedificato sempre in epoca romana. Importante luogo
sia dal punto di vista panoramico che dal punto di vista strategico, da sempre
ha accolto opere fortificate. Deve il suo nome a papa Pio IV che, nel 1560,
volle farla ricostruire, aggiungendo angolati baluardi scarpati sul versante meridionale
e ristrutturando anche gli altri fronti. I bastioni orientali vennero avanzati
per consentire il fuoco incrociato dalle troniere per la difesa dell'ingresso. La
costruzione faceva parte di un complesso sistema difensivo ed era collegata ai
baluardi di Porta Romana, tramite un camminamento ricavato nella doppia cerchia
muraria. La cittadella fu poi smantellata dai Longobardi e ricostruita dal
Comune Ascolano tra il 1185 e il 1195. Quando la città cadde in mano a Federico
II, la fortezza conobbe il nuovo triste destino dei vinti e fu demolita per la
terza volta. Nel 1349, Galeotto Malatesta, signore di Ascoli, per sentirsi
sicuro in una città che gli dimostrava solo ostilità, la fece restaurare "
Et
nel medesimo anno il signore Galiocto fe fare le roche in nascoli la quale è
quella del casare a monte, et l’altra da quella al casaro a Ponte Magiore.".
L’opera fu portata a termine dai maestri lombardi Antonio Luchini e Giovanni
Angelo di Marco detto Bonera. L’ascolano Silvestro Galeotti fu incaricato di
fondere alcuni cannoni per armare il forte. I lavori furono portati avanti con
una certa fretta per le necessità imposte dalla Guerra del Tronto e si
limitarono, in un primo momento, a sommarie fortificazioni e ad
acquartieramenti, destinati ad accogliere le soldatesche. Proseguirono negli
anni successivi con il restauro vero e proprio dell’antica fortezza. Forse fu Sangallo
l’architetto che diresse la ricostruzione. La rinata fortificazione comprendeva
due bastioni scarpati posti a guardia dell’ingresso principale, lunghe cortine,
munite di casematte con feritoie per il tiro delle armi da fuoco. Il costo del
nuovo complesso gravò sugli ascolani che furono costretti a contribuirvi con
tre giornate lavorative l’anno. Nella pianta della città incisa da Feretti, nel
1646, è possibile osservare integralmente la costruzione. Risulta evidente come
del precedente cassero fosse stata conservata la torre a guardia della
Porta
Summa della città, la cortina occidentale e parte di quella meridionale;
tutti elementi ben visibili ai nostri giorni. Nel giugno 1799 le strutture
della fortezza furono incendiate dalle truppe francesi del generale Monnier e
poi smantellate per impedirne l'uso da parte degli insorgenti.
Successivamente venne usata
come cava di pietre. Oggi, di essa, rimangono muraglie verso nord ed i bastioni
del lato est, tra i quali si apre un caratteristico, tozzo portale a bugne con
una scritta che ricorda l’opera del pontefice Pio IV. La
costruzione
della Torre del Cucco, sul colle dell`Annunziata, risale al Quattrocento. Essa
faceva parte del sistema difensivo della Fortezza Pia. Altri link da
consultare: http://guide.travelitalia.com/it/guide/ascoli_piceno/fortezza-pia/,
http://doc.studenti.it/appunti/storia-dell-arte/fortezza-pia.html,
Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Fortezza_Pia,
http://www.ilpiceno.it/ascoli_piceno/fortezza_pia/, http://www.europeana.eu/portal/record/07602/D715077BA5C36ECFCBE2AEA7A5ACD7C5D8745F28.html
Foto: la prima è una cartolina della
mia collezione, la seconda e la terza (torre del Cucco) sono di Sandro Riga su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/272317/view
e su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/269557/view
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