SOVICILLE (SI) - Castello di Celsa
Si erge lungo la via secondaria della Francigena che da Colle Val d’Elsa
porta a Siena e domina il panorama che si estende da Siena sino al Monte
Amiata. Il castello, il cui nucleo originale risale al XIII secolo - sorto come
baluardo difensivo della repubblica di Siena - fu trasformato nel Cinquecento
in residenza per iniziativa del proprietario Mino Celsi. Il restauro
cinquecentesco è attribuibile all'architetto Baldassarre Peruzzi, che
sicuramente intervenne nella progettazione della cappella circolare e nella
sistemazione esterna dei muri di terrazzamento. Nel maggio del 1554 il complesso
fu distrutto dalle truppe imperiali Austro-Spagnole di Carlo V. Nel 1612 passò
alla famiglia senese dei de Vecchi. Durante il XVII secolo, contemporaneamente
al restauro del fabbricato, vennero realizzati in parte i meravigliosi
giardini, espressione della cultura barocca. Nel 1802 la proprietà passò alla
famiglia Chigi, i quali trasformarono la residenza in un maniero neogotico. Sul
finire dell’Ottocento Maria Antinori Aldobrandini, figlia di Giulia De Vecchi e
nonna dell’attuale proprietaria, incaricò l’Architetto Mariani di effettuare
un’ulteriore trasformazione del castello, sopraelevando la torre est e
coronandola di merli, fino a portare l’edificio alla sua forma attuale. Nonostante
i numerosi interventi subiti nel corso dei secoli l'edificio conserva il suo
carattere cinquecentesco mantenendo dell'antico castello originario soltanto la
torre d'angolo sud. La villa include al centro un cortile di forma triangolare,
chiuso a valle da un muro con tre portali, che immettono ad una serie di
terrazzamenti in leggero pendio. L'accesso al complesso avviene attraverso un
viale tangente alla villa che culmina nella cappella circolare del Peruzzi.
Percorrendolo si può godere sulla destra della vista del giardino formale che
si sviluppa su uno dei terrazzamenti, costituendo con il suo complicato disegno
e apparato architettonico un insieme di grande effetto scenografico. Il giardino
all'italiana, cui si accede tramite una cancellata inquadrata da colonne con
alla sommità grandi vasi decorativi, è compreso tra un magazzino e una piccola
limonaia in cui trovano riparo durante la stagione invernale le conche dei limoni.
Otto geometriche aiuole di bosso, riproducenti lo stemma degli Aldobrandini
composto da una stella e da un rastrello, sono evidenziate dal sapiente uso di
terre colorate, con rame, che fanno risaltare il contrasto cromatico. Nel muro
di fondo, in asse con la cancellata di ferro, è situata una grande peschiera
semicircolare, circondata da una bassa balaustra, che funge anche da belvedere.
Dalla vasca si può ammirare il panorama sulla valle incorniciato da due colonne
laterali. A fianco della villa si apre un vasto prato attraversato da un
percorso delimitato da siepi di cipresso potate e modellate a forma di
parapetti ondulati. Questo sentiero, che culmina in una grande peschiera,
costituisce l'unico episodio dell'incompiuto grandioso giardino barocco. La
peschiera semicircolare è caratterizzata sul lato curvo da una cortina di muro
a catena, la quale è scandita da balaustre a colonnine che si alternano a vasi.
Questi segnano anche l'incontro delle volute sotto le quali, su uno sfondo di
pietra spugnosa, sono poste statue a rilievo di divinità marine e draghi. Nell'area
retrostante si sviluppa il bosco di lecci, percorso da viali rettilinei che si
dipartono a ventaglio dalla peschiera e si ricongiungono attraverso altri due
percorsi concentrici. Fa da sfondo ad uno dei due viali laterali una nicchia
centinata, in pietra spugnosa, che contiene un bassorilievo in marmo
raffigurante la
nascita di Gesù. All'estremità del viale centrale si
trova un'altra nicchia contenente una lastra con un'iscrizione. Il Castello di
Celsa appartiene da circa quattro secoli alla famiglia dell’attuale
proprietaria. Dal 1612 la proprietà si è spesso trasmessa per via femminile
dalla famiglia de Vecchi, nobile famiglia senese, alla famiglia fiorentina
degli Antinori agli Aldobrandini, romani; l’ attuale proprietaria è Livia
Aldobrandini Pediconi. Altro link suggerito: http://dimorestoricheitaliane.it/vacanze-location/castello-celsa/,
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Celsa, http://www.castellodicelsa.com/castello-storia.html
(sito ufficiale)
Foto: da http://www.sienafree.it/sovicille/71534-visite-guidate-al-castello-di-celsa-gli-appuntamenti-per-il-mese-di-maggio
e di eugeniocini su http://rete.comuni-italiani.it/foto/contest/14720/view
Nessun commento:
Posta un commento