sabato 26 settembre 2015

Il castello di sabato 26 settembre






CASTELVETRANO (TP) – Castello Bellumvider di Federico II di Svevia

E’ un castello della Sicilia occidentale annoverato nel 1239 nell’elenco dei castra exempta, dell’imperatore Federico II di Svevia. A causa delle note vicende storiche siciliane, a partire dal 1355, di esso non si ha alcun riscontro nelle fonti storiche ed archivistiche; ne è stata accertata l’esatta ubicazione. Nel palazzo Ducale della città di Castelvetrano, residenza delle famiglie Tagliavia e Pignatelli Aragona Cortes, sono stati individuati diversi resti di fabbrica riconducibili ad un castello del XIII secolo. Questo lavoro, supportato da un attento rilievo del palazzo Ducale e attraverso il confronto con architetture sveve coeve, identifica i resti medievali contenuti all’interno del palazzo Pignatelli con il castello federiciano di Bellumvider. Le caratteristiche architettoniche dell’edificio, pianta quadrilatera con torri ottagonali e l’uso del cubito salomonico, hanno permesso di ipotizzare che si tratta di un edificio del XIII secolo ideato da Riccardo da Lentini, noto architetto di corte. E’ stata infatti rilevata la presenza di diversi elementi architettonici di età sveva, quali: una torre angolare ottogonale con copertura a volta e costoloni; i resti di una torre mediana; il  fossato a scarpa, caratteristiche architettoniche riscontrate in molti edifici federiciani. L’edificio risulta ruotato di 23.5°, rispetto all’asse Est –Ovest, angolo di declinazione terrestre impianto analogo a molti edifici federiciani. La forma  rettangolare del nucleo centrale è ottenuta dall’accostamento di due rettangoli aurei, costruiti sul lato di 40 cubiti sacri, modulo riscontrato nel castello di Andria. Il castello di Bellumvider assieme al castello di Bellumreparum (Campobello) e la torre di Burgimilluso (Menfi), vennero realizzati dall’Imperatore a servizio della riserva di caccia di Birribaida e a controllo di un vasto territorio abitato da popolazioni musulmane. Il castello di Bellumvider costituisce, dunque, una sorta di anello di congiunzione tra il castello quadrilatero di Catania (Ursino) e il castello ottagonale di Andria. Questa ricerca, infine, arricchisce il panorama degli studi dedicati all’architettura sveva dell’isola, suggerendo una rivisitazione delle conoscenze storiche riguardanti la Sicilia durante il XIII secolo. L’edificio ducale, di epoca aragonese, venne assegnato prima a Tommaso Leontino e poi a Bartolo Tagliavia, cameriere della regina Eleonora (1296). Dopo alcuni secoli esso pervenne a Giovanni Vincenzo Tagliavia che nel 1538 ricevette il titolo di conte di Castelvetrano ed il cui nipote Carlo Tagliavia Aragona, che ereditò il castello, ebbe conferito da re Filippo I di Sicilia, il titolo di principe. Con Giovanna Tagliavia Aragona Cortes, che sposò Ettore Pignatelli, il castello passò a questa nobile famiglia la quale acquistò anche il titolo principesco di Castelvetrano. Dal 1912 al 1930 ne fu signore il principe Diego Pignatelli dal quale pervenne alla figlia principessa Anna Maria Pignatelli Cortes, attuale proprietaria. Nel 1613 grandi feste vi si tennero per il trionfale arrivo di Ottavio d'Aragona, reduce della vittoria contro i turchi. Qualche anno dopo, nel 1622, il castello nuovamente in festa si accinse ad accogliere il maestoso corteo di Don Giovanni Tagliavia Aragona, il quale tornava dalla Spagna con la sposa Giovanna Mendoza. Ma, con Maria Carolina, la famosa regina austriaca (sposa di Ferdinando I di Borbone re delle due Sicilie) che il castello divenne noto nei primi anni del sec. XIX, poichè la regina vi rimase confinata per 84 giorni che segnarono la fine della sua permanenza in Sicilia. In attesa del suo arrivo molti lavori si fecero al castello sotto la direzione dell'architetto Cardona e tutti i cittadini furono tassati per sopperire alla spesa. Finalmente nel 1813 la regina fece il suo ingresso al castello accompagnata dal figlio Leopoldo. Molti illustri personaggi si recarono a rendere omaggio alla regina durante la sua forzata permanenza e fra essi il principe Diego Pignatelli, il marchese Giacomo di Saint-Clair, Don Giuseppe Lanza Branciforti principe di Trabia il conte di Sommatino. Anche il re si recò al castello per trovarvi la moglie. Infine il 14 giugno del 1813 fu costretta a lasciare il castello partendo per l'Oriente insieme al figlio. Interamente cancellato il primitivo aspetto del castello dalle successive modifiche, esso, nella sua attuale struttura, non è più che un bel palazzo dalle linee severe. Per approfondimenti, Vi invito a visitare il sito ufficiale: http://www.bellumvider.it/.

Fonti: testo tratto da “Castelli di Sicilia" di Alba Drago Beltrandi e da "Bellumvider - La reggia di Federico II di Svevia a Castelvetrano" presentazione di Maurizio Oddo su http://www.insicilia.it/castello_bellumvider_castelvetrano_sicilia.htm, testo di P.Calamia, M. La Barbera, G. Salluzzo su http://www.stupormundi.it/Bellumvider1.htm.


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