STRASSOLDO (UD) – Castello di Strassoldo di Sotto
Fu costruito intorno all’anno Mille insieme al Castello di Sopra a difesa
della strada che da
Aquileia conduceva alla
Carinzia. Il nome
è di origine germanica e si riallaccia ai termini “Strasse”, strada, e “Aue”,
isola. Esso appare citato esplicitamente per la prima volta in un documento del
1188, in cui viene citato un
Artuico de Strasho. È tuttavia probabile
che fosse stato costruito nel 1035 da un
Voldarico, proveniente da una
regione germanica, probabilmente dalla Franconia o dalla Boemia, che ottenne
l’autorizzazione imperiale a costruire un complesso in muratura ad uso
abitativo e difensivo a protezione della strada che conduceva a nord tra i
boschi e le acque. Il Castello di Sotto si sviluppò intorno ad una massiccia
torre, esistente ancora alla fine del Settecento, che fungeva da luogo della
giustizia. In sua prossimità venne costruita la “Domus Magna”, ancora oggi
detta “Casa Grande”, difesa dalla cinta murata di cui ora rimane una sezione
merlata, munita di un portale cuspidato costruito nella sua forma alla fine del
Cinquecento, la cosiddetta “Pusterla”. Nel Duecento ad ovest del fiume Imburino
sorse il “Borgo Nuovo”, difeso a sua volta da un giro di mura su cui si
aprivano due Torri portaie, di cui una sopravvive ancora, sia pure privata del
suo arco, tradizionalmente ma non correttamente chiamata “Porta Cisis”. Nel
1575 venne costruita la Chiesetta di San Marco, addossata alla “Domus Magna”. Culla
di una potente famiglia feudale, fu coinvolto in tutte le principali vicende
del Patriarcato d’Aquileia. Rovinato più volte, e in particolare nel 1381,
quando venne investito dalle milizie del Patriarca Filippo d’Alençon, fu sempre
riattato. I danni più gravi li subì ad opera delle armate dell’Imperatore
Massimiliano nel 1509 e nel 1513. Con l’affermarsi delle armi da fuoco e con la
costruzione della Fortezza di Palmanova, perdette le sue funzioni difensive. Nella
prima metà del Settecento fu oggetto di un importante ciclo di restauri, che lo
portò all’attuale configurazione. Strassoldo è uno dei pochi castelli friulani
che è ancora posseduto e abitato dalla stessa famiglia che lo costruì. La
famiglia è certamente di origine germanica, come risulta dalle storie
tramandate nei secoli, secondo cui i capostipiti sarebbero un Rambaldo
proveniente dalla Franconia, o un Voldarico proveniente dalla Boemia, o due
fratelli scesi ancora dalla Boemia o dalla Pomerania. Giacché la sede
originaria in terra del Friuli fu il castello di Lavariano, noto per essere il
centro di una “fara” longobarda il cui territorio scendeva fino all’Ausa, è
probabile che gli Strassoldo rappresentassero la confluenza di due famiglie,
quella di origine bavaro-carinziana, e quella di origine longobarda. Furono
certamente investiti dall’imperatore, sia perché portano nel loro stemma i
colori imperiali (oro e nero), sia perché appartenevano alla feudalità “libera”
e cioè, come il Patriarca, di diretta investitura imperiale, e quindi presenti
in Friuli prima del 1077, quando fu costituito lo Stato patriarcale. Insediati
sui confini tra i possedimenti del Patriarca e quelli dei Conti di Gorizia,
servirono entrambi i potentati friulani, ricevendone investiture e sedendo nel
Parlamento della Patria del Friuli e successivamente anche nella Dieta degli
Stati Provinciali di Gorizia. Acquisirono importanti posizioni nell’ambito
dello Stato patriarcale, e successivamente al servizio delle armate venete e
soprattutto in ruoli di governo e militari nell’Impero. Furono investiti di
numerose giurisdizioni e castelli in Friuli, ma anche in Carinzia e in
Carniola. Dall’imperatore nel 1641 ricevettero il titolo di Conti del Sacro
Romano Impero, sia nel ramo di Strassoldo Graffemberg, sia negli altri rami di
Soffumbergo, Villanova e Chiasottis. La caratteristica
porta secentesca cuspidata
in cotto conduce al castello, che si compone di edifici rustici e della
Chiesa di San Marco,
la quale presenta una facciata arricchita da patere in marmo con raffigurazioni
zoomorfiche, databili al periodo romanico. Le sale interne del castello sono
impreziosite da
soffitti lignei databili alla fine del Cinquecento. Nel
settecentesco parco,
uno dei più attrattivi in Friuli, si possono ammirare specie arboree rare ed
antiche, due bellissime peschiere e numerose statue. Di pregevole importanza è
la vicina
Chiesetta
di Santa Maria in Vineis, collocata esternamente alle mura del
castello. All'interno vi è conservato un ciclo a fresco, databile al Trecento,
che risulta essere tra i più rilevanti in regione. Altri link suggeriti:
http://www.prolocostrassoldo.it/CastelloDiSotto.aspx,
http://www.provincia.udine.it/terradeipatriarchi/poi/Pages/p2_strassoldo.aspx,
http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=6755,0,0,1,0,0
Fonti:
http://www.castellodistrassoldodisotto.it/storia/,
http://www.turismofvg.it/Castelli/Castello-e-Borgo-di-Strassoldo-di-Sotto,
Foto: la prima è presa da
http://www.irvv.net/nc/it/ville-aperte.html?villaId=2054,
la seconda invece da http://www.scoprifvg.it/site/castello-di-strassoldo-di-sotto/
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