ERCHIE (BR) - Palazzo Ducale o Laviano
Nel XVII secolo, Erchie entrò a far parte - come altri paesi vicini - del
feudo degli Imperiali che, per ripopolarla, concessero le sue terre ai profughi
di Candia, l'antico nome dell'isola di Creta oltre che della città di
Heraklion,
allorché la loro isola passò dalla dominazione veneziana a quella turca. Il
palazzo ducale è un edificio la cui costruzione fu voluta da Pietro Laviano,
duca di Satriano e barone di Erchie, si suppone, basandosi su di un progetto
del noto architetto (e anche storico dell'architettura) Francesco Milizia,
della vicina Oria, all'epoca soprintendente presso lo Stato Pontificio. Il
palazzo, probabilmente, rientrava nell'ambito di un progetto più complesso di
pianificazione urbanistica di Erchie che coinvolse l'attuale piazza Umberto I,
il santuario di Santa Lucia e la chiesa della Natività di Maria Vergine.
Quest'ultima, a seguito della nuova pianificazione, subì una rotazione di 90°
portando la sua facciata di fronte a quella del santuario di Santa Lucia. Il
palazzo,
accettabilmente conservato, si
erge su 1641 mq ed era composto dal pianoterra con 24 stanze più l’atrio e dal
primo piano con 20 stanze più il terrazzo e scalinate. Attualmente al
pianoterra ci sono 25 stanze in quanto all’origine, nel lato Sud, c’era una
monumentale entrata simile a quella del lato Nord. Tale entrata fu chiusa
durante il periodo fascista per ricavare la “Casa del Fascio”: privando così il
centro urbano della magnifica galleria che permetteva d’intravedere via
Calvario, la Villa e la chiesa di S. Lucia. Al suo interno c’erano una raccolta
di quadri, un’antica pianta della città di Venezia risalente al 1729 ed una
pianta della città di Padova del 1784. Non è stato possibile trovare notizie
riguardanti la vita che nel corso dei secoli ha palpitato nel palazzo, tranne
che nei primi anni del 1900 alcune stanze furono adibite ad aule scolastiche e
che i relativi contratti di locazione erano firmati da Gennaro Lo Re,
amministratore dei Panzera-Laviano”, ed ancora che alla fine della seconda
Guerra Mondiale le sue 44 stanze dettero alloggio al contingente americano che
si era stabilito a Erchie. L'edificio fu la residenza estiva dei feudatari e
occupa un'intera isola urbana in corrispondenza della piazza centrale. La
facciata, dalle linee barocche, è caratterizzata da un lungo balcone sopra al
portale principale. Sul lato opposto l’edificio ha un aspetto e uno stile
differente. Nel cortile interno si affaccia il corpo scala la cui composizione
molto originale, presenta un corpo unico a tutta altezza. Di particolare pregio
sono le porte interne sulle quali sono raffigurati personaggi in maschera
dell'Ottocento.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_ducale_di_Erchie, scheda di
Domenico Basile su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/brindisi/erchie.htm,
http://comune.erchie.gov.it/monumenti-e-chiese/121-il-palazzo-ducale.html, http://www.brindisiweb.it/provincia/erchie.asp,
https://brundarte.wordpress.com/2015/01/31/erchie-br/
Foto: entrambe di Francesco Guadalupi, prese da https://brundarte.wordpress.com/2015/01/31/erchie-br/
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