giovedì 3 settembre 2015

Il castello di giovedì 3 settembre






BASSANO IN TEVERINA (VT) - Torre dell'Orologio

E' una costruzione rinascimentale realizzata con l'intento di fortificare l'antico campanile dell'adiacente chiesa di Santa Maria dei Lumi, inglobandolo nella torre stessa. Dai resoconti delle visite pastorali effettuate dalla diocesi di Orte, le visitationes, risulta che il campanile della chiesa di Santa Maria dei Lumi fu eretto tra il 1000 e il 1300 a circa 12 metri dalla facciata della chiesa, con l'intento di essere utilizzato anche come torre a carattere militare. Ben presto, però, questo rimase inutilizzato perché venne costruito un altro piccolo campanile sopra il tetto della chiesa (per rendere le corde delle campane più a portata di mano). La torre venne costruita attorno a questo campanile tra il 1559 e il 1571 per volontà della famiglia Madruzzo (feudataria di Bassano in quel periodo), che volle munire il borgo di un sistema difensivo più efficace e di un simbolo di prestigio familiare. Questa caratteristica del campanile nella torre era assolutamente sconosciuta fino agli anni Settanta del 1900, in quanto del campanile nascosto si era finito per ignorare l’esistenza. Fu nel corso dei lavori eseguiti per il consolidamento della torre che fu fatta la scoperta. Informata la Soprintendenza, venne elaborato un progetto mirante alla coesistenza delle due strutture, non abbattendo cioè la torre e permettendo comunque la visione del campanile interno, al quale fu addossato materiale di riempimento. Il restauro iniziò nel 1976 e terminò nel 1984, anno in cui furono pubblicati i risultati. Alcuni anni fa, mentre un operaio procedeva sul selciato a qualche metro dalla torre, si vide sprofondare il piede in una buca. Esploratala, si è constatata l’esistenza di una cisterna che era stata ricoperta e di cui, come per il campanile, si ignorava l’esistenza. Il pozzo ha una profondità di circa 10 metri (seppur non ancora scavato completamente) e un diametro di 2 m. È rivestito di mattoncini che in alto tendono a chiuderne la bocca. Tra il terriccio scavato si sono trovati cocci, pezzi di stoviglie, monete antiche ed altri oggetti non bene identificati. La torre, costruita con blocchi squadrati di peperino, ha base quadrata di m 7x7 per un’altezza di 25 metri (30 prima del restauro), ed è munita di un orologio con quadrante in maioliche decorate a mano risalente al 1700. Il campanile al suo interno ha base quadrata ed un'altezza di 27 metri circa; è separato dalla torre da un'intercapedine di 70 cm ed è composto da blocchi di peperino fino a quota 11 metri, da piccoli conci in pietra calcarea fino a quota 22 metri ed infine da una parte terminale in blocchi squadrati di peperino, con una piccola apertura per lato, di circa 3 metri. Si ritiene che quest’ultima parte sia di poco antecedente alla costruzione della torre, non appena Madruzzo decise di trasformare il campanile in torre di difesa e di avvistamento. Si entra nel campanile passando sopra la porta d’ingresso al borgo antico. Nei pressi dell’entrata del campanile è presente un’apertura nel pavimento usata in passato per gettare olio bollente sui nemici che tentavano di entrare nel castello. Questo campanile rappresenta un importantissimo esempio di arte romanica e le bifore e le trifore che si aprono nelle sue pareti ci fanno capire quanto pregevole esso sia. Si tratta infatti di un rarissimo, se non unico esempio di "Campanile Animato", definizione derivante dalla presenza di figure antropomorfe sulle colonne di peperino. La costruzione di una scala metallica interna al campanile e l'applicazione di pannelli riflettenti, forniscono al visitatore le condizioni migliore per una visita accurata della Torre del Campanile che, dopo gli ultimi restauri, sono tornati ad essere l'orgoglio di Bassano in Teverina.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_dell%27Orologio_(Bassano_in_Teverina) (da visitare per approfondire), http://comune.bassanoteverina.it/index.php?option=com_content&view=article&id=95&Itemid=108

Foto: di Andrea Di Palermo su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/211317 e di Adriano Di Benedetto su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/148621

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