ALICE CASTELLO (VC) - Castello
Il nome deriva, molto probabilmente, dal nome personale latino
Allicus.
Nel suo territorio, furono rinvenute tombe risalenti all'epoca longobarda (
secolo VIII ) e forse anche nel periodo precedente. Le prime documentazioni
sicure risalgono al X secolo, e più precisamente al 963 quando l'imperatore Ottone
I concesse il paese al conte Aimone. Nell'anno 1000 lo stesso imperatore
concesse Alice alla chiesa vercellese. Il diploma dovrebbe dimostrare le
veridicità di una precedente vendita del feudo da parte del vescovo di Vercelli
Ingone (961-977). Nel XII divennero feudatarie le famiglie dei conti di
Cavaglià e Bondoni. Nel secolo successivo per il possesso del luogo si crearono
dei conflitti tra i comuni di Ivrea e Vercelli. Nel 1231 Alice passò sotto la
diocesi eporediese. Nel 1228 l'Abbazia di Sant'Andrea di Vercelli acquisì tre
quarti del feudo, mentre al Bondoni rimase un quarto. L'Abbazia nel 1243 affidò
i suoi beni al potente Pietro Bicchieri leader del partito ghibellino e nipote
del cardinale Guala Bicchieri e fondatore dello stesso. Nel 1270 l'abate di
Sant'Andrea, con l'aiuto del vescovo, fu in grado di evitare che anche Alice
entrasse a far parte dell'allora nascente nuovo villaggio di Borgo d'Alice, poi
chiamato Borgo d'Ale, da poco assoggettato al Capitolo di Vercelli, facendo
aggregare gli abitanti degli antichi villaggi circostanti di
Clivolo,
Meoglio, Erbario e parte importante di quelli d'
Areglio. Nel 1335 il
paese passò ai Visconti. Nel periodo 1404-1417 fu sotto il marchese Teodoro II
del Monferrato, mentre nel 1427 passò ai Savoia che nel 1446 lo aggregarono al
feudo di Masino dei marchesi Valperga. Nel 1649 Alice subì un brutale
saccheggio da parte delle milizie spagnole. Nel 1746 l'Abbazia di Sant'Andrea
vendette i suoi diritti sul borgo e sul castello.
L'edificio che viene
chiamato comunemente "il Castello", non è effettivamente
quello di cui si parla negli atti antichi del quale, purtroppo, non rimane più
nulla se non l'arco di ingresso e alcune parti murarie
. L'attuale costruzione è un grande palazzo posto sui lati nord e nord-ovest del poggio centrale del
paese. Al piano superiore, al quale si accede tramite scale di pietra, ha
stanze enormi con ampie finestre da cui si può godere di una bella vista delle
Alpi. Le decorazioni delle volte facevano presupporre che fosse stata una
abitazione signorile. Anche le pareti erano finemente dipinte. Erano......,
oggi sono state ricoperte da diversi strati di tinte in più riprese. Sopra
l'architrave di una porta era affiorato un affresco, si pensa di S. Andrea. Vi si
conservava una piccola cappella con relativo altare nella quale era possibile
celebrare messa. Dietro l'altare era appeso un dipinto raffigurante la Madonna
Immacolata. Un lungo e ampio corridoio, posto sopra il portico sul lato
antistante la piazza della chiesa, rende comodo l'accesso alle camere. Sulla
lunga parte esterna curvilinea che si affaccia sul paese si notano, delle belle
finestre a forma di fiore corrispondenti ai locali del solaio. Non è stato
trovato nessun documento che parli della costruzione di questo palazzo, nè vi sono date incise o dipinte su parti dell'edificio,
eccetto su una cisterna d'acqua piovana, posta nel giardino, sul coperchio
della quale si legge 1750. Tuttavia lo stile dell'edificio fa pensare di più al
secolo XVII. Negli antichi atti si trova spesso la denominazione di "casa
dell'Abbazia" e tale edificio risulta coesistente al Castello Medioevale.
Con l'incameramento dei beni degli ordini religiosi, ovvero
sotto la denominazione napoleonica verso il 1800, il castello fu ceduto al
barone francese Domenico Du Port. Non si sa ancora bene come questo signore
fosse capitato ad Alice, ma si presuppone al
seguito dell'esercito napoleonico, o come ufficiale, o come funzionario
statale. Alla sua morte lasciò le proprietà al figlio Camillo che ne risultava
ancora proprietario nel 1864.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Alice_Castello, http://www.comune-alicecastello-vercelli.it/Home/Guidaalpaese/tabid/18673/Default.aspx?IDPagina=7275&IDCat=1026
Foto: la prima è presa da http://www.mobilitypress.it/wp-content/uploads/2014/12/alice-castello.jpg,
la seconda è una cartolina postale in vendita sul sito www.delcampe.net
Nessun commento:
Posta un commento