LARCIANO (PT) - Castello
La storia di Larciano ruota intorno a quella dell'attuale Larciano Castello.
Dalla metà del X secolo ci è nota come signoria dei conti Guidi per una
donazione che Ranieri e Guido, figli del conte Tegrimo, fecero alla cattedrale
ed al vescovo di Pistoia. Il Castello di Larciano fu poi confermato ai Guidi da
Arrigo VI e da Federico II. Nel 1225 Larciano con Cecina, Casi e Collecchio fu
venduta dai figli del conte Guido Guerra di Modigliana al Comune di Pistoia per
6.000 lire. Per la sua posizione Larciano divenne uno dei cardini del sistema
difensivo di Pistoia nei "monti di sotto"; così era infatti chiamato
il versante occidentale del Montalbano, ragione che spinse la città a
rafforzare le mura e le altre opere di difesa. Nel 1302, durante la guerra che
vide la ghibellina Pistoia contro le guelfe Firenze e Lucca, Larciano fu
conquistata subito dopo la resa di Serravalle. Tuttavia nel 1310 la cittadina
venne recuperata insieme ad altri territori perduti da Pistoia, dietro il
pagamento di 10.000 fiorini d'oro. Verso il 1391 il castello divenne una solida
base organizzata da Pistoia e Firenze, accomunate dal pericolo di un'offensiva
in Toscana di Gian Galeazzo Visconti. Quando nel 1401 si sottomise a Firenze
con tutto il suo contado, Larciano divenne sede di una delle quattro podesterie
in cui fu organizzato il territorio pistoiese. Tra i podestà, il più famoso è
Francesco Ferrucci. Successivamente nel quadro istituzionale dello Stato
mediceo troviamo riuniti in un'unica podesteria Larciano e Serravalle. Nel 1772
quest'ultima divenne unica sede della podesteria, mentre nel 1774 ebbe vita una
comunità comprendente Larciano e Lamporecchio. Il castello sorge sulle pendici
del Montalbano, e fu utilizzato dai pistoiesi nel Medioevo come torre di
avvistamento. Nel periodo di massimo splendore la fortificazione era circondata
da una cinta muraria fortificata dotata di due porte, una detta di Bagno e
l'altra San Marco, al cui vertice, a corona di uno sperone roccioso,
s'innalzava la possente rocca dotata di un'altissima torre merlata quadrangolare
dalla cui cima è ancora oggi possibile dominare tutta la Valdinievole. Da essa,
infatti, poteva essere osservato chiaramente il castello di Cecina di Larciano
e da questo, quello di Montevettolini, di Monsummano, via via fino a quello di
Serravalle Pistoiese. L'insieme era dotato di bertesche e le mura intervallate
da torri, oggi scomparse. La rocca si inserisce sul perimetro della cinta
muraria, praticamente è realizzata tramite una possente cortina a chiusura
dell'angolo occidentale delle stesse, e la stessa torre poggia sul vertice
estremo. All'interno trovava posto la dimora del podestà. Oggi tutte le pareti
divisorie interne sono andate perdute, ma nella muratura si aprono ancora le
belle finestre che un tempo erano del palazzo. Al centro del cortile è posta,
ancora funzionante, l'antica cisterna per l'acqua. Tutto il complesso è in
ottime condizioni grazie ad un recente restauro, altrettanto non si può dire
delle mura cittadine, in parte perdute, che conservano però ancora intatte le
due porte medievali. Oggi la Rocca è sede del Museo Civico inaugurato nel 1976,
a cura del gruppo Archeologico della Valdinievole in cui sono esposti materiali
provenienti dal territorio della Valdinievole Orientale, che coprono un periodo
che va dalla preistoria al tardo Rinascimento. Per approfondimenti sul
castello, suggerisco la lettura della scheda di Fernando Giaffreda su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Toscana/pistoia/larciano.htm.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Larciano, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Larciano,
http://www.castellitoscani.com/italian/larciano.htm, http://www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=larciano
Foto: la prima foto (dell'Agenzia per il Turismo Montecatini
Terme / Valdinievole) è presa da http://www.museivaldinievole.it/a9.htm, la
seconda (di Angoli di Toscana) è presa da http://angoliditoscana.it/wp-content/uploads/2015/05/014-Copia.jpg
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