PORTOSCUSO (CI) – Torre Spagnola
L'odierno abitato di Portoscuso nacque nel XVI secolo, in periodo spagnolo,
come insediamento di tonnarotti e pescatori sardi, ma anche siciliani e
ponzesi, e corallai francesi. A seguito della costruzione di alcune tonnare
nella zona, il piccolo borgo originario, composto da baracche abitate durante
le stagioni di pesca, iniziò a evolvere in paese. Sul finire del secolo venne
inoltre edificata la torre costiera, oggi nota come
Torre Spagnola,
posta sotto il comando di un'alcalde. Il nome attuale viene dallo spagnolo
Puerto
Escuso, cioè
Porto Nascosto. Nel XVII secolo il paese venne
ripetutamente assalito dai pirati barbareschi; in una di queste incursioni la
torre fu semidistruta e alcuni dei suoi abitanti, che avevano trovato rifugio
presso la zona dove oggi sorge il campo sportivo comunale, furono ivi trucidati
o schiavizzati. Tale località oggi è nota col nome di "
Su Campu
Dolorosu" cioè il
campo del dolore. A ricordo di tale storico
evento sono poste sul luogo, da anni, una croce e una lapide in memoria di
quegli sventurati. La torre costiera venne fatta erigere nel 1577 (secondo la
Carta di Rocco Cappellino mentre secondo la Carta di Francesco Vico l’anno di
costruzione sarebbe il 1639), come detto, come difesa dai corsari barbareschi, adagiata
su un'altura che domina il piccolo centro marittimo, tra la piccola cala della
Ghinghetta e la scogliera di Porto Paleddu. Localizzazione strategica da cui era
possibile mantenere il contatto visivo con le altre torri costiere (Calasetta e
Carloforte). È realizzata in tufo e trachite della zona e sorge sulla cima di
un piccolo promontorio. Ha un unico portale d'ingresso a 3,5 metri dal suolo,
raggiungibile da una scala a 16 gradini dalla cui cima si può vedere la chiesa
di Santa Maria d'Itria e la tonnara Su Pranu. Alla fine degli anni cinquanta,
durante alcuni scavi, alla sua base furono trovati resti umani e cannoni di
epoca tardo-medievale, attualmente custoditi a Cagliari. La torre oggi si
presenta in ottime condizioni architettoniche e statiche. Ha forma geometrica
troncoconica ed è costituita da un solo piano illuminato da 8 finestroni. L'interno
presenta un'eccezionale volta a cupola senza pilastro centrale con costoloni di
irrigidimento che si incrociano in corrispondenza dell'imboccatura della
sottostante cisterna. La struttura voltata è realizzata con pietre non
squadrate. Le sole parti costruite con pietra squadrata sono i pilastri e le
nervature a costoloni di irrigidimento. All'esterno corrono mensole a sbalzo
che fungono da coronamento alla terrazza superiore su cui erano collocati i
cannoni di maggior calibro. Il pavimento della terrazza era impermeabilizzato
con bitume e le acque piovane venivano convogliate in un unico punto, nel
perimetro interno della terrazza, e scaricate nella cisterna attraverso un
tubo. Questi pluviali erano realizzati, normalmente, con tegole curve, coppi
binati, in modo da formare il tubo di scarico. L'accesso alla terrazza avviene
per il tramite di una scala interna al muro perimetrale costituita da gradini
in pietra lavorata. Per quanto riguarda le modalità costruttive si osserva che
la muratura è realizzata secondo la cosiddetta tecnica a "cassetta" o
a "doppia cortina", nel senso che è costituita da due paramenti
murari, uno esterno e uno interno fatti in pietre non squadrate e allettati con
malta bastarda. L'interstizio tra i due setti veniva riempito con un impasto di
pietre e malta. Gli elementi esterni a sbalzo sono in ignimbriti con venature
di tufo vulcanico. La torre di Portoscuso appartiene alla categoria delle
cosiddette "torri gagliarde" (difesa pesante). Si trattava delle
torri più grosse e, dall'inventario eseguito nel 1767 dal Ripol, risulta che
queste torri erano, in genere, dotate di quattro cannoni di grosso calibro, due
spingarde e cinque fucili. La guarnigione era composta da un alcaide, un
artigliere e quatto soldati. Altri link consigliati:
http://spazioinwind.libero.it/portoscuso/latorre.html,
https://www.youtube.com/watch?v=XjlH_Pccz8U
(video di TurismoPortoscuso11),
http://artbonus.gov.it/torre-di-portoscuso-consolidamento-e-restauro.html
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