FRATTAMINORE (NA) – Castello Ducale
Il comune è chiamato dagli abitanti
"Pomigliano" e localmente "Fratta Piccola" dagli abitanti
del quartiere che sorge intorno al palazzo che fu del Conte di Fratta Piccola. Frattapiccola,
con il suo castello circondato dal fossato, fu feudo a partire dal XIII secolo;
appartenne, tra gli altri, a Pietro Marerio, a Pietro da Venosa e a Scipione d'Antinoro.
Nel 1626 era "utile signore del Castello" Vincenzo Benevento e
successivamente il figlio Francesco, all'epoca proprietari anche del complesso
di Teverolaccio, nei pressi di Succivo. Nel 1647, durante la rivoluzione di
Masaniello, vi si rifugiarono 500 armigeri a cavallo comandati dal conte di
Conversano, Giangirolamo Acquaviva, agli ordini del generale Tuttavilla, messi
in fuga dai popolani di Frattamaggiore e Grumo Nevano, Pomigliano d'Atella,
"Casali Pomillani" fu dato in feudo a Guglielmo Stendardo. Il
castello del XVI secolo, che fu palazzo marchesale, appartenne agli Ambrosino
nel secolo XVII, e successivamente al marchese Carlo Rossi di Napoli. Nel 1750
il castello di Frattapiccola passò ai Carafa, conti di Policastro, sotto la cui
giurisdizione erano gli abitanti di Frattapiccola, come risulta dai registri
battesimali. Il palazzo ducale è un edificio quadrangolare a tre piani con
tipologia a corte. All'interno della corte, al piano terra, si trovavano
depositi e stalle; in seguito questi locali sono stati trasformati in
abitazioni e sopraelevati di piano. I vecchi balconi con archi sono stati
modificati talmente da far perdere ogni riferimento architettonico. Al piano
terra, oramai anch'essa destinata ad abitazione, vi è la cappella del palazzo
il cui altare fu spostato nell'attuale Cappella dell'Annunziata in piazza
Crispi. Dell'epoca esiste, in piazza Crispi, una tenuta estiva, rifacimento di
un probabile castello medioevale del quale è visibile ancora una torre, su via
Liguori, oramai inglobata nel palazzo ducale, ed un bastione di torre nel lato
nord del palazzo, sulla discesa per la grotta. Delle altre due torri una fu
demolita per un ampliamento del palazzo, mentre dell'altra non se ne ha più
traccia. Attualmente esiste ancora parzialmente il fossato ai due lati del
palazzo, la restante parte oramai è andata perduta per la costruzione di
immobili. Il palazzo, nonostante le numerose manomissioni, presenta ancora
tracce del fossato e parte dell'antica facciata con porte e finestre, alcune
delle quali trasformate in balconi, con cornici in piperno.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Frattaminore,
http://www.comune.frattaminore.na.it/index.php?option=com_content&task=view&id=54&Itemid=123,
Foto: la prima è presa da http://www.comune.frattaminore.na.it/images/rsgallery/original/103-0376_IMG.JPG,
la seconda è di Gennaro Di Mauro su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/83349
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