venerdì 22 gennaio 2016

Il castello di venerdì 22 gennaio







CIVITELLA PAGANICO (GR) - Cassero senese in frazione Paganico

Lo sviluppo di Paganico, e il suo passaggio da semplice villaggio a borgo murato, è legato alla dominazione Senese di quest'area della Maremma iniziata nel 1193. L'insediamento fortificato, posto alla confluenza del fiume Ombrone e del torrente Lanzo, fu realizzato lungo la strada che da Siena, passando da San Lorenzo a Merse e Forcole, portava a Roselle e Grosseto, dando così origine ad una vera e propria "terra nuova", un antemurale posto nel cuore dei nuovi domini meridionali senesi. Per agevolarne lo sviluppo l'insediamento fu reso esente da tasse di natura signorile e da imposizioni fiscali tanto che il suo primo nome fu Castelfranco Paganico. Per accrescerne l'importanza nel 1294 il borgo fu fatto sede di un mercato regolamentato e come mercatale divenne il grimaldello più potente per scassinare l'antico sistema economico feudale della zona, già controllata dagli Ardengheschi. Per completare l'innalzamento del suo rango dal 1303 Paganico fu sede vicariale. I danni provocati dalle compagnie di ventura e la pessima aria malarica della Maremma, all'epoca in più punti un acquitrinio paludoso, causarono già alla metà del 1300 lo spopolamento di Paganico e il suo conseguente decadimento. Il Cassero Senese è la principale struttura fortificata dell'omonima località del comune di Civitella Paganico. Un primo complesso fortificato fu eretto dai Senesi attorno alla metà del Duecento per il controllo della via di comunicazione lungo il fiume Ombrone che da Siena conduceva verso Grosseto. La prima cinta muraria del 1278 fu distrutta nel 1328 da Castruccio Castracani. Poco dopo, nel 1334, fu innalzata la seconda cerchia sotto la direzione dell'architetto Lando di Pietro, lo stesso del Duomo Nuovo di Siena. Le mura hanno la forma di un quadrilatero irregolare, quasi trapezoidale, con torri rompitratta quadrate poste ad intervalli regolari, massicce torri d'angolo, quattro porte poste alle estremità dei due assi viari principali, resti dell'apparato difensivo a sporgere su beccatelli ad arco parzialmente visibili e un alto cassero o mastio, che in epoca medicea fu trasformato in un meno austero palazzo signorile, posto a fianco della porta Nord detta anche Senese. Le porte Nord e Sud, alle estremità della via principale, erano dotate di un piccolo barbacane o antiporta. Se si esclude il lato est totalmente scomparso con la sua porta e alcuni tratti a nord, le mura circondano ancora oggi l'abitato più o meno integre. Bellissime le due intatte Porta Grossetana (o Porta Franca), e Porta Senese, entrambe presentano il caratteristico arco acuto sovrapposto ad un arco a tutto sesto ribassato sormontato dallo stemma bianco e nero di Siena. Parzialmente intatta anche la Porta Ovest. Le strutture fortificate, assieme al centro storico di Paganico, fecero parte della Repubblica di Siena fino alla metà del Cinquecento, epoca in cui, a seguito della definitiva caduta dello stato senese, entrarono a far parte del Granducato di Toscana e, da allora, ne seguirono le sorti. Nel 1494 Paganico fu saccheggiato dalle truppe di Carlo VIII. Nel corso dei secoli successivi il luogo perse l'importanza strategica che aveva assunto nelle epoche precedenti ed andò incontro ad un lento declino. Le conseguenze del degrado sono state la perdita di molte parti dell'originaria cinta muraria e il diroccamento di quasi tutte le fortificazioni, mentre il Cassero Senese si è ben conservato nel tempo. La costruzione si presenta come una possente fortificazione costituita da due distinti corpi di fabbrica addossati tra loro. Entrambi rivestiti in pietra e laterizio, si caratterizzano per una serie di finestre che si aprono, nella parte superiore, sia verso l'esterno che verso il centro del paese. Il corpo di fabbrica principale presenta, al livello stradale, una doppia porta costituita da un doppio arco sia sul lato esterno che su quello interno, dove l'arco a sesto acuto riempito poggia su quello sottostante ribassato. Mentre all'esterno i caratteri stilistici risultano piuttosto semplici con una finestra quadrata che si apre tra i due archi, nel lato interno la porta è decorata in travertino e marmo bianco e presenta lo stemma bianco e nero di Siena al di sopra dell'arco inferiore ribassato, sopra il quale vi è una finestra quadrangolare ripartita in due sezioni. Le finestre che si aprono su questo corpo di fabbrica si dispongono su due livelli alla sommità della parete interna, separati tra loro da cordonature, mentre sul lato esterno ci sono tre finestre quadrate sopra l'arco a sesto acuto che si dispongono a triangolo, mentre quelle che si aprono sulla parte sommitale sono disposte su un unico livello che poggia su una serie di mensole sporgenti che racchiudono altrettanti archetti ciechi. La torre, più alta e stretta rispetto al corpo di fabbrica attiguo, presenta anche alcune feritoie che lasciano immaginare il ruolo di difesa ed offesa, oltre alle funzioni di avvistamento.

Fonti: http://paganicogrosseto.blogspot.it/2009/07/blog-post_14.html, https://it.wikipedia.org/wiki/Cassero_Senese_(Paganico), http://www.castellitoscani.com/italian/paganico.htm

Foto: entrambe prese da http://grossetomaremma1.blogspot.it/2009/11/blog-post.html

Nessun commento: