CIVITELLA
PAGANICO (GR) - Cassero senese in frazione Paganico
Lo sviluppo di
Paganico, e il suo passaggio da semplice villaggio a borgo murato, è legato alla dominazione Senese di quest'area della Maremma iniziata nel 1193.
L'insediamento fortificato, posto alla confluenza del fiume Ombrone e del
torrente Lanzo, fu realizzato lungo la strada che da Siena, passando da San
Lorenzo a Merse e Forcole, portava a Roselle e Grosseto, dando così origine ad
una vera e propria "terra nuova",
un antemurale posto nel cuore dei nuovi domini meridionali senesi. Per
agevolarne lo sviluppo l'insediamento fu reso esente da tasse di natura
signorile e da imposizioni fiscali tanto che il suo primo nome fu Castelfranco Paganico. Per accrescerne
l'importanza nel 1294 il borgo fu fatto sede di un mercato regolamentato e come
mercatale divenne il grimaldello
più potente per scassinare l'antico sistema economico feudale della zona, già
controllata dagli Ardengheschi. Per
completare l'innalzamento del suo rango dal 1303 Paganico fu sede vicariale. I danni provocati
dalle compagnie di ventura e la pessima aria malarica della Maremma, all'epoca
in più punti un acquitrinio paludoso, causarono già alla metà del 1300 lo spopolamento
di Paganico e il suo conseguente decadimento. Il Cassero Senese è la principale struttura
fortificata dell'omonima località del comune di Civitella Paganico. Un primo
complesso fortificato fu eretto dai Senesi attorno alla metà del Duecento per
il controllo della via di comunicazione lungo il fiume Ombrone che da Siena
conduceva verso Grosseto. La prima
cinta muraria del 1278 fu distrutta nel 1328 da Castruccio Castracani.
Poco dopo, nel 1334, fu innalzata la seconda
cerchia sotto la direzione dell'architetto Lando di Pietro, lo stesso del Duomo Nuovo di Siena. Le mura hanno
la forma di un quadrilatero irregolare, quasi trapezoidale, con torri rompitratta quadrate poste ad
intervalli regolari, massicce torri
d'angolo, quattro porte
poste alle estremità dei due assi viari principali, resti dell'apparato
difensivo a sporgere su beccatelli
ad arco parzialmente visibili e un alto
cassero o mastio, che in epoca medicea fu trasformato in un meno austero
palazzo signorile, posto a fianco della porta Nord detta anche Senese. Le porte
Nord e Sud, alle estremità della via principale, erano dotate di un piccolo barbacane o antiporta. Se si esclude
il lato est totalmente scomparso con la sua porta e alcuni tratti a nord, le
mura circondano ancora oggi l'abitato più o meno integre. Bellissime le due
intatte Porta Grossetana (o Porta
Franca), e Porta Senese,
entrambe presentano il caratteristico arco acuto sovrapposto ad un arco a tutto
sesto ribassato sormontato dallo stemma bianco e nero di Siena. Parzialmente
intatta anche la Porta Ovest. Le strutture fortificate,
assieme al centro storico di Paganico, fecero parte della Repubblica di Siena
fino alla metà del Cinquecento, epoca in cui, a seguito della definitiva caduta
dello stato senese, entrarono a far parte del Granducato di Toscana e, da
allora, ne seguirono le sorti. Nel 1494 Paganico fu saccheggiato dalle
truppe di Carlo VIII. Nel
corso dei secoli successivi il luogo perse l'importanza strategica che aveva
assunto nelle epoche precedenti ed andò incontro ad un lento declino. Le
conseguenze del degrado sono state la perdita di molte parti dell'originaria
cinta muraria e il diroccamento di quasi tutte le fortificazioni, mentre il
Cassero Senese si è ben conservato nel tempo. La costruzione si presenta come
una possente fortificazione costituita da due distinti corpi di fabbrica
addossati tra loro. Entrambi rivestiti in pietra e laterizio, si caratterizzano
per una serie di finestre che si aprono, nella parte superiore, sia verso l'esterno
che verso il centro del paese. Il corpo di fabbrica principale presenta, al
livello stradale, una doppia porta costituita da un doppio arco sia sul lato
esterno che su quello interno, dove l'arco a sesto acuto riempito poggia su
quello sottostante ribassato. Mentre all'esterno i caratteri stilistici
risultano piuttosto semplici con una finestra quadrata che si apre tra i due
archi, nel lato interno la porta è decorata in travertino e marmo bianco e
presenta lo stemma bianco e nero di Siena al di sopra dell'arco inferiore
ribassato, sopra il quale vi è una finestra quadrangolare ripartita in due
sezioni. Le finestre che si aprono su questo corpo di fabbrica si dispongono su
due livelli alla sommità della parete interna, separati tra loro da cordonature,
mentre sul lato esterno ci sono tre finestre quadrate sopra l'arco a sesto
acuto che si dispongono a triangolo, mentre quelle che si aprono sulla parte
sommitale sono disposte su un unico livello che poggia su una serie di mensole
sporgenti che racchiudono altrettanti archetti ciechi. La torre, più alta e
stretta rispetto al corpo di fabbrica attiguo, presenta anche alcune feritoie
che lasciano immaginare il ruolo di difesa ed offesa, oltre alle funzioni di
avvistamento.
Fonti: http://paganicogrosseto.blogspot.it/2009/07/blog-post_14.html,
https://it.wikipedia.org/wiki/Cassero_Senese_(Paganico), http://www.castellitoscani.com/italian/paganico.htm
Foto:
entrambe prese da http://grossetomaremma1.blogspot.it/2009/11/blog-post.html
Nessun commento:
Posta un commento