SANTA FLAVIA (PA) - Castello di Solanto
Il Castello
di Sòlanto, che diede il nome alla baronia omonima, antica divisione
amministrativa di parte del territorio di Santa Flavia, si trova sul mare.
Edificato al tempo di Re Ruggero sopra un'alta scogliera, era anticamente
destinato, come tanti altri, a protezione di una attigua tonnara. Quale
proprietà demaniale il castello venne assegnato da Federico III a Manfredo
Layhabixa, dietro compenso sugli introiti della tonnara. Successivamente re
Martino, nel 1392, concesse castello e tonnara a Francesco de Casaya. Il figlio
di questi nel 1415 vendette il castello a Corrado Spadafora e nel 1500 circa l'edificio
apparteneva ancora a questa famiglia, nella persona di Giovanni Antonio
Spadafora barone di Solanto. In seguito esso pervenne a Gerardo Alliata, genero
dello Spadafora (1517) alla cui famiglia rimase fino al 1660 circa con Ludovico
Alliata barone di Solanto. In quell'epoca venne venduto ad asta pubblica ed
acquistato da Asdrubale Termini duca di Vatticani. Al tempo di Carlo II furono
signori del castello Francesco Catena (1666) e poi Mario Antonio Joppolo Colnago
principe di Sant'Elia (1682). In seguito, per linea femminile pervenne a
Cristoforo Riccardo Filangeri principe di Santa Flavia (1765). Interessanti, in
una piccola sala del castello, gli stemmi dei signori che lo possedettero da Re
Ruggero fino al 1879, anno in cui pervenne a Benedetto Mantegna principe di
Gangi. Successivamente passò agli attuali proprietari, i principi Vanni di San
Vincenzo. Già nel XVIII secolo, alla torre era stato aggiunto un corpo di
residenza, trasformando, così, l’originario sito fortificato in elegante
abitazione. La costruzione del castello si è protratta nel corso dei secoli,
con un sovrapporsi di stili che rispecchiano le varie epoche di appartenenza
sino all’attuale struttura. Il cosiddetto Palazzo Reale di Sòlanto è un'ala del castello che fu restaurata
agli inizi del XIX secolo in stile Neogotico, per ospitare Ferdinando I di
Borbone. Su un acquerello di Camillo Camilliani (Scarlata 1993, p. 593), si
vede il castello delimitato da una cinta
merlata dominata, ad ogni angolo, a una torre quadrangolare munita di caditoie. Una di queste torri si
trova, oggi, inglobata nel palazzo residenziale. Si vedono ancora alcune mensole in pietra che sostenevano le
caditoie. Con l’ultimo restauro
e lo spesso intonaco che ricopre tutti i muri, l’edificio ha definitivamente
perso le sue caratteristiche tardo-medievali. Oggi è di proprietà privata. La Tonnara, la cui struttura è realizzata
in calcarenite a facciavista, ha cessato l'attività di pesca il 14 luglio 1961.
La magia di questo sito ha fatto sì che i proprietari abbiano avuto l’idea di
aprire i giardini ad ospiti elitari per prestigiosi eventi. In una atmosfera
indimenticabile, tra il rumore del mare ed i colori smaglianti di una
prorompente natura, è possibile rivivere intense emozioni per la bellezza del
luogo e il fascino della storia. Il giardino, splendida macchia mediterranea
declina verso il mare. Viali ombrosi sono costeggiati da marmi e pini marini.
Bouganville, gelsomini, oleandri e fiori dalle mille essenze rendono questo
luogo magico. Durante la stagione estiva, nel parco, dotato anche di piscina,
si possono realizzare scenografici e raffinati ricevimenti. Altro link
suggerito: http://www.comune.santaflavia.pa.it/index.php?option=com_content&task=view&id=29&Itemid=35
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Flavia, https://it.wikipedia.org/wiki/Solanto,
http://www.ilcastellodisolanto.it/ (sito ufficiale), scheda del Dott. Francesco
Cimino su http://www.icastelli.it/castle-1234887195-castello_di_solanto-it.php
Foto: la prima è di Paolo Grassi su http://mapio.net/pic/p-53760382/,
la seconda è di ladybird su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/155310/view
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