CAMPELLO SUL CLITUNNO (PG) - Castello di Acera
Posto all’incrocio di una fitta rete di itinerari secondari,
che univano il territorio di Spoleto alla Valnerina, il castello di Acera sorge
a 972 metri di altitudine, alle pendici dei monti Maggiore (m 1428) e Grande (m
1318) in posizione dominante (m 972) sulla valle dello Spina in una zona di
montagna ricca di pascoli e di tartufaie. Nel 1296 il Comune di Spoleto faceva
riedificare nei monti sopra Campello un castello, perché vi trovassero albergo
le famiglie disperse di Acera e di Spina, e vi mandava un podestà. L’Acera e la
Spina erano due vecchie ville, gli abitanti delle quali venivano allora da
Spoleto riuniti in un solo luogo. Acera fu la prima villa del contado di
Spoleto che divenne castello. Nel parlamento provinciale tenuto a Spoleto nel
1361, durante il quale si stabilirono alcune modalità per reperire la somma
necessaria alla costruzione della rocca spoletiìna, fu votata un’imposta di 10
soldi per ogni persona che avesse più di sette anni: Castrum Acere
contribuì con 15 fiorini. Nel secolo XIV ebbe un proprio castellano. Nel secolo
XIV appartenne a Lanfranco Campello, signore anche di La Spina dove possedeva
una rocca nella quale si ritirò a vivere nel 1417 . Il castello dell’Acera si
dotò di uno Statuto, compilato nel 1505. Nel 1522 tanto Acera che Spina
parteciparono alla ribellione dei castelli del distretto contro Spoleto. Una
prima spedizione contro Acera fallì, perché Andrea Pianciani, che aveva lì
presso le sue rocche, tagliò la strada alle milizie spoletine. Il castello
resistette per alcuni giorni poi capitolò insieme a La Spina e i due fortilizi
restarono, fino al 1860, sotto la giurisdizione di Spoleto. Dopo il 1860
vennero inclusi nel territorio del Comune di Campello sul Clitunno. L’abitato
attuale si presenta in discreto stato di conservazione, e sono evidenti molte
tracce della sua struttura medievale: la porta d'ingresso, alcune torri e
tratti di mura. La viabilità e la disposizione del tessuto urbano seguono
l’andamento del terreno lineare nella parte inferiore, circolare in quella più
alta. Il nucleo più antico suddiviso abbastanza regolarmente e anche la Chiesa
di S. Biagio, ha lo stesso orientamento. L’edificio conserva resti di murature,
forse romaniche. Ben conservate sono anche alcune torri e tratti di mura.
Accanto alla porta di ingresso al castello si trova una chiesa intitolata alla
Madonna, decorata di affreschi, ma in cattivo stato di conservazione. Era
proprietà della locale confraternita, che possedeva anche, al piano superiore,
una grande stanza per le proprie riunioni e per le assemblee degli abitanti. Nei
pressi sorgeva il forno pubblico. Molto interessante il complesso con torre
poligonale, posto lungo la strada di accesso principale, residenza dei
Prioreschi, una delle famiglie più importanti del piccolo centro. L’edificio
risale in gran parte al sec. XVIII, quando ottenuto il permesso di costruire
sopra le mura di cinta, la famiglia eresse la propria dimora inglobando due
torri, l’uno trecentesca, di pianta rettangolare, e quella pentagonale,
cinquecentesca. Altro link suggerito: http://www.ecomuseocampello.it/il-territorio/i-borghi-medioevali/acera/
Fonti: http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-acera-campello-sul-clitunno/
(con tante foto da vedere), https://it.wikipedia.org/wiki/Acera
Foto: la prima è presa da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-acera-campello-sul-clitunno/,
la seconda è presa da http://www.ecomuseocampello.it/wp-content/uploads/2015/02/9-acera.jpg
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