USSITA (MC) - Castello
L'origine del toponimo di Ussita non è chiara. Le ipotesi
più plausibili lo riconducono al latino exitus, uscita, porta, valico, o
alla tribù sannitica degli Ussiti che si rifugiò sugli Appennini, o ad
un'espressione albanese che significa "acqua impetuosa". La storia di
Ussita è legata a quella di Visso, di cui era la più importante delle cinque
"guaite" che nel XIII secolo, svincolatesi dall'autorità dei feudatari,
entrarono a far parte di questo comune, mantenendo tuttavia l'autonomia
amministrativa. Risale al 1380 la costruzione del castello sul colle
Fantellino, ad opera dei Vissani col consenso e l'aiuto di
Rodolfo II Da Varano che aveva avuto dal papa il Vicariato su Visso nel 1356.
Il castello costituiva la fortezza avanzata del comune contro attacchi provenienti
da Montefortino, Amandola, Montemonaco e Acquacanina. Consisteva in una
cinta muraria di forma trapezoidale, con parapetti e merli, difesa da cinque
torri e da un fossato esterno. Dopo la battaglia del Pian
Perduto (1522), che pose termine alle secolari contese tra Norcia e Visso,
preceduta nel 1514 dalla mediazione del vescovo di Chiusi Niccolò Bonafede, che
delimitò i confini con i Montefortinesi presso Castelmanardo, e nel 1521 dal
lodo arbitrale di Giovanni Maria da Varano, che rese sicuri i confini il
castello, venuta meno la funzione militare del castello, esso perse
d'importanza avviandosi verso un periodo di decadenza. L'edificio fu demolito ad eccezione della torre del cassero, a base quadrata, attorno
alla quale fu costruita una cappella inglobandone la base per circa quattro
metri di altezza. I lavori furono ultimati nel 1914. In
una planimetria del Catasto Gregoriano, risalente all`inizio del XIX secolo,
conservata presso l'Archivio di Stato di Macerata, è riportato il perimetro del
castello. Esso ha una forma trapezoidale: il lato più lungo (a nord-ovest)
misura 150 m, quello più corto (a sud-est) 90 m e la larghezza è di 66 m. Si
contano nove torri: quattro angolari e quattro intermedie, inglobate nel
perimetro, mentre la nona torre potrebbe essere quella del cassero costruita
vicina all'ingresso. All'interno del perimetro non è riportato alcun edificio. La
chiesa del cimitero comunale di Ussita fu progettata dall`ingegnere F. Sneider
di Roma e costruita dai fratelli Pettinelli di Matelica nel 1932. A ricordo
dell'evento furono incisi i loro nomi sulla cancellata d'ingresso (sembra da
escludersi l'ipotesi che l'iscrizione si riferisca alla sola cancellata). Nella
chiesa venne sepolto il cardinal Pietro Gasparri (5 maggio 1846 - 18 novembre
1934) Segretario di Stato della Città del Vaticano, nativo di Ussita. Sulla sua
tomba fu posta una lapide. Altre notizie storiche sono rintracciabili
qui: http://www.ussita-frontignano.com/guida-turistica/storia-ussita/. Il
centro abitato, purtroppo, è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 26
ottobre 2016 con epicentro a Castelsantangelo sul Nera: la scossa ha demolito
la facciata della Chiesa di Ussita. Al momento non so dirvi se la torre del castello
abbia riportato danni e in che condizione si trovi.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ussita, http://www.sibillini.net/il_parco/cultura_territorio/Castelli/ussita.php,
http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca.aspx?ids=72020
Foto: entrambe prese da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-ussita-mc/
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