FIUMICINO (RM) – Castello di Tragliata
Situato alle porte di Roma, il Borgo di Tragliata sorge su
un suggestivo sperone di tufo. Le fonti archeologiche a nostra disposizione
testimoniano come la località in questione fosse abitata fin dall’antichità più
remota. Nello specifico il ritrovamento del famoso vaso “Oinochoe di
Tagliatella” conferma l’esistenza di insediamenti umani sin dall’epoca Etrusca,
in un’area soggetta al controllo o di Ceri o di Veio. Lo stesso toponimo di
Tragliata, nota in età medievale con i toponimi di Talianum Tagliata o Terlata,
sembra possa derivare da “Tagliata”, nome dato ai sentieri scavati nel tufo di
origine etrusca. Molto più numerose sono le fonti che riportano al periodo
romano, ed in modo particolare a cavallo tra l'età repubblicana e quella
imperiale. In questo senso la presenza lungo il versante Est del pendio del
colle sul quale sorge il borgo di alcune tombe scavate nel tufo, insieme con
altri ritrovamenti fittili nella zona, dimostrano la presenza di un piccolo
insediamento agricolo. Si segnala inoltre in altri documenti il ritrovamento di
resti di una villa romana in località Tragliata. Va inoltre ricordato che dall’area in questione provengono due epigrafi
iscritte su cippi in marmo databili al III secolo d.C. Le attestazioni di
continuità di vita nel borgo non vanno oltre il V secolo. La caduta dell'impero
romano prima e la guerra Gotico-Bizantina poi portarono ad un abbandono quasi
totale di questa regione. Data la posizione facilmente difendibile, si può solo
ipotizzare la presenza di un insediamento umano in tempi così bui, così come
ipotesi deve essere considerata l'acquisizione di Tragliata da parte della
Chiesa romana tra i secoli VI e VIII, acquisizione di cui si ha notizia scritta
solo a partire dal IX secolo. Certo è che dalla metà del 700, grazie
all’intelligenza ed alla volontà di papa S. Zaccaria (741-752) e di papa
Adriano I (772-795), questa area della campagna romana visse un periodo di
ripopolamento. Animati da ragioni di carattere sia politico sia religioso,
questi due pontefici posero in essere un'energica azione di rinnovamento e
controllo del territorio. Proprio a questo genere di finalità va ricondotta la
nascita delle Domuscultae (Casa Coltivata), una sorta di circoscrizione
composta da tanti piccoli agglomerati agricoli, distanti tra di loro ed
incentrati in una chiesa ed in una casa per l'amministrazione ed il controllo
della produzione agricola. La presenza a Tragliata di una piccola cappella,
antico centro di culto, potrebbe far pensare che in questi secoli il borgo
facesse parte di una di queste realtà. La vicina Domuscultae di Galeria,
sull’adiacente via Clodia, suggerisce la fondatezza di quest’ipotesi. Fondata
nel 780 da Adriano I, Galeria rappresentò una delle più importanti “Case
Coltivate” della campagna a Nord di Roma: Tragliata avrebbe fatto parte di un
sistema che aveva il suo centro proprio in questa località, restando invece
estranea alla vicina Cere. Sfortunatamente l'assenza quasi totale di fonti
attendibili rende praticamente impossibile andare oltre le ipotesi. Nel IX e X
secolo lo scenario storico cominciò a mutare, la campagna romana, venuto meno
il sostegno fornito dall’impero carolingio al papato, fu fatta oggetto di
continue e sanguinose incursioni ad opera dei pirati saraceni. Il sistema delle
domus entrò definitivamente in crisi, soppiantato da un vero e proprio sistema
difensivo di torri e piccoli castelli. Articolato in varie torrette semaforiche
litoranee da cui, all'avvicinarsi dei pirati, venivano usati segnali luminosi
fortificati all'interno, questo nuovo sistema si sovrappose quasi naturalmente
alla vecchia rete di Domuscultae. L'adozione di questa soluzione è facilmente
spiegabile: poste in una zona intermedia tra le grandi vie di comunicazione, le
Domus occupavano generalmente una posizione elevata, ideale per la difesa ed il
controllo del territorio. Risalirebbe proprio al IX secolo la costruzione del
piccolo castello e della torre di Tragliata, che le fonti ci dicono coeve al
castello della vicina Boccea. Osservando le antiche carte a nostra
disposizione, si può facilmente notare come il borgo, in cui ancora oggi
possiamo osservare i resti delle antiche mura, fosse inserito al centro di un
importante “scacchiere fortificato” lungo le direttrici Aurelia/Clodia,
Boccea/Tarquinia: sulla direttrice Sud-Ovest era collegato, con l'importante
Casal de' Ricci, a Sud Est sulla direttrice dell'antica Cornelia, con il già
citato castello di Boccea mentre a Nord con Galeria, per non parlare delle
torri del Pascolaro e di Malvicino, del castello di Testa di Lepre e di
Tragliatella, nota anche con il nome di Civitella. L'esistenza di precise
testimonianze consente di seguire in modo più preciso e definito le vicende che
caratterizzarono il borgo in questi secoli. La tenuta appartenne sempre alla
Basilica Vaticana, anche se di volta in volta fu gestita più o meno
direttamente da altri. Nel 1201 ad esempio, risulta essere controllata da un
certo Jacobus de Traliata, che la occupava, non si sa a quale titolo, come
signore. Qualche anno più tardi, esattamente nel 1238, Tragliata, insieme al
vicino castrum Loterni, venne fatta oggetto degli interessi della turbolenta
famiglia dei Normanni. Un passo, tratto da un documento originale ci aiuta a
chiarire cosa accade: gli uomini della potente famiglia, con il favore delle
tenebre “noctis armis prohibitis cum scalis, picconibus, balisis, portas
Basilice frangi fecerunt et assaliverunt canonicos…res Basilice invadendo,
depredando, perrimpiendo”. Non sappiamo con certezza se i Normanni ottennero la
gestione di Tragliata, quel che è certo è che la situazione di quegli anni a
Roma era particolarmente instabile da un punto di vista politico. E' importante
sottolineare come le vicende che in questo periodo caratterizzarono la storia
di Tragliata risentirono fortemente delle continue dispute, sia tra il papato e
l'impero, sia tra le bellicose famiglie romane, sempre pronte a contendersi
potere e denaro. E' il caso dell'attacco portato da Giacomo Savelli, in lotta
con papa Benedetto XII, al castello di Boccea intorno al 1341, probabilmente la
stessa Tragliata venne attaccata e il suo castello smantellato. Ne consegue
che, a fronte dei continui stravolgimenti politici di quegli anni, appare assai
difficile determinare con esattezza chi “gestì” per conto del Capitolo la tenuta.
E così nel 1389 “l’erbatico” era dato in usufrutto ad un certo Lello Maddaleni,
ma i nomi degli affittuari cambiano fino alla fine del secolo. Nel 1493 la
tenuta di Tragliata venne locata assieme ai centri di Boccea e Civitella alla
potente famiglia dei Crescenzi. A partire da questo periodo sembra emergere un
più stabile controllo del Capitolo sul borgo di Tragliata e sui suoi
affittuari. Nella seconda metà del Settecento la piccola cappella del borgo,
ormai diruta, non era evidentemente più adatta alle nuove esigenze della
comunità agricola e venne quindi affiancata da una chiesa più grande in stile
barocco intitolata a Sant’Isidoro Agricola. Nel 1885 il Capitolo concedeva in
enfiteusi la tenuta di Tragliata al signor Nicola Santovetti; a sua volta il
Sansovetti nel 1917 vendette l'enfiteusi al signor Domenico Lanza ( bisnonno
dell’attuale proprietario Andrea del Gallo di Roccagiovine), che dunque
subentrò come affittuario, per poi entrare definitivamente in possesso della
tenuta negli anni successivi. Allo stato attuale, Tragliata
si presenta come un borgo in magnifica posizione elevata, situato com'è su di
una specie di rocca isolata in mezzo alla vallata del Rio Maggiore, ed è
costituito da vari fabbricati che si affacciano su di un grande spazio erboso. I
fianchi della collina sono scavati in più parti dalle tipiche grotte,
utilizzate nel corso dei secoli come magazzini o ricovero di animali. Il
castello nel tempo è stato trasformato in un grande casale ad uso abitativo ed
agricolo; solo in alcuni tratti si possono notare avanzi di muratura precedente
appartenenti alle opere di sostegno del fortilizio. Di proprietà privata, il
castello è stato recentemente convertito in azienda agrituristica adibita a
ricezione. Interessanti i grandi silos sotterranei di epoca etrusca utilizzati
per la conservazione dei cereali. In questo video, di scangruppoblu, si possono
vedere diverse immagini del borgo e del castello di Tragliata: https://www.youtube.com/watch?v=PjjQXtUOQXU
Fonti: http://www.tragliata.it/la-storia.php,
testo di Franco Leggeri su http://www.municipio13.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1210:borgo-e-castello-di-tragliata&catid=35:a-spasso-nel&Itemid=162
Foto: la prima è di ThEViRuZ su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/21427,
la seconda è presa da http://www.tragliata.it/img/borgo3.jpg
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