MONTEBELLO DI BERTONA (PE) - Castello Ducale
Dai pochi documenti conosciuti si ricavano notizie piuttosto
frammentarie sulle origini del paese. Sulla sommità del monte Bertona, dove
secondo "molti storici antichi e moderni" pare che "iniziassero
le operazioni militari della Seconda Guerra Sannitica" (C. Greco),
sarebbero stati rinvenuti oggetti di epoca romana. Il paese viene citato per la
prima volta in un documento del 1062 come "poio de Montebello". Esso
in seguito continuò a essere chiamato Montebello, senza la specificazione
"di Bertona", fino alla pubblicazione del Regio Decreto n° 1426 del
28/6/1863, con il quali si stabiliva la denominazione Montebello di Bertona.
Nel 1290 a tenere il "Castrum Montisbelli" era il milite Giacomo di
Malanotte, mentre per l'anno 1309 "le Rationes Decimarum non lo
annoverano tra i castra del pennese" (C. Greco). Ma nel XV secolo,
distrutto (o caduto in rovina) il castello di Bertona, il "Castrum"
di Montebello acquistò la sua importanza. Il 4 Novembre del 1418, anno a
partire dal quale venne sottoposto a Penne, ricevette tutti i privilegi della
Città dalla regina Giovanna II. Nel 1475, dal re Ferdinando I d'Aragona,
"si diedero alla città di Penne in premio della sua fedeltà i Castelli di
Farindola, di Belmonte detto anche Montebello" (A. Trasmundi, La Fenice,
Vestina - 1701). Su di essi alla città vennero concesse l'autorità militare e
civile e l'amministrazione della giustizia criminale. Nel secolo XVI il paese
entrò a far parte prima del Ducato di Penne, retto da Alessandro dei Medici dal
1522 al 1537; poi, dopo la tragica morte di questi, che nel 1536 aveva sposato
Margherita d'Austria (1522-1586), figlia dell'imperatore Carlo V, passò a far
parte dello Stato Farnesiano d'Abruzzo, essendo la vedova passata in seconde
nozze (1586) con Ottavio Farnese, nipote del papa Paolo III e in seguito duca
di Parma e Piacenza. In tal modo, quando i possessi margaritiani passarono ad
Alessandro Farnese, figlio di Margherita e Ottavio, Montebello fu annesso al
Ducato di Parma. Nel 1731, essendosi la linea maschile dei Farnese estinta con
il duca Antonio, il piccolo centro vestino seguì la sorte di Penne e delle
altre città farnesiane d'Abruzzo, che passarono ai Borboni di Napoli nella
persona di Carlo III, primogenito di Elisabetta Farnese, la quale era andata in
moglie al re di Spagna Filippo V. Il lungo periodo borbonico iniziato con Carlo III si protrasse, salvo una breve
interruzione determinata dall'invasione francese del Regno di Napoli e dalle
vicende murattiane, fino all'unificazione dell'Italia sotto la casa Savoia
(1860). Il 6 Dicembre 1926, il governo fascista deliberò l'istituzione della
provincia di Pescara e Montebello, il 2 Gennaio 1927, fino a quel momento in
provincia di Teramo, passò al nuovo capoluogo. Sulla sommità del colle dove si
trova il paese sono ancora visibili elementi murari originali del castello e
dell’abitato datati dal IX all’XI secolo. Nel XVI secolo il castello venne
trasformato in Palazzo Ducale (di proprietà fino al 1925 della famiglia
Gaudiosi, eredi dei feudatari medievali) come lo si vede oggi, che
conserva ancora tracce ed elementi di riutilizzo più antichi. Purtroppo il
terremoto del 2009 ha provocato danni all'antico edificio, con il crollo di
un'ala in cui abitavano tre famiglie.
Fonti: http://www.inabruzzo.it/montebello-di-bertona.html, http://www.gransassolagapark.it/paesi_dettaglio.php?id=68023,
testo del Prof. Gabriele Falco su http://www.comune.montebellodibertona.pe.it/index.php?option=com_content&view=article&id=86&Itemid=289,
http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2009/04/10/news/le-ferite-dell-abruzzo-1.4545574
Foto: la prima è presa dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/montebellodibertona/?fref=ts,
la seconda è di Gabriele Falco su https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/b/bd/Il_Castello_di_Montebello_in_un%E2%80%99immagine_degli_anni_Cinquanta..jpg/260px-Il_Castello_di_Montebello_in_un%E2%80%99immagine_degli_anni_Cinquanta..jpg
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