domenica 7 dicembre 2014

Il castello di lunedì 8 dicembre






MONTAZZOLI (CH) – Castello Franceschelli

Il nome del castello trae origine dalla nobile famiglia che ne ha avuto il possesso (assieme al dominio sull'intero feudo di Montazzoli, costituito da migliaia di ettari di terreno, fabbricati, armenti ed altro) dal 1686 in poi, cioè la famiglia dei Baroni Franceschelli. Prima del loro arrivo si avvicendarono nella proprietà del castello i di Sangro ed i Gizzi. L’edificio può essere definito più precisamente palazzo fortificato, così come si legge nelle Visite Pastorali. Il castello sorge su uno stretto sperone calcareo tra il torrente Allosa e il fiume Sinello, sovrastante le valli circostanti ed il borgo. La conformazione di tale sperone ha condizionato fortemente l'andamento della pianta dell'edificio che sebbene sia tendente al rettangolo è infatti molto irregolare, con ambienti distribuiti intorno ad un cortile interno con cisterna. A causa della quasi totale mancanza di fonti documentarie è molto difficile distinguere gli interventi costruttivi. Alcuni studiosi ritengono che il castello abbia avuto origine da una torre quadrangolare posta nel punto più alto del sito, nel lato nord, presso il cortile interno che controllava la parte più a nord del Colle Ripa. Una corte esterna posta ad est constava di mulino, frantoio e magazzini. A partire dai secoli XVI-XVII, furono apportati diversi ampliamenti fino alla chiusura del complesso intorno al cortile odierno di forma poligonale irregolare. L'accesso al castello è possibile tramite due strade che terminano nella corte esterna. La strada più antica è quella sita presso le antiche fabbriche e magazzini, strada oggi non più praticabile, l'altra strada, trattasi di percorso carrozzabile e raggiungibile da sud tramite un ponte levatoio che serve una gradinata ciottolata che immette su di un piano con un panorama. Il complesso, sorto nel XVI secolo, si distribuisce in altezza su due livelli (più un mezzanino sul prospetto est) ed è caratterizzato esternamente da una forte scarpa basamentale separata, sui prospetti est e sud, dalla superiore parte appiombo da un marcapiano in travertino. Il prospetto nord invece, quasi interamente ricostruito dopo il terremoto del 1907, è in blocchi di pietra squadrati e regolari e conserva della muratura antica solo un basamento contraffortato e una piccola porzione angolare. Anche le cinque grandi finestre che si aprono sul lato nord con spalle in mattoni e arco fortemente ribassato, hanno caratteristiche diverse da quelle degli altri prospetti. La compatta massa muraria dei prospetti sud ed est è interrotta esternamente solo dalle aperture: quadrate e più piccole quelle del piano inferiore, più ampie e dotate di balconi su mensole in pietra quelle del piano nobile, che in alcuni casi si presentano sormontate da lunette in pietra. Le mura si presentano in uno stato di degrado dovuto alle calamità naturali e alle manomissioni effettuate nel tempo. Si nota in più parti che è stato impiegato materiale di recupero, come nel caso dell’arco d’ingresso a sesto acuto, gli architravi e i piedritti delle finestre poste nella parte alta della facciata, tutti in pietra arenaria e calcarea. Attraverso un portale si entra in un cortile interno coperto da una volta a botte con lunette in cui vi è conservata la trave che metteva in funzione il ponte levatoio. Dal cortile interno si può entrare in alcuni appartamenti, anticamente adibiti a stalle ed alloggi per la servitù e resi abitabili dagli ultimi eredi dei feudatari Franceschelli nel 1920, alle cantine ed alle ex carceri in cui spicca una finestrella quadrata che interrompe il marcapiano del lato est: sul suo davanzale costituito da un blocco di arenaria è inciso il motto "Nolite Nocere” che significa "Non fate del male". Dal cortile vi è una rampa che mette nel piano nobile diviso in più appartamenti privati e solo uno di essi abitati dai discendenti dei feudatari. Il piano terra conserva in parte pavimenti in piastrelle di ceramica dipinte con motivi floreali probabilmente del diciannovesimo secolo. Di particolare pregio artistico anche i soffitti di alcuni ambienti interni sia del piano terra che del piano nobile, affrescati con motivi geometrici e floreali o con volute neoclassiche realizzati probabilmente tutti tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. Anche il cortile conserva elementi di interesse artistico come il frammento scultoreo medievale murato nel pozzo. Il castello, di proprietà privata, è usato come residenza da più famiglie. La sua visita è fruibile, tramite permesso dei proprietari, solo in alcuni periodi dell'anno, tuttalpiù in estate. Per approfondire, visitare: http://www.montazzoli.altervista.org/antefatto.htm


Foto: di Zitumassin su http://it.wikipedia.org e da www.gopixpic.com

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