martedì 9 dicembre 2014

Il castello di mercoledì 10 dicembre






REGGELLO (FI) – Torre del Castellano

In posizione dominante sulla valle dell'Arno, a nord-est di Incisa e a circa venti chilometri da Firenze, sorge questa solida costruzione quadrilatera da considerare uno dei più bei castelli della zona. La Torre del Castellano domina la vallata ed il paese di Incisa da una posizione strategicamente ideale. Appartenne alla contessa Willa da cui passò al figlio, il marchese Ugo di Toscana, che nel 927 lo cedette al conte Guido Werre (Guido Guerra) dei famosi conti Guidi. Il possesso feudale fu riconfermato ai Guidi nel 967, nel 1191 (dall'imperatore Enrico VI) e da Federico II nel 1220. Più tardi la Torre passò alla famiglia dei Castellani, dei quali ancora oggi porta il nome: la loro floridezza iniziò nel XIV secolo con Lotto e suo figlio Vanni. Michele di Vanni di Lotto fu eminente figura nella vita della Repubblica Fiorentina nella seconda metà del XIV secolo. Nel XV secolo vi soggiornò Poliziano. Nel 1751 i Castellani furono annoverati fra i patrizi fiorentini e la torre fu gradualmente trasformata in una villa, con l'apertura, tra l'altro, di finestre sull'esterno nelle spesse cortile murarie. Si tratta certamente di una costruzione a preciso scopo difensivo, munita di due torri, una più massiccia sull'angolo di sud-ovest, abbassata nel secolo scorso, e l'altra più alta in origine avente funzione di mastio, ancora dotata di apparato a sporgere con beccatelli. Tutto il perimetro della costruzione è dotato di scarpatura e alla sommità resta ancora parte della merlatura. Il complesso si presenta come un insieme di costruzioni di varie epoche, anche gli archi sorretti da colonne ottagonali con capitelli scolpiti a foglie che si fronteggiano all’interno della corte sono di diversa epoca e stile. Del periodo tardo-medievale è rimasta la forma quadrilatera con la bassa torre angolare e la bastionatura del basamento, e i sotterranei. Numerose aperture, frutto della conversione a dimora signorile prima e a fattoria poi,  spezzano le massicce cortine murarie. Dal cortile interno si raggiungono i tre piani superiori ed i sotterranei. Nel 1938 i proprietari ne affidarono il restauro alla Soprintendenza ai Monumenti e i lavori furono diretti dall'architetto Guido Morozzi. Durante la seconda guerra mondiale nel castello furono ricoverate le statue degli Uffizi per difenderle dal conflitto. Dopo la guerra ripresero i lavori di restauro. Vicino all'ingresso si trova, staccata, la piccola cappella di famiglia, dotata di piccola cripta dove sono sepolti i membri della famiglia degli attuali proprietari, la famiglia Pegna. Oggi la struttura è sede di un'azienda agrituristica ed è visitabile solo dall'esterno. Ecco un interessante video che si trova sul web: https://www.youtube.com/watch?v=ED7uyR3CHNA


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