martedì 30 dicembre 2014

Il castello di mercoledì 31 dicembre






CARPANETO PIACENTINO (PC) – Torre Confalonieri in frazione Celleri

Sulla riva destra del Vezzeno, in zona interna rispetto alla strada provinciale che conduce a Gropparello, poco distante da Celleri di Carpaneto Piacentino sorge questo bel castello dei Confalonieri, antica e nobile famiglia piacentina alla quale appartiene anche San Corrado che, secondo alcuni studiosi, sarebbe proprio nato qui. Secondo altre autorevoli fonti  San Corrado è nato a Calendasco di cui è patrono. Forse è nato a Piacenza nel 1290. Oggi un lungo viale alberato, che collega la citata strada provinciale con la Torre medesima, nasconde il castello dalla visuale dei più. Il Campi riferisce che nel corso di una battuta di caccia il giovane Corrado (in valchero?) avrebbe fatto appiccare il fuoco ad un boschetto per stanare la selvaggina ma, complice il vento, le fiamme si sarebbero sviluppate in maniera molto ampia provocando vasti danni. Il duca Galeazzo Visconti sospettò trattarsi di una manovra dei Guelfi piacentini, suoi acerrimi nemici, per attirare le sue truppe fuori di Piacenza, per impegnarle in combattimento, e diramò l’ordine di punire severamente i responsabili. I messi viscontei recatisi sul posto per eseguire l’odine ducale arrestarono un contadino che alla loro vista si era dato alla fuga. Il malcapitato, assolutamente innocente, condotto in carcere venne costretto (come si faceva ai tempi) a confessare i suoi misfatti e, di conseguenza, condannato a morte. Nel giorno fissato per l’esecuzione, mentre il povero condannato transitava dinanzi all’abitazione dei Confalonieri per essere condotto al patibolo, Corrado si fece avanti dichiarandosi responsabile di tale incendio. Le guardie risposero che ora non sarebbe stato possibile sospendere l’esecuzione. A questo punto Corrado, con la forza, liberò il malcapitato tenendolo poi nascosto nella propria casa. Recandosi quindi nel pubblico palazzo, fece  ammenda, dichiarandosi disposto a pagare i danni causati, come poi avrebbe fatto (forse, essendo nobile, venne solamente  spogliato di tutti i beni e costretto alla povertà). Dopo tale episodio il nobile Corrado, abituato a lussi e divertimenti, si fece frate francescano (e la moglie suora di Santa Chiara) iniziando il suo pellegrinaggio per l’Italia impegnandosi ovunque con opere di bene. Nel 1351 morì a Noto, in Sicilia, dove si era ritirato in una grotta vivendo per 35 anni da esemplare anacoreta. Beatificato da Leone X nel 1515,  il suo culto fu approvato con il titolo di Santo dal Papa Paolo III Farnese nel 1544 (?). L’attuale Torre Confalonieri originariamente era il Castello Vecchio di Celleri.  Lo si rileva da un rogito del 30 gennaio 1392 dove si attesta che Cristoforo Coppalati vende metà del vecchio castello di Celleri, in cattivo stato… a Marsilio Confalonieri. Nel 1520 Gian Luigi Confalonieri, doppo la beatificazione, dispose che in una delle torri venisse eretto l’oratorio dedicato a (San) Corrado Confalonieri. Nel 1636 la Torre apparteneva a Cristoforo Confalonieri che in quell’anno, unitamente a Alfonso Pallastrelli, si era asserragliato nel castello di Rezzano per cercare di resistere agli spagnoli. Il vasto edificio adiacente alla Torre è stato costruito nel 1875 da Carlo Confalonieri. All’interno della torre la cappella dedicata a San Corrado che appare anche in un affresco posto all’ingresso del castello medesimo. Sul web ho trovato anche questo dove sembra si parli del castello, ma non sono sicuro sia lo stesso edificio….http://www.altavaltrebbia.net/castelli/val-chero/2193-castello-pollastrelli.html

Fonti: testo di Sergio Efosi su http://quadernivaltolla.wordpress.com/2014/04/07/torre-confalonieri-gia-vecchio-castello-di-celleri/, http://www.comune.carpaneto.pc.it/sottolivello.asp?idsa=71&idvocebox=81&idbox=20

Foto: la prima è presa da http://sergiovaltolla.wordpress.com/2014/04/08/torre-confalonieri/, la seconda è del mio amico (e inviato speciale del blog) Claudio Vagaggini

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