PIETRA DE' GIORGI (PV) - Castello
Il castello di Pietra de’ Giorgi, che sorge sulla sommità
della collina in posizione strategica, nella parte meridionale dell'antico
centro, è considerato uno dei più antichi dell’Oltrepò Pavese poiché
risalirebbe al 1012. A Pietra esisteva un altro castello a Predalino (località
oggi chiamata appunto Castellone) che purtroppo è andato distrutto e di cui oggigiorno
non vi sono più tracce (a metà del XVIII secolo c’era ancora una torre
diroccata). Il castello di Pietra ha nel suo recinto la rocca di proprietà
privata e un palazzo d’abitazione acquistato dal comune di Pietra de’ Giorgi
nel 1877, oggi sede del Municipio. Inizialmente la costruzione era costituita da quattro torri. Oggi il complesso
presenta una pianta quadrangolare irregolare e piuttosto articolata, ed è dotato
di cortile interno. La struttura è in pietra locale e mattoni. Sono tuttora
visibili fregi di mattoni disposti a dente di sega nella parte alta delle
facciate. Sono altresì riscontrabili i resti di un portale a tutto sesto,
dotato di ghiera. Come è già stato fatto notare, il castello risalirebbe al
1012 e fu di proprietà dei nobili Sannazzaro (De Sancto Nazario). Nel 1277 i
ghibellini pavesi decisero di abbattere la potenza dei guelfi capitanati da
Guglielmo Sannazzaro che si era rifugiato con i suoi soldati nel castello di
Pietra. Nell’aprile e nel maggio di quello stesso anno il maniero venne
assediato ma non fu mai espugnato, anzi coloro che avevano sferrato l’attacco furono
costretti a ritirarsi e ciò dimostra
l’importanza della sua posizione strategica e delle sue robuste fortificazioni.
Per l’assedio del maniero di Pietra vennero in aiuto dei ghibellini pavesi, che
volevano distruggere la potenza dei Sannazzaro, i Milanesi che intervennero col
Carroccio, il Marchese Guglielmo del Monferrato e parecchie altre città; in
aiuto dei guelfi asserragliati nel castello si radunò a Piacenza un forte
esercito composto da cavalieri guelfi cremonesi, la milizia della città di Parma
ed altri di Reggio, Modena e Brescia. Tale contingente non si mosse però da
Piacenza poiché il castello di Pietra riuscì a resistere senza bisogno di
rinforzi. Nel gennaio del 1290 il maniero subì un altro assedio ad opera del
Marchese del Monferrato però anche questo non andò a buon fine. Con il passare
dei secoli lo scenario politico cambiò e nel 1402 il castello di Pietra venne
distrutto ad opera dei Beccaria (ghibellini) nemici storici dei Sannazzaro. Questi
ultimi vennero dichiarati ribelli da Filippo Maria Visconti e per questo il
castello di Pietra il 15 aprile 1406 fu donato a Galvagno e Antonio Beccaria,
consiglieri del giovane Filippo Maria. Nella donazione si parla del luogo dove
sorgeva il fortilizio diroccato, la villa e territorio adiacenti. Nel 1447 Filippo
Maria morì e i Sannazzaro cercarono di strappare il castello di Pietra a Nicolò
Beccaria (1453). Nel periodo di proprietà dei Beccaria l'edificio venne
restaurato e riportato all’antico splendore e il paese prese il nome di Pietra
Beccaria. Sulle fondamenta della precedente fortificazione si impiantò un nuovo
castello, al cui fianco sorse un'alta torre quadrangolare coronata da merli ghibellini
binati, segno dell’unione tra le famiglie Beccaria e Giorgi; infatti
Franceschina Beccaria, ultima discendente del ramo di messer Fiorello I, si
sposò con il nobile Antonio Giorgi e portò in dote i beni di Pietra. La torre è
oggi il maggior segno distintivo del complesso. Degna di nota è anche una cantina con soffitta a
volta, anticamente utilizzata come prigione del castello e recentemente
restaurata per essere adibita a sala per convegni. Come riportato su un
articolo dello scorso 28 novembre del quotidiano "La Provincia Pavese",
oggi il castello è in vendita alla cifra di 1 milione
e 300mila euro (video allegato https://www.youtube.com/watch?v=5eM9_kwNbG8).
Foto: da http://www.altavaltrebbia.net/galleria/picture.php?/6059/tags/378-pietra_de_giorgi e una cartolina postale che, ahimè, non appartiene alla mia collezione
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