INTROD (AO) – Castello Sarriod
Sorge su un promontorio protetto dalle aspre gole del torrente Savara e
della Dora di Rhêmes (il nome di Introd, infatti, deriva da “entre-eaux”,
ovvero “tra le acque”). Il castello di Introd fa risalire le proprie origini al
XII secolo quando venne costruito con una struttura piuttosto semplice,
costituita da un mastio quadrato circondato da una cinta muraria non
eccessivamente spessa (come il castello di Graines). Viene nominato nei
documenti della castellania del Châtel-Argent nel 1244. Per esigenze di
migliorare la struttura, Pierre Sarriod d’Introd nel 1260 lo fece ampliare
facendolo divenire una vera fortezza. Ulteriori modifiche nel XV secolo
portarono il castello a una forma più arrotondata. Queste trasformazioni
segnano l'apogeo del casato Sarriod, nelle cui mani erano state riunite le
signorie di Introd e di La Tour (Saint-Pierre). Il castello subì due traumi in
tempi moderni che costrinsero a nuovi restauri: un incendio nella seconda metà
dell'Ottocento e uno all'inizio del Novecento. In particolare in quest'ultimo
caso i lavori vennero diretti nel 1910 dall'architetto Jean Chevalley per
commissione del proprietario, il cavalier Gonella, trasformando completamente l’edificio
nella sua antica struttura (di cui non restano che la torre, l‘antica cucina e
circa 17 metri del muro perimetrale sud) e portandolo alla forma attuale. Oggi
il castello, di proprietà dei conti Caracciolo di Brienza, nella sua parte
aperta al pubblico è gestita dalla Fondation Grand-Paradis, grazie alla
concessione in comodato data dai conti al comune di Introd. A luglio 2012 la
torre del castello è stata riaperta al pubblico dopo un intervento del restauro
che ha coinvolto anche altre parti del complesso. Il salone interno è decorato
con un affresco che corre nel salone lungo le pareti: vicino al soffitto sono
incorniciate tante singole scene in ciascuna delle quali è raffigurato un
albero diverso. Al di sotto si trova una tappezzeria a trompe-l’œil. Di fronte
al castello, caso raro di conservazione, si trova un granaio rinascimentale
completamente in legno con splendidi portali in ferro battuto, dove si
immagazzinavano il grano e le sementi. Entrambe le porte sono databili
all'epoca della costruzione; una, di particolare bellezza, rappresenta un
castello. Non distante si trova l'antica scuderia, oggi nota col nome de
L'Ôla,
nome che deriverebbe dal termine "ala" in patois, per il tetto a un
solo versante. L'Ôla, che presenta sulla facciata principale 5 colonne di 1,8 m
di diametro, ha influenzato l'architettura delle stazioni ferroviarie della linea
Aosta-Pré-Saint-Didier, nell'alta Valle d'Aosta. Di proprietà dei Conti
Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd, la gestione
del castello è stata affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la
fruizione.
Fonti:
http://it.wikipedia.org,
http://www.grand-paradis.it/it/siti-gestiti/siti-dinteresse-culturale/castello-di-introd,
http://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/introd/castello-di-introd/895,
http://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/castelli/castello_introd/default_i.asp
Foto: da
http://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/castelli/castello_introd/default_i.asp
e da http://www.carsi.it/portfolio/valle_aosta/cast_Indrod.html
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