martedì 9 dicembre 2014

Il castello di martedì 9 dicembre






INTROD (AO) – Castello Sarriod

Sorge su un promontorio protetto dalle aspre gole del torrente Savara e della Dora di Rhêmes (il nome di Introd, infatti, deriva da “entre-eaux”, ovvero “tra le acque”). Il castello di Introd fa risalire le proprie origini al XII secolo quando venne costruito con una struttura piuttosto semplice, costituita da un mastio quadrato circondato da una cinta muraria non eccessivamente spessa (come il castello di Graines). Viene nominato nei documenti della castellania del Châtel-Argent nel 1244. Per esigenze di migliorare la struttura, Pierre Sarriod d’Introd nel 1260 lo fece ampliare facendolo divenire una vera fortezza. Ulteriori modifiche nel XV secolo portarono il castello a una forma più arrotondata. Queste trasformazioni segnano l'apogeo del casato Sarriod, nelle cui mani erano state riunite le signorie di Introd e di La Tour (Saint-Pierre). Il castello subì due traumi in tempi moderni che costrinsero a nuovi restauri: un incendio nella seconda metà dell'Ottocento e uno all'inizio del Novecento. In particolare in quest'ultimo caso i lavori vennero diretti nel 1910 dall'architetto Jean Chevalley per commissione del proprietario, il cavalier Gonella, trasformando completamente l’edificio nella sua antica struttura (di cui non restano che la torre, l‘antica cucina e circa 17 metri del muro perimetrale sud) e portandolo alla forma attuale. Oggi il castello, di proprietà dei conti Caracciolo di Brienza, nella sua parte aperta al pubblico è gestita dalla Fondation Grand-Paradis, grazie alla concessione in comodato data dai conti al comune di Introd. A luglio 2012 la torre del castello è stata riaperta al pubblico dopo un intervento del restauro che ha coinvolto anche altre parti del complesso. Il salone interno è decorato con un affresco che corre nel salone lungo le pareti: vicino al soffitto sono incorniciate tante singole scene in ciascuna delle quali è raffigurato un albero diverso. Al di sotto si trova una tappezzeria a trompe-l’œil. Di fronte al castello, caso raro di conservazione, si trova un granaio rinascimentale completamente in legno con splendidi portali in ferro battuto, dove si immagazzinavano il grano e le sementi. Entrambe le porte sono databili all'epoca della costruzione; una, di particolare bellezza, rappresenta un castello. Non distante si trova l'antica scuderia, oggi nota col nome de L'Ôla, nome che deriverebbe dal termine "ala" in patois, per il tetto a un solo versante. L'Ôla, che presenta sulla facciata principale 5 colonne di 1,8 m di diametro, ha influenzato l'architettura delle stazioni ferroviarie della linea Aosta-Pré-Saint-Didier, nell'alta Valle d'Aosta. Di proprietà dei Conti Caracciolo di Brienza e concesso in comodato al Comune di Introd, la gestione del castello è stata affidata alla Fondation Grand Paradis che ne garantisce la fruizione.

Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.grand-paradis.it/it/siti-gestiti/siti-dinteresse-culturale/castello-di-introd, http://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/introd/castello-di-introd/895, http://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/castelli/castello_introd/default_i.asp

Foto: da http://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/castelli/castello_introd/default_i.asp e da http://www.carsi.it/portfolio/valle_aosta/cast_Indrod.html

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