MONTALE (PT) – Villa Smilea
L’elemento più riconoscibile, immediatamente emblematico del
territorio montalese, è senza dubbio l’imponente complesso della villa Smilea ,
cui si accede da via Garibaldi, quasi richiamati dalle possenti torri merlate
che ne delimitano il perimetro. L’attuale aspetto della villa è stato plasmato
nel XV secolo su ispirazione, forse, di Michelozzo (la qual cosa rende la
Smilea assimilabile alla villa medicea di Cafaggiolo), ma il nome della
struttura ne tradisce le ancor più lontane radici: pare che “Smilea” derivi
infatti dalla locuzione latina sex milia, “sei miglia”, ossia la distanza che
separava l’edificio dal centro della città di Pistoia. Prima fortilizio, quindi
residenza signorile,poi azienda agricola e oggi attivissimo Centro culturale
polivalente, la Smilea assume in sé l’ideale senso del cambiamento. Dal
Trecento risulta appannaggio della famiglia dei Panciatichi, ma già nel
Cinquecento la proprietà era passata ai rivali Cancellieri, all’epoca allineati
con la Repubblica di Firenze, che manteneva il controllo del territorio. Al
deteriorarsi dei rapporti tra fiorentini e Cancellieri, tuttavia, la villa fu
sottoposta a confisca e acquistata – siamo nel 1612 – dal marchese fiorentino
Francesco di Piero Covoni, i cui familiari si premurarono di trasformarla in
fattoria, ampliandola con un secondo corpo di fabbrica. Nel 2003, in seguito a
vari avvicendamenti di proprietà occorsi nei decenni, il Comune di Montale ha
acquistato il complesso, mettendo immediatamente in atto un ambizioso progetto
di riqualificazione architettonica e funzionale dei suoi spazi, che finalmente
sono stati riaperti a piena fruibilità pubblica. Sulla corte interna,
punteggiata dalle sculture di Jorio Vivarelli (1922-2008), si affaccia la nuova
biblioteca comunale,mentre le sale del piano nobile, decorate con pregevoli
vedute neoclassiche, ospitano regolarmente esposizioni, incontri, concerti,
conferenze; alcune delle sale sono state quindi destinate ad accogliere una
mostra permanente di sculture, gessi e mosaici realizzati dallo stesso
Vivarelli, cittadino illustre di Montale che riceve un degno tributo dalla
città e dai suoi abitanti. L’aspetto di fortilizio in stile gotico, di una
villa fattoria a pianta quadrata, con corte porticata interna, è caratterizzato
da due svettanti torri. Alte venti metri, s’innestano nel perimetro murario del
XVI secolo, mentre nella parete settentrionale si erge un loggione, sorretto da
dodici archi di pietra a sesto acuto. Per approfondire consiglio di leggere la
scheda di Fernando Giaffreda su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Toscana/pistoia/montale.htm.
Segnalo poi il seguente video (di extrafant): https://www.youtube.com/watch?v=sqbEGUC4kL4
Fonti: http://www.comune.montale.pt.it/allegati/guida_turistica_montaleweb.pdf,
http://www.discoverpistoia.it/it/argomenti/arte/205-03-03-smilea-leggiadra-fortezza.html
Foto: la prima è di Patrizio Venturi su https://it.wikipedia.org/wiki/Montale#/media/File:Montale_Castello_della_Smilea.jpg,
la seconda è presa da http://www.tempoliberotoscana.it/wp-content/uploads/2013/11/montale_villa_smilea.jpg
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