CICOGNOLO (CR) - Castello Manfredi
Cicognolo sorge sulla via Mantova. Secondo la tradizione il
toponimo deriverebbe dalla presenza in questa zona, un tempo paludosa, di
cicogne e di altri trampolieri. Ma l'ipotesi più plausibile sembra essere
quella della derivazione dal termine romano “ciconia” che, oltre al volatile,
indica anche il “mazzacavallo” per attingere l'acqua dai pozzi. La sua origine
è piuttosto antica, anche se non è documentata con precisione. Nonostante
questo si può ritenere che il borgo fosse non solo abitato, ma anche
fortificato già intorno al X secolo. Il paese, noto come Calianum, nel XII
secolo fu sotto la giurisdizione del monastero di San Giovanni della Pipia cui
si avvicendò Buoso da Dovara, seguito dalla Chiesa cremonese. Nel 1300 e nel
1400 fu teatro di scontri. È un paese dalle sembianze aristocratiche giunte
fino ai nostri giorni a testimoniare che le più grandi famiglie terriere
cremonesi concentrarono la loro attenzione su Cicognolo dall'inizio del XIX
secolo. Nel comune avevano proprietà i Pallavicino Clavello, i Pesce legati da
vincoli di parentela con i Picenardi e i Manfredi, i Sommi, i Quaino, i Maggi e
i Soresina Vidoni. Quelli furono gli anni di maggior fervore architettonico che
cambiarono il volto del paese, ma che in realtà non apportarono grossi
cambiamenti nella vita della comunità che versò in gravi condizioni economiche.
Nei primi anni dell'Ottocento, tra le aristocrazie terriere scoppiò una vera e
propria guerra d'immagine: si faceva a gara per assicurarsi le cure dei
migliori architetti dell'epoca per poter realizzare sontuose dimore: tra il
1805 e il 1820 il marchese Antonio Maria Pallavicino Clavello fece
ristrutturare in forme neoclassiche la residenza, acquistata dai Pesce, da
Giuseppe Zanoja prima e Luigi Voghera poi. Qualche anno dopo il marchese
Manfredi chiese al Voghera di riedificare il vecchio palazzo di famiglia,
ereditato dai Pesce, che si era formato attorno al “columbarone” dei Ciria: si
trattava del castello che ancora oggi campeggia al centro del paese. Verso
l'ultimo quarto del secolo, Emilio Voghera, nipote di Luigi, si propose per
ricostruire la chiesa parrocchiale di San Donnino edificata nel 1826 e da tempo
bisognosa ormai di cure. Il castello è una delle costruzioni più importanti e
antiche rimaste a Cicognolo. L'edificio è stato eretto utilizzando
probabilmente il basamento, e il circostante fossato, di un preesistente
castello medioevale, di cui ha con quasi assoluta certezza ripreso l'impianto
quadrilatero con torri agli angoli. L'elemento che maggiormente contraddistingue
questa singolare architettura neocastellana è l'alta torre al centro della
fronte principale, orientata verso levante, chiamata “columbarone”, edificata
dalla famiglia Ciria e acquistata dai Pesce nella seconda metà del 500. Nel
1616 alla vecchia torre erano già stati aggiunti alcuni edifici. La marcata
presenza della elaborazione stilistica impronta comunque tutto l'edificio, che
s'innalza entro la mirabile cornice di un parco paesaggistico
"all'inglese", pure esso ispirato a principi romantici. Particolare
interesse sotto il profilo architettonico riveste l'invenzione dei due grandi
fornici sull'asse dell'edificio, che si aprono in facciata con un'ampia arcata
dalla ghiera frastagliata: un motivo chiaramente ispirato nella sua
"architettura interna", alle chiese d'età romanica, tanto da farne
parlare come di "un corpo basilicale privato della facciata". L'architetto
Luigi Voghera venne incaricato, tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli
anni Quaranta dell'Ottocento, dal marchese d'origine spagnola Giuseppe Manfredi
(di cui il castello porta tuttora il nome) del restauro dell'edificio che
doveva consistere inizialmente in un semplice recupero. Ma date le precarie
condizioni in cui si trovava venne in pratica ricostruito. Lo stile neo-gotico
scelto dall'architetto colloca il castello di Cicognolo al secondo posto tra le
opere neo-medievali realizzate dal Voghera (la prima è la torre panoramica
della Filanda Bertarelli di Cremona). Altri link suggeriti: http://www.preboggion.it/CastelloIT_di_Cicognolo_Manfredi.htm
Fonti: http://www.comune.cicognolo.cr.it/dettagli.aspx?c=2&sc=55&id=67&tbl=contenuti,
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A060-00371/
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