CAROVIGNO (BR) – Castello Dentice
In cima a un colle, è invisibile dalla costa. Ai margini del caratteristico
centro storico di Carovigno, il castello presidia la porta nord verso la vicina
Ostuni e il fianco occidentale verso il mare. La posizione strategica fece del
maniero, il centro di numerose contese nobiliari nonché efficace avamposto
militare, infatti ogni vertice è puntellato da una torre angolare. La torre
curvilinea, invece, svela l’influenza senese dell’architetto Francesco di Giorgio
Martini, presente in Puglia negli anni della sua edificazione.
Da fortezza militare passò a fastosa residenza nel corso del '700 fino agli
ultimi rimaneggiamenti per volere del conte Dentice nel
1904. Risale al 1163 il primo documento che testimonia l’esistenza
del castello. Da allora ci furono diverse dominazioni, quella normanna di
Goffredo III di Montescaglioso, quella sveva nel 1194 e
quella angioina nel
1306. Nel 1382 divenne proprietà del principe di Taranto Raimondo del Balzo Orsini che
poi lo lasciò in eredità alla moglie, la regina Maria d’Enghien, contessa di
Lecce. Il castello è frutto delle modifiche effettuate tra '300 e '400 su
un preesistente edificio normanno. Il primo nucleo del Castello con ogni
probabilità di origine normanna, è da identificarsi nella torre quadrata a
forte controscarpa adiacente Porta Ostuni. Sul lato sud, a ridosso di questa
torre doveva svilupparsi il "palatium" descritto nell'Inventario di
Maria d'Enghien del 1440. Le fabbriche successive a questa data insistono sulla
zona nord, inglobando in una struttura triangolare sia la torre quadrata,
normanna, sia quella circolare, forse aragonese. Il torrione a mandorla posto
sullo spigolo nord-est fu fatto costruire, tra Quattro e Cinquecento, dai
Loffreda, feudatori di Carovigno in questo periodo come testimonia la presenza
dell'arma di matrimonio di Pirro Loffreda, murata nella stessa torre. Pare che
i costruttori della torre a mandorla di Carovigno abbiano subito l'influsso
dell' architetto senese Francesco di Giorgio Martini, la cui presenza in Puglia
è attestata nel 1492 per sopraintendere alla costruzione delle piazzeforti di
Taranto, Otranto, Gallipoli e Brindisi. Tutte queste fabbriche e dunque anche
quella di Carovigno, risentono del clima innovativo che ha investito, tra
Quattrocento e Cinquecento, l'arte della guerra e delle fortificazioni. Tutta
la parte alta del castello è lievemente aggettante e le mura sono coronate da
una fitta merlatura. Con la costruzione della torre a mandorla, il castello
assunse la planimetria triangolare che rimase poi immutata nel tempo,
nonostante i numerosi interventi di restauro. Fra questi ricordiamo quello
"integrativo" del 1906, affidato dal proprietario, il conte Alfredo
Dentice, all'ingegnere Marshietzek. Si intervenne sul coronamento ricostruendo
"in stile" le merlature, le caditoie e alcune parti mutile della
tessitura muraria, si costruì, infine, un loggiato sugli spalti e un
portico-altana a sei archi che affaccia sul cortile interno. Il complesso
residenziale, destinato negli anni 30 dai Principi Dentice di Frasso a sede di
lanificio, di proprietà dell'Amministrazione Provinciale è concesso in uso al
Comune che, dopo aver completato i restauri, destinerà la struttura ad attività
socio-culturali (museo, biblioteca, archivio comunale, ecc.). Altri link
attimenti: scheda di Domenico Basile su http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/brindisi/carovigno.htm,
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Dentice_di_Frasso_di_Carovigno,
due video di Agelina Stanziano (https://www.youtube.com/watch?v=_Ffg5Wxk394
e https://www.youtube.com/watch?v=7Y_CEvTn-js)Fonti: http://www.viaggiareinpuglia.it/at/1/castellotorre/1459/it/Castello-Dentice-di-Frasso-Carovigno-%28Brindisi%29, http://www.comune.carovigno.br.it/territorio/da-visitare/item/castello-dentice-di-frasso
Foto: la prima è di pandapugliese su https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Dentice_di_Frasso_di_Carovigno#/media/File:Carovignocastello.jpg, la seconda è presa da http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=638
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