FINALE LIGURE (SV) – Castello Locella in frazione Calvisio
In epoca Romana il territorio viene interessato dal
passaggio della Via Julia Augusta, da qui probabilmente si ebbe la
formazione di un vicus romano il quale andò probabilmente in fiamme
durante le invasioni barbariche, da qui il nome Lacremà (la cremata) che diede
anche il cognome a chi vi abitava ( de Cremata passo poi a Cremata).
Interessante l'appellativo guadagnato dagli abitanti di queste zone durante le invasioni
barbariche chiamati "Sciacca teiste" o letteralmente schiaccia
teste, per il particolare modo di difendersi dai barbari lanciando dall'alto
delle loro fasce, massi pesanti in grado di fare parecchio danno. Il borgo di
Calvisio è molto antico, (leggenda popolare narra che siano state usate le pietre
della strada romana per ricostruirla) come attestano gli edifici tuttora
presenti, e la chiesa di San Cipriano era già stata elevata al rango di parrocchia
nel 1356. Durante il periodo spagnolo, il paese ebbe il suo periodo più
florido, infatti è in questo periodo che abbiamo la bonifica delle zone
palustri vicino al fiume Sciusa, e anche l'importante opera di canalizzazione
tramite dighe, bedali e pozzi (sistema ancora in funzione fino a metà anni '90
e successivamente intubato), che permettevano un migliore utilizzo e
sfruttamento delle acque del fiume. Il paese costituì comune autonomo assieme a
Verzi finché, nel 1868, assieme a Varigotti (anch'esso allora capoluogo di
comune) chiese e ottenne di essere unito a Final Pia. Al tempo risiedevano nel
comune poco più di cinquecento abitanti. Castello Locella fu l’abitazione di
una delle famiglie più ricche della valle nel Medioevo, ampliata in più fasi
fino a prendere le sembianze di un vero e proprio castello arroccato nella sua
posizione strategica su una roccia a fondovalle dove convergono il fiume Sciusa
e e il Rio Ponci. Ha un sito web dedicato dove poter ammirare molte foto: http://castellolocella.it/
Foto: la prima è di Alfredo45 su http://www.alfredo45.altervista.org/frazcentrimin/HPIM0438.jpg,
la seconda è presa da http://www.piazzascala.altervista.org/rocchebianche/01.jpg
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