SERRAVALLE SESIA (VC) - Castello in frazione Vintebbio
Il castello fu costruito attorno al IX secolo ad opera dei
Vescovi di Vercelli e divenne un singolare consortile retto da varie famiglie
nobili tra cui gli Arborio, gli Avogadro, i Bellini, i Biamino, i de Rege, i
Gattinara, i Salomone. Fu infine smantellato dai valsesiani nel 1559. Non sono
chiare le sue origini, tuttavia ancora oggi il castello con le sue imponenti
mura perimetrali e una torre quadrata - purtroppo ridotte a ruderi - domina in
modo suggestivo il territorio circostante. Forse è sorto su
un’area già abitata in epoca romana, come dimostrano gli scavi archeologici; la
località risulta già attestata nel 999 in un diploma imperiale in cui venivano
confermati i diritti della Chiesa vercellese, ma la sua fondazione
probabilmente è più antica. Nell’arco del primo trentennio del XII
secolo,Vintebbio passò sotto la signoria vescovile vercellese che nel 1230 vi
pose una propria guarnigione con un castellano. I vescovi di Vercelli ebbero
un’influenza fondamentale nella gestione politica ed economica della zona anche
con la costruzione di castelli e roccaforti. Successivamente il
castello passò dal dominio visconteo a quello dei Savoia e nel 1557 venne
espugnato e smantellato dagli Spagnoli. Oggi la fortificazione -
costruita con i sassi del fiume Sesia e malta - a cui si accede attraverso due
sentieri uno a levante della collina e l’altro a ponente, si presenta con una
muraglia alta all’incirca 13 metri con sottili feritoie. La parete di mura opposta al Sesia, ricoperta di
edera, presenta feritoie alte circa un metro e larghe 20 cm. La base, benché
rafforzata da forti sostegni in alcuni punti è corrosa e presenta fenditure. La
parete volta al Sesia è meno alta; nella congiuntura con la parete a ponente ha
una fenditura larga quasi un metro e lunga tre circa: sono due feritoie unitesi
tra loro per il continuo sgretolarsi dei muri. Una porta grande è nel centro,
larga circa 3 metri per 4 d’altezza, e lateralmente sono altre due di poco
minori. Nel breve piano coltivato davanti a questa parete stanno due colonne di
un metro quadrato di base; intorno, sopra il burrone, a tratti, avanzi di
muraglie. La parete a levante è più alta di tutte; è la meglio conservata e
presenta spiragli e feritoie, alcune chiuse da un muro interno. Della parte
verso la montagna non esistono che bassi muriccioli nell’ammasso di pietre. Vi
sono avanzi di muri molto spessi, feritoie e finestre a doppio arco. La
parte meno imponente è rivolta verso il fiume Sesia, mentre a levante si erge
una parte che forse doveva essere il piombatoio; si scorgono anche strutture di
una costruzione quadrata che doveva essere la torre vedetta. Recentemente
sono stati compiuti interventi di restauro e il sito è stato utilizzato per
spettacoli. Ecco uno spettacolare video, di Claudio, realizzato con l'ausilio
di un drone: https://www.youtube.com/watch?v=zKNtRw4FKgk. Altri link suggeriti:
http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2015/05/il-castello-di-vintebbio-una-piacevole.html,
http://www.comune.serravallesesia.vc.it/Guidaalpaese/tabid/6279/Default.aspx?IDPagina=1639,
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Vintebbio, scheda di Federica
Sesia su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Piemonte/vercelli/vintebbio.htm,
http://archeocarta.org/serravalle-sesia-vc-rovine-del-castello-di-vintebbio/,
Foto: la prima è di Maurizio Pucci su https://www.flickr.com/photos/the_night_flier/5381772536,
la seconda è di jimmylu su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/88873
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