giovedì 11 maggio 2017

Il castello di giovedì 11 maggio




SERRAVALLE SESIA (VC) - Castello in frazione Vintebbio

Il castello fu costruito attorno al IX secolo ad opera dei Vescovi di Vercelli e divenne un singolare consortile retto da varie famiglie nobili tra cui gli Arborio, gli Avogadro, i Bellini, i Biamino, i de Rege, i Gattinara, i Salomone. Fu infine smantellato dai valsesiani nel 1559. Non sono chiare le sue origini, tuttavia ancora oggi il castello con le sue imponenti mura perimetrali e una torre quadrata - purtroppo ridotte a ruderi - domina in modo suggestivo il territorio circostante. Forse è sorto su un’area già abitata in epoca romana, come dimostrano gli scavi archeologici; la località risulta già attestata nel 999 in un diploma imperiale in cui venivano confermati i diritti della Chiesa vercellese, ma la sua fondazione probabilmente è più antica. Nell’arco del primo trentennio del XII secolo,Vintebbio passò sotto la signoria vescovile vercellese che nel 1230 vi pose una propria guarnigione con un castellano. I vescovi di Vercelli ebbero un’influenza fondamentale nella gestione politica ed economica della zona anche con la costruzione di castelli e roccaforti. Successivamente il castello passò dal dominio visconteo a quello dei Savoia e nel 1557 venne espugnato e smantellato dagli Spagnoli. Oggi la fortificazione - costruita con i sassi del fiume Sesia e malta - a cui si accede attraverso due sentieri uno a levante della collina e l’altro a ponente, si presenta con una muraglia alta all’incirca 13 metri con sottili feritoie. La parete di mura opposta al Sesia, ricoperta di edera, presenta feritoie alte circa un metro e larghe 20 cm. La base, benché rafforzata da forti sostegni in alcuni punti è corrosa e presenta fenditure. La parete volta al Sesia è meno alta; nella congiuntura con la parete a ponente ha una fenditura larga quasi un metro e lunga tre circa: sono due feritoie unitesi tra loro per il continuo sgretolarsi dei muri. Una porta grande è nel centro, larga circa 3 metri per 4 d’altezza, e lateralmente sono altre due di poco minori. Nel breve piano coltivato davanti a questa parete stanno due colonne di un metro quadrato di base; intorno, sopra il burrone, a tratti, avanzi di muraglie. La parete a levante è più alta di tutte; è la meglio conservata e presenta spiragli e feritoie, alcune chiuse da un muro interno. Della parte verso la montagna non esistono che bassi muriccioli nell’ammasso di pietre. Vi sono avanzi di muri molto spessi, feritoie e finestre a doppio arco. La parte meno imponente è rivolta verso il fiume Sesia, mentre a levante si erge una parte che forse doveva essere il piombatoio; si scorgono anche strutture di una costruzione quadrata che doveva essere la torre vedetta. Recentemente sono stati compiuti interventi di restauro e il sito è stato utilizzato per spettacoli. Ecco uno spettacolare video, di Claudio, realizzato con l'ausilio di un drone: https://www.youtube.com/watch?v=zKNtRw4FKgk. Altri link suggeriti: http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2015/05/il-castello-di-vintebbio-una-piacevole.html, http://www.comune.serravallesesia.vc.it/Guidaalpaese/tabid/6279/Default.aspx?IDPagina=1639,

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Vintebbio, scheda di Federica Sesia su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Piemonte/vercelli/vintebbio.htm, http://archeocarta.org/serravalle-sesia-vc-rovine-del-castello-di-vintebbio/,

Foto: la prima è di Maurizio Pucci su https://www.flickr.com/photos/the_night_flier/5381772536, la seconda è di jimmylu su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/88873

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