ASSISI (PG) - Castello di Porziano
Non si sa chi abbia fondato il castello né quando sia stato
costruito, però del “Castrum Portiani” si parlava al tempo di Santa
Chiara come terra d’origine della monaca Boldina. Nel 1232, al tempo del
podestà Lotteringi Iacoppi civis Florentini, il nome del castello
compare tra le 57 balie di Assisi con il nome di “Montis Petrosi e Porcani”.
Del castello si fa menzione anche nel 1160 in un documento di Federico I in cui
stabiliva i confini di Assisi individuando Catecuccio come l’ultimo abitato
della città. Nel 1380 il castello venne rinforzato e l’incaricato fu un certo
Cecco di Paradiso, che compì il lavoro così bene tanto che per questo figurava
tra i fortilizi e i castelli più importanti del Comune di Assisi. Nello stesso
anno essendosi accampato vicino ad Assisi con le sue milizie Carlo III di
Durazzo, i magistrati inviarono a Perugia Nicoluccio di Sassolo a chiedere
rinforzi, preoccupandosi anche di verificare il potenziale difensivo delle
guarnigioni militari dei castelli del contado. A tale scopo mandava Mascio
d’Enicurbato ad Armezzano, Cecco di Giovanni a Porziano, Bartolello di Techia a
Poggio di Sopra e Costanzo di Lello alla Rocchicciola. Il Comune, inoltre,
preoccupato per i possibili eventi, inviò al re fra Franceschino da Solza nella
speranza di dissuaderlo dal compiere omicidi e devastazioni. Carlo accettò
ricevendo una grossa somma e si allontanò verso Roma dove il giugno 1381
ricevette l’investitura di re di Napoli dalle mani di Urbano VI in San Pietro. Nel
1389 viene nominato come “Castruni Portiani”, ma questo fu anche
l’anno più funesto per il castello, poiché fu assalito il 28 dicembre e venne
assediato e in parte distrutto dal mercenario Broglia di Trino, ma il Comune di
Assisi lo fece ricostruire e fortificare nella seconda metà del XV secolo. Dopo
aver stazionato presso la Rocca Flea a Gualdo Tadino, nell’inverno del 1443 si
accampò nei pressi del castello di Porziano il giovane Federico II da
Montefeltro, capitano delle milizie di Nicolò I Piccinino, prima di accorrere
ad Urbino al capezzale del padre Guidamonio (morto il 20 febbraio 1443). Il
Comune aveva sempre interesse che Porziano fosse salda difesa, e stanziò, nel
1469, 10 fiorini per lavori da farsi ad una torre del maniero, lavori da
eseguire in parte con operai e parte dalla popolazione. Sempre in quell’anno
Porziano compariva tra le 55 balie di Assisi sotto il nome di “Porciani”.
Gli abitanti di Porziano ebbero fastidi, nel 1491, da parte di lupi e pertanto
rivolsero al Comune la domanda perché ponesse qua e là delle tagliole, ed il Comune
ne diede pubblica notizia affinché ciascuno si guardasse dalle tagliole. Nel
1497, Porciano era castello particolarmente munito assieme a quello di Pieve S.
Nicolò e fu chiamato a firmare la pace per le fazioni di Assisi unitamente ai
castelli di Pieve S. Nicolò, di Valfabbrica, di Poggio Morico e Bucajone ecc. Nel
1538 la zona fu invasa dall’esercito di Pier Luigi Farnese, figlio del
pontefice Paolo III, composto da oltre 10.000 uomini che si appressavano alla
conquista del ducato dl Camerino. La marcia si arrestò poiché si giunse a un
accordo con il duca d’Urbino Guidobaldo II Della Rovere ma i danni rimasero
purtroppo ingenti. Nel 1573 il vescovo di Ascoli Piceno Pietro Camaiani inviato
in Umbria come visitatore apostolico, specificò che la località, chiamata Porciano,
era abitata da 70 famiglie. Nel ‘600 la zona attraversò un periodo di relativo
benessere come si desume dal numero contante di residenti che, dopo il massimo
storico di 289 documentato nel 1618, si mantenne intorno ai 160 (anni 1653-56)
e ai 200 (anni 1666-1712). Il progressivo abbandono di Porziano osservato nel
periodo 1618-53 fu dovuto con molta probabilità alle nefandezze compiute in
Umbria dalle milizie del principe Mattias de’ Medici, durante la Guerra
Barberina. Ai primi del secolo XVII però, Porziano è tra i piccoli castelli
diroccati. La zona fu sempre dedita all’agricoltura e all’allevamento del maiali per
l’abbondanza di querce e per la ricchezza di acqua come si desume dagli
idrotoponimi riferiti alle pertinenze del castello: Acqua Santa, Fonte
dell’Olmo, Fontanelle, Fonte di Marcenti, Troscia delle Pianore. Nell’800 il
castello cadde progressivamente in rovina: oggi è stato sapientemente
restaurato ad opera del Vescovado di Assisi che ne detiene la proprietà. Altri
link suggeriti: http://www.montesubasio.it/castello-porziano-assisi/, https://www.facebook.com/Porziano-DAssisi-PG-148875681804950/
Fonti: http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-porziano-assisi-pg/
Foto: entrambe sono prese da da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-porziano-assisi-pg/
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