lunedì 29 settembre 2008

traduzione...

Gergo ingegneristico (tra parentesi il reale significato)

1. Sviluppato dopo anni di ricerche intensive. (È stato scoperto per puro
caso).

2. Stiamo testando al momento diversi approcci al problema. (Per il momento
andiamo avanti per tentativi)

3. Il progetto secondo lo schema originale comporta impreviste difficoltà.
(Stiamo lavorando su qualcos'altro).

4. Progetto in stretta collaborazione. (Abbiamo preso un caffe' assieme)

5. Un esauriente rapporto, basato su un approccio innovativo, e' in
preparazione. (Abbiamo assunto tre neo-laureati)

6. Si ritiene che il cliente sara' soddisfatto dei risultati. (Siamo cosi'
in arretrato sui tempi di consegna che il cliente accettera' qualsiasi
risultato)

7. I test operativi preliminari hanno dato risultati inutilizzabili. (Quel
fottuto affare e' saltato in aria quando l'abbiamo acceso)

8. I risultati del test sono stati estremamente gratificanti. (Incredibile,
ha funzionato davvero !)

9. L'intero concetto e' stato abbandonato. (La sola persona che ci capiva
qualcosa e' andato in pensione)

10. Pregasi aggiungere commenti e firmare. (Dividiamoci la responsabilita'
per questo)

11. Completamente nuovo. (Le parti non sono intercambiabili con modelli
precedenti)

12. Massiccio. (Non provate neanche a sollevarlo senza attrezzature
adeguate)

13. Robusto. (Piu' che massiccio)

14. Leggero. (Appena meno pesante che massiccio)

15. Nessuna manutenzione. (Impossibile da aggiustare)

16. Basso livello di manutenzione. (Quasi impossibile da aggiustare)

17. Seguiamo lo standard. (L'abbiamo sempre costruito cosi')

18. Prevedo tempi di consegna di circa due mesi se non avvengono imprevisti.
(Sicuramente capitera' qualche cosa e se lavoreremo duro si potra' forse
consegnare entro un anno)

19. I disegni sono buoni entro i propri limiti. (Abbiamo appena iniziato,
tracciando un punto o due).

20. Il disegno sarà formalizzato nel rapporto del prossimo periodo. (Non
abbiamo ancora iniziato questo lavoro, ma dobbiamo dire qualcosa).

21. Sono stati provati diversi approcci. (Non sappiamo dove siamo, ma ci
stiamo muovendo).

22. L'intero concetto dovrà essere abbandonato. (L'unico che capiva la cosa
non c'è più).

23. Essenzialmente completo. (Metà fatto).

24. Prevediamo... (Speriamo in Dio!).

25. Il rischio è alto, ma accettabile. (100 a 1, ma con 10 volte il budget e
10 volte la manodopera, possiamo avere una chance di 50/50).

26. Problemi seri, ma non insormontabili. (Ci vorrà un miracolo. Dio
dev'essere un program manager).

27. Non ben definito. (Nessuno ci pensa).

28. Richiede un'ulteriore analisi e attenzione nella gestione. (Totalmente
fuori controllo)

Io ce provo...casomai meno !!

mercoledì 24 settembre 2008

diamoci una regolata...

Oggi, 23 settembre 2008, è l' Earth Overshoot Day. Il giorno in cui l'umanità ha utilizzato tutte le risorse che la natura riesce a generare in un anno secondo il Global Footprint Network fondato da Mathis Wackernagel. Questo significa che ci occorre circa 1,4 volte la Terra per soddisfare le nostre necessità. Ci stiamo mangiando il pianeta. Il blog ha intervistato Wackernagel, l'inventore del concetto di impronta ecologica, un indice statistico che mette in relazione il consumo di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.

"I monaci italiani introdussero il concetto di contabilità per i soldi. L'impronta ecologica è qualcosa di simile applicato alle risorse: se pensiamo come contadini, invece che ai soldi pensiamo a quanto territorio abbiamo disponibile per i pascoli, le coltivazioni eccetera. Questo è ciò che abbiamo a disposizione e quello che usiamo per il cibo, l'energia, eccetera.
Se guardiamo quante risorse consumiamo dal primo gennaio al 23 settembre, l'Overshoot Day, e facciamo un confronto con la produzione annua totale vediamo che dal primo gennaio al 23 settembre abbiamo consumato tutte le risorse che la Terra è in grado di rigenerare in un intero anno.
Quando sono nato, nel 1962, l'umanità usava la metà delle risorse rigenerabili in un anno.Finora siamo riusciti, con la tecnologia, a spremere il pianeta. Alcune aree del mondo hanno sperimentato il collasso perché sono troppo povere per importare risorse extra rispetto a quelle che riescono a produrre in loco.
La Svizzera, ad esempio, che è abbastanza ricca consuma tre volte le risorse che il suo ecosistema riesce a rigenerare. Finché avrà sufficienti risorse finanziarie, potrà comprare le risorse naturali. Le ultime stime per l'Italia sono per il 2003: 4,2 ettari di spazio ecologico produttivo rispetto a 1,8 disponibili nel mondo; un po' meno di tre volte quello che è disponibile nel mondo. La biocapacità dell'Italia è di un ettaro per persona, un po' di più della metà della media mondiale. Ci vogliono quindi 4 Italie per supportare il consumo degli italiani. Altri casi sono Haiti o il Darfur, che sono molto più limitati nella disponibilità di risorse in loco e finite queste non sono in grado di importare risorse extra da fuori e si trovano a fare i conti con gravi carenze di materie prime.
Ci sono bellissimi esempi storici, belli anche perché lontani nel tempo. Quando l'impero romano era al suo apice, a Roma abitavano un milione di persone. Quando l'impero collassò, la città non riuscì più a trasportare le risorse dai posti più lontani. La città in pochissimo tempo scese a 50.000 abitanti appunto perché poteva contare sulle risorse locali non riuscendo a trasportarne da fuori. Questo è il miglior esempio storico.
Ci sono tre aree su cui ci dobbiamo concentrare: la prima è che, come per l'economia, dobbiamo essere coscienti di quanto spendiamo e quanto utilizziamo.Una buona contabilità non salva dalla bancarotta, ma aiuta a capire quanto ci siamo vicini.
La seconda: se si guarda alle infrastrutture costruite oggi o nel passato... le infrastrutture rimangono per decenni. Pensate a come sono costruite le vostre città: questo determina come vivete in queste città, determina per decenni quanto le case consumano.
La terza, è orientare l'innovazione nella giusta direzione. L'innovazione è il miglior strumento per risolvere i problemi, ma se non è concentrata sui problemi giusti questi non verranno risolti. Se abbiamo chiare le questioni da risolvere possiamo raggiungere gli obiettivi dell'innovazione più facilmente e iniziare a investire in questi obiettivi.
Posso dirvi quale energia useremo, è abbastanza ovvio: oggi usiamo circa 15 terawatt di energia per alimentare l'economia mondiale. Il Sole fornisce 175.000 terawatt al nostro pianeta. Quindi di sicuro questa sarà la fonte utilizzata maggiormente, come abbiamo fatto nel passato, nei primi 500.000 anni della storia dell'uomo.
Io spero che inizieremo a capire che i rifiuti non sono la fine del ciclo, ma l'inizio.I nostri rifiuti possono diventare una significativa risorsa per la nostra economia: la cosa peggiore che possiamo fare con i rifiuti è mescolare rifiuti diversi, è uno spreco.Separandoli hanno molto più valore: dalla carta si ricava carta, dal metallo il metallo, eccetera.L'organico può diventare concime tramite il compostaggio senza contaminare il resto dei rifiuti.Alcune parti possono avere un valore energetico che si può ricavare dalla combustione.I rifiuti dunque possono essere una grande opportunità e una risorsa per l'economia e non il problema che sono oggi." M.Wackernagel

martedì 23 settembre 2008

pensare....

Un uomo di nome George Thomas,era il Pastore della Chiesa del suo piccolo paese.
Una domenica mattina si recò in Chiesa,portando con se una gabbietta arrugginita.
La sistemò vicino al pulpito. I fedeli si chiedevano cosa c'entrasse la gabbietta con la predica del giorno, e attendevano, desiderosi di sapere. Il pastore cominciò a parlare: "Ieri stavo passeggiando, quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia c'erano degli uccellini, che tremavano per lo spavento.
Fermai il ragazzo e gli chiesi: 'Figliolo, cosa devi farci con quegli uccellini?'.
E il ragazzo rispose: 'Li porto a casa per divertirmi con loro..li stuzzicherò,gli strapperò le piume, vedrò come reagiscono insomma..così loro grideranno, soffriranno, litigheranno tra loro,e io mi divertirò tantissimo'. Disse il Pastore: 'Perchè lo fai, tanto presto o tardi ti stancherai di loro. A quel punto cosa ne farai?'. E il ragazzo:'Si presto mi stancherò, ma ho dei gatti,e a loro piacciono gli uccelli, li darò a loro'.Il Pastore rimase in silenzio per un momento, poi disse:'Quanto vuoi per questi uccellini?'. Il ragazzo sorpreso chiese: 'Perchè li vuoi, sono uccelli di campo, non cantano e non sono nemmeno belli'! 'Quanto?', chiese di nuovo il Pastore. Pensando fosse pazzo il ragazzo disse: '10 dollari'! Il pastore disse: 'AFFARE FATTO',prese 10 dollari dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo. Come un fulmine il ragazzo sparì. Il pastore prese la gabbia, andò in un campo, aprì la gabbia e lasciò liberi gli uccellini. Dopo aver chiarito il perchè di quella gabbia sul pulpito il Pastore riprese a raccontare:"Un giorno Satana e Gesù stavano conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia. Diceva: 'Signore,ho appena catturato l'intera umanità, ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato resistenza, un'esca che sapevo ottima..e li ho presi tutti!'. 'Cosa farai con loro?',chiese Gesù. Satana rispose: 'Mi divertirò con loro! Gli insegnerò come sposarsi e divorziare; come odiare e farsi male a vicenda; come bere, fumare e bestemmiare. Gli insegnerò a fabbricare armi da guerra, fucili, bombe e ad ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò tantissimo!!!'.'Ma presto ti stancherai, a quel punto cosa farai con loro?',chiese Gesù.'Li ucciderò!!!',esclamò Satana con superbia. 'Quanto vuoi per loro?', chiese allora Gesù. E Satana rispose: 'Ma va, non la vuoi questa gente,loro sono cattivi..Li prenderai e ti odiaranno,ti sputeranno addosso,ti bestemmieranno e ti uccideranno..Non puoi volerli!!!'.'Quanto?',chiese di nuovo Gesù. Satana sogghignando disse: 'Tutto il tuo sangue, tutte le tue lacrime..Insomma la tua vita!!!'. Gesù disse: 'AFFARE FATTO'..e pagò il prezzo.
Il pastore prese la gabbia e lasciò il pulpito....

lunedì 22 settembre 2008

Sottili soddisfazioni

L'avvocato sta leggendo il testamento di un ricco signore, di fronte agli eredi. "Alla mia cara moglie Rosetta, che mi e' sempre stata accanto, anche nei momenti difficili, lascio la casa e 2 milioni di euro. A mia figlia Maria, che mi ha accudito con tenerezza quando ero malato e ha portato avanti la nostra ditta, lascio lo yacht, la ditta stessa e 1 milione di euro. E a mio cugino Daniele, che mi ha sempre odiato e non ha mai perso occasione di litigare con me, e che pensava di sicuro di non essere nominato nel mio testamento, be', ti sbagli: Ciao Dani!"

venerdì 19 settembre 2008

Introduzione al mio hobby principale


Da quasi 20 anni raccolgo cartoline e foto raffiguranti castelli e palazzi fortificati italiani, e ho raggiunto i 2000 pezzi. Questo risultato, del quale non sono ancora appagato, è certamente frutto della grande passione e determinazione con le quali sono riuscito a procurarmi ogni singola illustrazione. La mia collezione nacque non appena in me si manifestò espressamente l’interesse per queste costruzioni, capaci di catturare tutta la mia attenzione ogni volta che visitavo nuove località. L’obiettivo di ogni mio viaggio era quello di andare a vedere il maggior numero possibile di castelli e di procurarmi una cartolina per ognuno di essi. Tanti e disparati sono i ricordi che conservo con fierezza, legati alle modalità con cui alcune cartoline sono entrate a far parte della mia raccolta: impegnative ricerche presso tabaccherie e studi fotografici, faticose camminate (una volta, in Veneto, percorsi quasi 20 km per visitare il castello di Salizzole !!) e arrampicate per ammirare da vicino castelli isolati e fare delle foto, viaggi in treno compiuti esclusivamente per acquistare una cartolina, ricerche estenuanti presso mercatini di cartoline usate, ecc. ecc. Naturalmente non tutte le cartoline che ho raccolto fino ad oggi sono “farina del mio sacco”, infatti la mia collezione si è progressivamente arricchita grazie anche alla collaborazione di parenti e amici che, conoscendo il mio hobby, mi hanno procurato diverso materiale illustrato durante i loro viaggi. Inoltre, un altro determinante contributo lo hanno fornito tutti i Sindaci e gli uffici turistici delle numerose località che, molto gentilmente, hanno risposto alle mie richieste, sia via posta sia via e-mail, di cartoline dei loro castelli. Quindi, se sono arrivato fin qui il merito è di tanti e colgo questa occasione così prestigiosa che ho di poter parlare su di una rivista della mia passione per i castelli, per ringraziarli di cuore. Il mio sogno è di poter davvero riuscire a possedere illustrazioni di tutti i castelli italiani più rilevanti e sono convinto che, mantenendo viva la mia passione e continuando a ricevere aiuto dagli altri, un giorno potrò realizzarlo.
Se qualcuno volesse inviarmi delle cartoline o foto digitali ad alta risoluzione, può contattarmi via e-mail (tynovalen@yahoo.it). Ovviamente non potrebbe che farmi piacere !!

giovedì 18 settembre 2008

TV spazzatura


Domenica sera ho avuto modo purtroppo di assistere alla prima puntata del programma "il ballo delle debuttanti" su Canale 5. Che schifezza !!
Ma come fa la gente a vedere programmi di questo tipo, in cui di spontaneo e non recitato non c'è praticamente nulla ?!?!? Dieci ragazze sono state divise in due gruppi, contrapposte per il loro modo di vedere la donna nella società attuale. Perchè oggigiorno bisogna per forza creare antagonismo fra le persone e, soprattutto, perchè questo antagonismo va forzato come appare esplicitamente nel nuovo programma "made in De Filippi" ? Programma finto, pieno di persone finte, battute-provocazioni e offese gratuite, il degno seguito di "Amici" che purtroppo continueremo a vedere in TV per chissà quanti anni. E' vero che la TV rispecchia la società del momento, ma qualcuno deve cercare di invertire la tendenza perchè come questa società è stata guastata dalla troppa televisione spazzatura degli ultimi venti anni, così potrà essere risollevata solo da programmi di maggior qualità.
Oramai il televisore è buono solo per vedere qualche evento sportivo o qualche film di valore, tutto il resto è.....monnezza !!!

Notizie allucinanti

Sposa muore il giorno delle nozze
Ad Asti per un attacco d'asma, funerali nella stessa chiesa
(ANSA) - ASTI, 17 SET - Morire il giorno del matrimonio a soli 28 anni, per un attacco d'asma: e' accaduto a una giovane torinese, Chiara Guerrieri. Sabato scorso e' entrata con l'abito da sposa nella Chiesa di Santa Giulia di Asti e oggi ci e' ritornata dentro una bara. Al termine del rinfresco nuziale la giovane, figlia del critico teatrale del quotidiano La Stampa, Osvaldo Guerrieri, ha avuto un attacco di asma tale da entrare in coma. Ricoverata in ospedale, non si e' piu' ripresa.

venerdì 12 settembre 2008

il padre di Giotto

Il padre di Giotto va a scuola per parlare con gli insegnanti. Va dal prof di Italiano e gli dice: "Puomgiorno...sciono il papa` di Giotto mi scscussi sce arlo male ma ho a lingua utta blucciata... ome vva il io iglio ?". E il prof: "Suo figlio e' un gran somaro!". Il padre di Giotto va poi dal prof di Matematica e gli dice: "Puomgiorno...sciono il papa` di Giotto mi scscussi sce arlo male ma ho a lingua utta blucciata... ome vva il io iglio ?". E il prof: "Suo figlio fa schifo, non studia". Il padre di Giotto passa da tutti gli insegnanti ma la risposta e' uguale. Alla fine va dal prof di Disegno: "Puomgiorno ... sciono il papa` di Giotto mi scscussi sce arlo male ma ho a lingua utta blucciata, ome vva il io iglio ?". E il prof: "Suo figlio e` bravissimo, non ho mai avuto uno studente bravo come lui. Si figuri che oggi ha disegnato una mosca sul muro e sembrava cosi` vera che tutti la volevano prendere". E il padre di Giotto: "Non lo dica a mme... uesta attina ha disegnato una figa sul tubo della stufa... ".

giovedì 11 settembre 2008

Venerdì asta Fantaliga 2008/09


Ragazzi si parte !
Domani sera prenderanno forma le 8 squadre che si contenderanno la nuova Liga.

Per la prima volta sarà possibile avere Leo da Parma che parteciperà in teleconferenza con Skype e non dovrà quindi ricorrere ad un delegato per fargli l'asta, come accaduto negli ultimi anni.

La nostra Liga non resta indietro ma si adegua alle tecnologie e ai progressi nelle telecomunicazioni, un giorno discuteremo anche noi di diritti televisivi e di fanta-pay per view :)

Mi candido come "nuovo Matarrese" del fantacalcio italiano !!