LICCIANA NARDI (MS) - Torre in frazione Apella
Quando siano sorti i villaggi di Apella e Taponecco, e la stessa Torre non è possibile dirlo. L’edificio sovrasta il borgo di Taponecco, di cui in passato ne era in qualche modo il “castrum”, poiché sembra si possa affermare che intorno ad esso sia esistito un borgo murato, di cui la torre era l’elemento dominante, con scopo difensivo, per l’avvistamento e il collegamento ottico del territorio circostante. Dall’alto della Torre è ancora possibile vedere il campanile del villaggio di Varano e i resti del “castellaro” di Torre Nocciola, molto più a valle. Si può, infatti, ritenere che in passato si effettuassero, attraverso segnalazioni luminose e giochi di specchi tra queste torri, comunicazioni tra territori distanti anche molti chilometri, sulla importantissima viabilità dell’epoca, la “Via del Sale” o “Strata Lizane”, di collegamento tra la Pianura padana e il mare Tirreno, attraverso il Passo del Lagastrello (o di Linari). Si ipotizza che la Torre sia sorta poco oltre il Mille e a quella data è anche ascrivibile il sorgere di Taponecco, che negli antichi documenti è indicata sempre come “castrum” ossia luogo fortificato; di una “cappella” di Taponecco ne abbiamo notizia già nel 1187, citata nei documenti della Diocesi di Luni-Sarzana. Il sito apparteneva sino ai primi del ‘400 ai marchesi Malaspina di Olivola, uno dei tanti feudi in cui la Lunigiana era suddivisa, il cui centro nell’alta valle era l’abitato di Varano. Vuole la tradizione, accolta dagli storici, che nel 1411 Varano e le sue dipendenze si sollevassero contro i Marchesi di Olivola, uccidendone due in Varano (anche se una diversa tradizione racconta che furono uccisi nella torre di Apella, in quello che è ricordato come “eccidio della Torre”). A dar vita a tale rivolta , sarebbe stato un certo capitano Rossi di Tavernelle che tornato dalla Francia apprese che i marchesi avevano abusato della moglie. In effetti, dal 1413 Apella e Taponecco, insieme a Varano, e paesi vicini, quali Ripola e Tavernelle, si dettero agli Estensi, con capitale a Ferrara e poi a Modena. Fino praticamente all’Unità di Italia, salva la parentesi napoleonica, il territorio restò soggetto agli estensi con capoluogo di podesteria Varano. Sia Apella che Taponecco ottennero alcune condizioni particolari e agevolazioni, in virtù della loro antica importanza. Taponecco conserva tracce della propria antichità nello sviluppo del borgo e nelle caratteristiche delle strutture murarie: si tratta di un interessantissimo “borgo in galleria” con numerosi passaggi voltati in pietra che ricordano un percorso labirintico. La chiesa odierna, intitolata a Santa Maria Assunta, collocata vicino alla Torre, è citata nella relazione della visita pastorale del 1568, da cui si evince che si trovava dove l’attuale, separata dalle abitazioni ed esposta al vento delle “Alpi” cioè dell’Appennino, che in effetti in passato gli abitanti chiamavano Alpi. Si legge anche che la costruzione del campanile della chiesa è stata interrotta, e si deduce quindi che sia stata scelta come collocazione della cella campanaria, forse qualche tempo più avanti, la stessa sommità della Torre, dove ancora oggi sono conservate le antiche campane in bronzo che scoccano le ore nella valle (con la sola interruzione serale e notturna). In precedenza la costruzione era stata modificata nei secoli per i continui rifacimenti dovuti ai danni causati dai fulmini. Il tessuto murario della fascia basamentale è attribuibile al XIII-XIV secolo. La Torre divenne pertanto un luogo religioso, con successivi ampliamenti della struttura muraria ad essa connessa che divenne sede di un monastero, e infine, prima di essere abbandonata, canonica con abitazione del parroco. L’ultimo parroco, Don Candido visse qui fino al 1956, successivamente la Torre fu abbandonata e disabitata fino agli anni novanta. Fu proprio nel 1990 che Mario Maffei iniziò gli imponenti lavori di ristrutturazione e recupero dell’immobile, con l’ambizioso scopo di farne un agriturismo, uno dei primi della Lunigiana e della Toscana stessa. Altro link suggerito: https://www.regione.toscana.it/documents/10180/12369765/scheda+BORGO+ANTICO.pdf/f5db5c14-a264-4337-8ebb-8e680b5cdafd,
Fonti: https://montagnaverde.it/index.php/montagna-verde/storia/, https://www.terredilunigiana.com/castelli/torreapella.php
Foto: entrambe del mio amico, e inviato speciale del blog, Claudio Vagaggini, realizzate all'inizio di questo mese