OTTAVIANO (NA) - Palazzo Mediceo (o castello)
Poco prima dell’anno 1000 Octavianum mutò nome e fu chiamato Ottajano (e questo nome durò fino al 1933 quando nel bimillenario di Ottaviano Augusto il governo di allora modificò il nome in Ottaviano). Nel 1085, ospite del barone locale, vi fu in visita papa Gregorio VII, che vi celebrò la messa in una chiesetta (chiesa del Vaglio) situata presso il castello baronale (oggi palazzo Mediceo). Vari Signori e Baroni ebbero in possesso la città. Nel XIII secolo fu in possesso di Tommaso d'Aquino, nonno di san Tommaso d'Aquino, da cui passò, a varie riprese, alle famiglie degli Orsini e dei Cola. Durante il dominio angioino nel 1304 il borgo fu messo a ferro e fuoco da Carlo di Lagonessa per ordine di Carlo II d'Angiò, a causa dell'uccisione di un funzionario regio ("sovrintendente dei boschi") e della sua scorta da parte dei fratelli Giovanni e Roberto de' Marrone insieme a un gruppo di ottajanesi. Tra il 1532 e il 1551 fu feudo di Fabrizio Maramaldo, che l'aveva ottenuto per i servigi prestati a Carlo V. Il feudo venne quindi ceduto ai Gonzaga di Molfetta e da questi, nel 1567 a Bernadetto de' Medici, cugino del granduca Cosimo I e fratello del papa Leone XI. Il feudo, prima signoria e quindi principato, rimase in possesso di questa famiglia fino al 1860 e comprendeva anche gli attuali comuni di Terzigno e di San Giuseppe Vesuviano; tra il 1690 e il 1815 il feudo si allargò fino a comprendere anche gli attuali comuni di Sarno, Striano e Poggiomarino dopo che Giuseppe I de' Medici acquistò dai Barberino il ducato di Sarno diventando così Principe di Ottajano e Duca di Sarno. Della famiglia dei de' Medici fece parte Luigi de' Medici, rappresentante del Regno di Napoli presso il Congresso di Vienna. La città, inoltre, che da sempre ha subìto danni dalle eruzioni vesuviane, in modo particolare fu quasi completamente sepolta dalle ceneri delle eruzioni del Vesuvio del 1631, 1779 e 1906. Secondo William Hamilton, durante la prima e la seconda poco ci mancò che Ottaviano "venisse sepolta come Pompei"; e così anche nella terza, come testimoniò Matilde Serao chiamandola la nuova Pompei, la opulenta Ottajano fu quasi completamente distrutta dalla cenere e dal lapillo. Anche il tetto della Chiesa Madre di San Michele Arcangelo crollò per il peso delle ceneri, fortunatamente senza uccidere nessuno. L'attuale Palazzo Mediceo occupa il sito di un antico "castrum" longobardo, un fortilizio destinato al controllo dell'ampia pianura nolana e di una strada fondamentale per il commercio del grano, risalente circa all'anno 1000. Situato nella parte alta di Ottaviano, esso è menzionato per la prima volta in documenti ufficiali relativi alla fuga di papa Gregorio VII, il quale vi stette mentre scappava dall'imperatore Enrico IV. Il palazzo ospitò nel corso della sua storia altri abitanti-feudatari illustri. Tra questi ci sono stati (nel XIII secolo) Tommaso d'Aquino, nonno del famoso santo e dottore della Chiesa, Gurrello Origlia (1408) e poi successivamente ai suoi figli Raimondo, Pietro e Giovanni fino al 1419, Fabrizio Maramaldo (dal 1532 al 1551), Cesare I Gonzaga ed il figlio Ferrante, prìncipi di Molfetta (dal 1551 al 1567), fino al suo passaggio alla famiglia dei Medici. L'edificio, paganto 50 mila ducati, fu trasformato in residenza signorile da Bernardetto de' Medici e dalla moglie Giulia de' Medici, che ne fecero affrescare le sale (XVI secolo). Giuseppe I Medici, che fu uno dei personaggi più significativi della Napoli vicereale sul declinare del secolo XVII e del potere spagnolo, avviò la trasformazione della cupa fortezza in un "palazzo di campagna": e qui visse molta parte della sua lunghissima vita. Ma fu Giuseppe II Medici a dare al "palazzo" la forma che ancora oggi possiamo ammirare. Gli allievi del Sanfelice e Luca Vecchione ingentilirono la facciata che dà sulla strada con serie di finestroni ma conservarono alla facciata che dà sul giardino interno la severità e la monumentalità del maniero aragonese. Le numerose stanze, che il principe Giuseppe III Medici ornò di soffitti e di pavimenti in maiolica e di affreschi del Mozzillo, si affacciano su due corti interne, la seconda delle quali era riservata a spettacoli teatrali e musicali. Giuseppe III fece completare anche la scuderia ed impreziosì il giardino con numerose piante esotiche. Alla fine del '700 il Palazzo de' Medici era certamente uno degli edifici più belli e innovativi: le sue forme si inserivano con armonia in un paesaggio, allo stesso tempo, sublime e pittoresco. L'eccezionalità di questa convergenza fu colta magnificamente nello splendido quadro del 1776, in cui I. Volare (o P. Fabris) rappresentarono, sullo sfondo della Montagna e del Palazzo, i novelli sposi Sigismondo Chigi e Maria Giovanna de' Medici, che, apprestandosi a partire per Roma, salutano il principe Giuseppe III Medici, fratello della sposa, e la moglie Vincenza dei Caracciolo d'Avellino. Nel 1892, venne ad abitare nel Palazzo, con l'amante del momento, Maria Gravina Cruyllas e con i quattro figli di lei, Gabriele D'Annunzio. Il castello fu ereditato dalla figlia di Giuseppe, Maria de' Medici, la quale sposò il duca di Miranda, diventando principessa di Miranda. Da allora il castello restò sempre in possesso di eredi femminili fino ad entrare in possesso della famiglia principesca dei Lancellotti di Lauro. Nel 1980, Donna Maria Capece Minutolo, vedova Lancellotti, vendette il palazzo per soli 270 milioni di lire ad una società che faceva capo al boss della camorra Raffaele Cutolo. Nel 1991 il castello fu confiscato in base alla legge Rognoni-La Torre. Dopo quattro anni, l'8 settembre 1995, venne affidato al Comune di Ottaviano, che ne ha dato il piano terra in comodato d'uso al Parco Nazionale del Vesuvio. Il suddetto Parco Nazionale del Vesuvio, dopo il restauro, ne ha fissato la sua Sede. Gli spazi aperti sono luogo preferito per la realizzazione di manifestazioni ed eventi culturali, artistici e turistici. Altri link suggeriti: http://www.pomiglianojazz.com/il-palazzo-mediceo-di-ottaviano/, https://www.youtube.com/watch?v=u76Vt6uQMkA (video di Pupia Campania), https://www.youtube.com/watch?v=wgU1H-qcmbY (video di Eligo #coltiviamoeccellenze), http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/Campania-torna-visitabile-il-castello-mediceo-di-Ottaviano-a8294258-ac13-4cf7-b3c9-253364e512f2.html.
Fonti: http://www.comune.ottaviano.na.it/pagina2330_la-storia.html, http://www.mondimedievali.net/castelli/campania/napoli/provincia000.htm#ottavian, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_mediceo
Foto: la prima è presa da https://www.campaniasuweb.it/sapori/21906-vesuvinum-2013-tre-giorni-segno-eccellenze-vesuviane/, la seconda è presa da https://www.ottopagine.it/na/attualita/142798/ottaviano-riapre-il-piano-nobile-del-palazzo-mediceo.shtml