CREDARO (BG) - Castello di Trebecco
Situato in Valcalepio, su uno sperone roccioso compreso tra il torrente Uria
ed il fiume Oglio, il castello sovrasta una piana alluvionale in posizione
discosta dal centro di Credaro. La sua struttura, rimasta sostanzialmente
inalterata nel corso dei secoli, è un esempio di come poteva essere una piccola
cittadella medievale: presenta una forma a triangolo isoscele con la base, in
cui è posto l'ingresso, rivolta verso est. Il lato nord-ovest è delimitato dal
corso del torrente Uria, che in quel tratto presenta un profondo alveo che ha
sempre garantito inaccessibilità. L'unico ingresso è costituito da una torre
fortificata a base quadrata posta al centro del lato rivolto ad est. Dotata di
un'altezza non troppo elevata, presenta una merlatura risalente ad epoche
successive alla costruzione originale, ed un portone a forma di arco costruito
in pietra di Credaro. Il resto della fortificazione esterna, della quale alcuni
tratti e caratteristiche sono andati perduti nel corso dei secoli, è costituita
da grossi ciottoli e presenta un'altezza piuttosto limitata, di poco superiore
ad un paio di metri. All'interno si sviluppa un vero e proprio piccolo borgo:
subito dopo l'ingresso vi sono numerose piccole corti disposte in modo
irregolare, separate tra loro da una piccola strada che taglia in due in modo
longitudinale l'intera struttura. Probabilmente la costruzione del castello al
risalirebbe al X secolo, anche se il primo documento che ne attesta l'esistenza
è datato 4 settembre 1032. Si tratta di una disposizione testamentaria nella
quale tale Lanfranco da Martinengo riceve in eredità dal padre Lanfranco i
possedimenti
"infra castro Durbego". La famiglia Martinengo o
conti
di Calepio ebbe infatti il possesso del castello già in quel periodo. Divenuto
centro di una curtis medievale, Trebecco assunse notevole importanza anche
grazie alla notevole importanza strategica che ricopriva. A fianco di esso
infatti passava un'importante via di comunicazione che da Calepio raggiungeva
Credaro, per poi diramasi nelle direzioni di Adrara, Villongo e Sarnico. Questa
strada, che collega il borgo al paese di Credaro, è tuttora esistente, anche se
relegata ad un ruolo secondario nella viabilità attuale. Inoltre poco distante
era presente un ponte sul fiume Oglio, corso d'acqua che ha sempre diviso il
territorio bergamasco da quello bresciano, facilmente controllabile dal
castello. La zona quindi si trovò al centro di numerosi scontri tra le due
fazioni, soprattutto in epoca medievale: gli episodi di maggior importanza si
verificarono il 12 settembre 1392, quando guelfi bresciani della Val Trompia
dopo una battaglia con i ghibellini bergamaschi dovettero fuggire tramite il
ponte di Trebecco. In quei secoli all'interno del castello risiedevano i
feudatari con i loro massari, con i primi posti negli appartamenti signorili ed
i secondi nelle piccole corti. Sempre all'interno della cinta muraria si
trovava una piccola chiesa, ora non più esistente, dedicata a Sant'Andrea.
All'interno di questa fu anche collocato il corpo di San Celestino Martire, da
poco scoperto nelle catacombe romane, in attesa di trasferirlo nel vicino castello
di Calepio. Questo luogo di culto venne poi trasformato in un oratorio privato
nel corso del XVII secolo, per poi risentire del decadimento dell'intero
edificio a partire dall'inizio del XVIII secolo. All'inizio del XIX secolo
venne stilata, per opera del regime napoleonico, la prima mappa catastale del
castello che risulta essere pressoché identica all'attuale. I proprietari del
castello rimasero i conti Calepio fino al 1811, quando cedettero la struttura
alla famiglia Zanchi, pur mantenendo il possesso sui campi limitrofi e sul
palazzo attiguo. Successivi cambi di proprietà hanno portato ad un
frazionamento delle proprietà, che hanno contribuito in modo rilevante al
decadimento del borgo stesso, peraltro già in atto dalla prima metà del XVIII
secolo. Un importante intervento di recupero attuato all'inizio del XXI secolo
dalle autorità locali, ha permesso al borgo di riacquisire parte del suo antico
splendore senza che venisse snaturata l'antica natura medievale dell'edificio. Dell’antico
castello di Trebecco, con annesso borgo fortificato, si conserva la pianta
originaria, con la corte, le residenze e le opere di difesa. Castel Trebecco è
oggi uno degli esempi meglio conservati di architettura medievale, con angoli
di intensa suggestione e semplice bellezza. Altri link suggeriti: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A060-00072/,
https://www.video.bergamo.it/videos/credaro-chiese-antiche-e-castello-di-trebecco/
(video).
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Trebecco, https://www.visitlakeiseo.info/it/vivi-il-lago/arte-e-cultura/edifici-storici/970-castel-trebecco
Foto: la prima è presa da http://www.fiumeoglio.it/pdi/castello-di-trebecco/,
la seconda è presa da http://luoghicalepini.blogspot.it/2016/03/castel-trebecco-credaro.html
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