CIVITALUPARELLA (CH) – Castello Caldora
Il primo riferimento ufficiale è del 1115, quando in una bolla di papa Pasquale II Civitaluparella viene citata fra i possessi della diocesi teatina. In seguito nel periodo angioino il paese fu proprietà di Raoul e Matilde de Courtnay, e nei primi anni del XIV secolo entrò a far parte dei vasti possedimenti dei Caldora. Il più illustre della famiglia, Giacomo Caldora, è responsabile delle migliorie difensive dell'edificio che poi venne definito castello e che decadde sotto la proprietà del figlio Antonio nella seconda metà del XV secolo, mentre questi combatteva Ferdinando I di Napoli. Zenobia Giudice Caracciolo, nel 1668, acquistò Civitaluparella e Montelapiano per 29.350 ducati. Il paese sottostette ai Caracciolo fino al 1806, anno dell'abolizione del regime feudale. Il castello, ormai ridotto allo stato di rudere, si ergeva sulla parte più alta del paese. I muri superstiti attestano come la costruzione fosse stata realizzata con un’apparecchiatura irregolare di pietre appena sbozzate e ciottoli spaccati di svariate dimensioni di calcare e arenaria, senza corsi di ripianamento, in cui sono ancora visibili numerose buche pontaie. Sebbene non vi siano dati certi sulla sua fondazione, il castello si suppone di origini molto antiche. Venne citato in una bolla di papa Alessandro III che nel 1173 sanzionava gli antichi confini della diocesi di Chieti. Nel XV secolo fu scelto come rifugio sicuro da Antonio Caldora, impegnato nelle sue imprese militari contro Ferdinando d'Aragona. In una foto databile ai primi anni del novecento o negli ultimi anni dell'Ottocento, è ancora visibile la base di una piccola torre del castello, molto probabilmente le ultime rovine del castello furono "saccheggiate" e si persero le tracce di questa torre. Una descrizione molto sintetica del castello risale al 1682 ed in essa vengono evidenziati alcuni dati: a quell’epoca l’edificio era disposto su due piani costituiti ognuno da nove camere. Al piano superiore esistevano due appartamenti: uno nuovo e l’altro vecchio. Quello vecchio aveva 4 camere l’una susseguente all’altra per la maggior parte in cattivo stato, tranne che nelle coperture. L’appartamento nuovo era costituito da cinque camere in buono stato con stipi a muro, cappella, sala e finestre con le inferriate. Esisteva anche una cantina, una stalla e la mangiatoia.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Civitaluparella,
http://www.museocalliopecivita.it/territorio/dovera-il-castello,
http://www.sangroaventino.it/immagini/news/Castello%20Caldora%20.pdfFoto: la prima è di Zitumassin su
https://it.wikipedia.org/wiki/Civitaluparella#/media/File:Castello_Caldora_Civitaluparella.jpg, la seconda è di Giovanni Lattanzi su
www.inabruzzo.it
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