sabato 14 aprile 2018

Il castello di sabato 14 aprile



LA SPEZIA – Castello San Giorgio

E’ una fortificazione militare genovese che sorge sulle alture della città della Spezia, (detto anche "colle del Poggio") ed è raggiungibile mediante la via XXVII Marzo la quale, oggi, attraversa le vecchie mura poste anticamente a difesa dell'abitato. Il nucleo originario del maniero, che è stato ricostruito nel corso dei secoli, sorse nel 1262 per volontà di Nicolò Fieschi (guelfo fuoriuscito dalla Repubblica di Genova), il quale volendo rafforzare il suo dominio nella zona, fece ampliare il vecchio forte già presente sul colle del Poggio. Ma nel 1273 le truppe della Repubblica genovese guidate da Oberto Doria, espugnarono, distrussero e saccheggiarono La Spezia battendo le truppe dei Fieschi. Nicolò Fieschi cedette tutti i suoi possedimenti alla Repubblica. Nel 1343 Spezia fu eletta Podesteria dal Doge di Genova Simone Boccanegra, ma la città venne nuovamente distrutta dalla Compagnia di ventura di Ambrogio Visconti che nel 1366 sconfisse le truppe dei genovesi. Nel 1371, per concessione del Doge Domenico da Campofregoso, si arrivò all'unificazione della Podesteria della Spezia con la Podesteria di Carpena. Si assistette così, alla fine del XlV secolo, alla riedificazione del castello sui resti del precedente e alla costruzione delle nuove mura difensive, arricchite da cinque torri e cinque porte. Della cinta muraria oggi rimane una testimonianza di circa trecento metri. Nel breve tratto si possono osservare ancora le caratteristiche merlature ghibelline e il cammino di ronda delle guardie. Il percorso delle antiche mura forma una cinta rettangolare che scendeva verso l'attuale via Biassa e, seguendo l'odierna via Colombo e passando per la via Sapri, ripiegava verso la chiesa dei Santi Giovanni ed Agostino risalendo verso il forte. La cinta muraria però provocò un grosso problema per la comunità spezzina: escluse completamente l'edificio della chiesa di Santa Maria, la quale venne sacrificata e demolita nel 1436, al fine di scongiurare una facile incursione da parte delle truppe viscontee, per poi essere ricostruita successivamente all'interno del perimetro difensivo. Le lotte tra i Genovesi e i Visconti portarono, nel 1443, a ricostruire il tracciato delle mura, includendo la cattedrale all'interno della cinta, nell'intento di salvarla dal saccheggio delle truppe viscontee di Niccolò Piccinino. Nel 1606 il castello fu nuovamente modificato e ristrutturato mediante la costruzione della fortezza superiore ad opera dei genovesi, che in quel periodo costruirono altre fortezze e castelli nell'area del golfo (come Portovenere e Lerici), al fine di aumentare le difese dei possedimenti. Nel 1609 la guarnigione venne rinforzata, raggiungendo l'organico di venti unità: un capitano, due bombardieri, un tamburino e sedici soldati. Con decreto del 26 ottobre 1609 venne data al castello un'importanza di rispetto: il castellano che doveva essere un nobile, non poteva uscire all'esterno della fortezza pena la morte. Il titolo di Capitano della Spezia venne sostituito con ordinanza datata 30 aprile 1757 con quello più prestigioso di Governatore. Il primo di questi fu Gio Batta Raggi, che assunse il titolo il giorno 1º maggio dello stesso anno, giorno in cui solevano assumere la nuova carica i Capitani che si susseguivano. Con il Regno di Sardegna vennero riorganizzate le opere difensive del territorio spezzino. Il castello di San Giorgio venne ceduto all'Amministrazione comunale e addirittura nel 1885 rischiò di essere demolito per costruire nella sua area il nuovo ospedale civile. Il luogo era particolarmente gradito dal professor Pagliani, direttore generale della Sanità pubblica. Fu perfino bandito un concorso nazionale per il progetto che fu in seguito accantonato sia perché troppo costoso che per l'intervento dell'Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti che diede il suo parere negativo alla demolizione. Il nuovo ospedale venne quindi costruito sulla collina di San Cirpiano, sede dell'attuale ospedale Sant'Andrea. Nel pomeriggio del 28 settembre 1907 il pittore Felice Del Santo, mentre stava dipingendo all'interno della fortezza, asserì di aver visto un drago o un grosso lucertolone. Nel 1934 il Comune si preoccupò di avviare alcuni lavori di restauro, grazie anche al sollecito interesse ed impegno del direttore della biblioteca civica, Ubaldo Formentini. Ma il grosso lavoro di recupero e restauro del complesso venne avviato nel 1970 da parte della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Genova e Pisa. Effettivamente i lavori iniziarono nel 1985 per concludersi solo nel 1998. Oggi il castello San Giorgio, dopo l'accurato restauro durato più di un decennio, è stato restituito agli spezzini ed alla collettività nel suo antico splendore. Proprio per questo, l'amministrazione comunale del tempo ha deciso di trasferirvi al suo interno le collezioni archeologiche civiche del Museo "Ubaldo Formentini" (http://museodelcastello.spezianet.it/), prima sistemate nei vecchi e inadeguati locali retrostanti la Biblioteca "Mazzini" di corso Cavour. Il museo conserva le preziose 19 statue-stele antropomorfe in arenaria risalenti alle età del Bronzo e del Ferro, modellate dagli antichi abitatori della Lunigiana; notevole anche il materiale di scavo rinvenuto nell’area dell’antica Luni, nonché i reperti da necropoli liguri dello Spezzino meridionale e oggetti di varia provenienza, donati da privati. Il castello è anche sede di manifestazioni culturali e spettacoli, soprattutto nel periodo estivo; la terrazza offre un panorama d’eccezione sul golfo, sulla città e sul suo porto. L'attuale aspetto del castello evidenzia nella parte superiore del castello tessuti murari medioevali inglobati in strutture successive. Un elemento a pianta quadrata di 5,50 metri di lato, si ritiene possa essere la torre del primitivo apprestamento altomedievale, probabilmente il maschio del sistema difensivo. La cinta muraria trecentesca, realizzata in conci di pietra disposti a filaretto con elementi angolari squadrati di maggiori dimensioni, comprensive di sottili feritoie verticali per arcieri, è tuttora parzialmente visibile. Il castello conservò la facies medioevale fino alla metà del quattrocento quando, con l'introduzione delle artiglierie, iniziarono ad essere costruite murature di forte spessore, di minore accuratezza costruttiva, con profilo a scarpa, caratterizzate da feritoie per armi da fuoco per il tiro radente. Gli ambienti interni, coperti con volte, risalgono ai primi del 1600, periodo in cui fu aumentata la resistenza passiva alla caduta del proiettili da bombarda mediante il riempimento dei muri perimetrali con terra bagnata bene battuta. I due bastioni maggiormente esposti, ad est e nord-ovest, furono interamente rivestiti con un nuovo apparato murario tuttora osservabile. Sotto l'ingresso del castello, in corrispondenza della parte più antica del complesso, sono visibili i resti del battiponte, situati nello spazio a verde antistante. La fortificazione possiede due ingressi, uno a nord e uno a ovest sul quale erano posti l'emblema di Genova e l'effigie di San Giorgio. Altri link utili: https://viaggi.fidelityhouse.eu/castello-di-san-giorgio-spezia-61778.html, https://www.youtube.com/watch?v=iDQjVIBAIkE (video di DomVids), https://www.youtube.com/watch?v=VvVUTMUzNdo (video di Places to see in).

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_San_Giorgio, http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/PercorsiProposte/itinerariVisita/Castelli.do;jsessionid=2C9349BE7AA7F7BC10ECD372331E3076.node2?contentId=29980&luogo=true&biblio=false, https://www.icastelli.it/it/liguria/la-spezia/la-spezia/castello-di-san-giorgio-a-la-spezia, https://www.touringclub.it/destinazione/9244/museo-del-castello-di-san-giorgio

Foto: la prima è di Fabio Polosa su https://shop.fabiopolosa.com/products/liguria-san-giorgio-castle-in-la-spezia?variant=1020404727826, la seconda è presa da http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2017/08/19/ASVNCPyI-positiva_spezzino_stagione.shtml

Nessun commento: