GIANO DELL'UMBRIA (PG) - Castello di Morcicchia
Il castello di Morcicchia sorge annidato sui Monti Martani in posizione quasi inaccessibile; isolato rispetto agli altri borghi e raggiungibile grazie ad una strada sterrata, fu chiamato fino al 1490 anche Moricicla o Moricicula. L’origine del nome non è chiara, il toponimo, secondo gli anziani s riferisce a “castello dalle mura circolari”, anche se la primitiva pianta dell’insediamento non ha l’andamento circolare. La storia più antica del castello è particolarmente oscura e non priva di versioni contraddittorie. Secondi il Sansi il castello, in un tempo assai remoto fu proprietà di Litaldo e Ugo nipoti di Ugo di Ascario; poi, per effetto di una permuta, era venuto in possesso di Marro di Gisliero, che, il 17 novembre 1078, lo aveva donato alla chiesa, riservandosene l’usufrutto per se e per i suoi eredi. È probabile che il territorio abbia fatto parte della Normannia, un vasto feudo imperiale alle falde dei Monti Martani poi passato alla Chiesa quando, nel 1198, divenne padrona del Ducato. I Papi l’amministrarono direttamente perciò gli abitanti furono chiamati manuali della Curia Romana l’area prese il nome di Normannia perché Normanni equivale a manuali. Sulla fine del secolo XII, infatti, Cencio Camerario lo definisce “iuris beati Petri”. Il feudo fu poi concesso, nel 1247, al Comune di Spoleto dal Cardinale Legato Capocci. Dovette però tornare alla Chiesa, poiché, nel 1293, il podestà di Spoleto Lapo Salterello propose al vescovo Francesco di permutarlo con alcune terre, il contratto fu perfezionato e la città ducale, il 26 di ottobre 1294, tornò in possesso del castello. Spoleto affrancò da ogni servitù e vassallaggio gli abitanti della Morcicchia, i quali gli rimasero sottomessi con gli obblighi e condizioni comuni agli altri castelli. Non lo si ritrova, però, incluso tra i castelli soggetti a Spoleto nel 1361; è elencato, invece, tra quelli dipendenti nel 1490 con il nome di Morocicchia. Nel 1600 si unì a Moriano dotandosi di uno statuto comunale, oggi conservato presso l’Archivio di Spoleto, passò infine nel 1800 al comune di Giano. Dell’antico castello, diviso in due contrade: San Silvestro e Castello, rimangono solo alcune torri superstiti, qualche abitazione e buona parte della cinta muraria. Avvolto quasi sempre dal silenzio e da un’atmosfera di altri tempi, offre al visitatore strutture costruite in pietra locale bianca e rosa, minuscoli vicoli e la chiesa di S. Silvestro, risalente al XIV sec., con campanile a vela, testimonianza della sua più antica origine. Essa è documentata dal Codice Pelosius già nel XIV secolo, anche se, con ogni probabilità, è di molto più antica, come lo farebbero supporre alcuni tratti dei muri perimetrali che si addossano alle mura castellane. In epoca medioevale doveva essere funzionante il palazzo comunale, in parte visibile sul lato nord del castello. Altri link suggeriti: https://www.stradadelsagrantino.it/castello-di-morcicchia-attrattori-culturali-giano-dellumbria/, https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=43923&RicProgetto=reg%2Dumb, https://vimeo.com/465846639 (video di Matt Spurr), https://www.youtube.com/watch?v=SlfZyj9zF3k (video di AleSoundTrek)
Fonti: https://www.visitgianoumbria.it/storia/medioevo/morcicchia/, https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-morcicchia-giano-dellumbria/
Foto: entrambe prese da https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-morcicchia-giano-dellumbria/