venerdì 31 ottobre 2008

Dal sito di Beppe Grillo - le raccomandate postali

Da qualche anno è un fiorire di raccomandate. Una volta si correva in posta per ritirarle. Erano una preoccupazione. Adesso non ci si fa più caso. Sono solo una rottura di balle. La svolta è avvenuta con il passaggio dei servizi pubblici ai privati e dei pagamenti alle società di riscossione. Se uccidi i genitori ne puoi ereditare il patrimonio. Se non paghi una gabella ti sequestrano l'auto, la casa e i dischi di Little Tony.
Andrea mi scrive da Ciampino e allega una raccomandata che gli ha inviato la municipalizzata ASP CIAMPINO. Costo della raccomandata tre euro e cinquanta. Pagamento dovuto 0,02 centesimi.
Indovinate chi paga il costo delle raccomandate, il tempo speso per la compliazione della lettera, la protocollazione, la registrazione, l'invio? Lo sapete già: tutti i clienti delle municipalizzate o di qualunque altro ente pubblico che invi lettere minatorie.
Chi paga le tasse in Italia è super controllato. Se smettesse di pagarle anche lui, infatti, il sistema crollerebbe. Le verifiche sono così severe e puntigliose che trovano dettagli ignorati da qualunque commercialista. Non è raro che chi crede di aver pagato TUTTE le tasse riceva una raccomandata dell'Agenzia delle Entrate e terrorizzato la apra. Piano piano, come quando si guardano le carte da poker. Tutta una vita gli passa davanti. Non sarà il rogito della nonna di 25 anni prima o la fattura pagata in ritardo di un mese all'elettricista che lo ha rovinato per sempre? Quando legge l'importo di 18,50 euro da pagare sulla dichiarazione di tre anni prima per una serie di motivi che non comprenderà mai ( potrebbe aiutarlo il suo commercialista per un onorario di 250 euro, ma non è economico) si precipita a pagare. Meno di venti euro... Si sente come se avesse vinto il Supernalotto.
Il giorno seguente gli arriva un'altra raccomandata contenente atti giudiziari. Non è in casa. Si reca in posta dal lavoro che è già sudato. Il vicino gli ha fatto causa? L'azienda lo ha licenziato? L'ex moglie lo cita in tribunale? Nulla di tutto questo, è un parcheggio in sosta vietata, se non lo paghera ENTRO E NON OLTRE gli sequestreranno l'auto. Ma quel giorno non ha usato l'auto, non era in quella via, in quella città. La sanzione è di 52,50. Meglio pagare che ricorrere.
Se cambiate residenza non lasciate tracce. Non fate sapere a nessuno dove vi rifugiate.

venerdì 24 ottobre 2008

Articolo su Facebook - che ne pensate ?

ROMA - Un clic e si diventa amici, si ritrovano ex compagni di scuola, oppure antiche fiamme. E sui comincia a condividere pezzi di vita, foto e video. Per senitrsi meno soli. E' la Facebookmania, una passione in rapido aumento anche in Italia: gli ultimi dati parlano di 1 milione 369 mila utenti italiani (su 132 milioni nel mondo), con un incremento di visitatori del 961% in un anno ( del +135% degli iscritti). «E' una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto al senso di vuoto e alla solitudine, che in questa fase della vita, fitta di bilanci, contagia anche i cosiddetti vincenti» commenta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e direttore dell'Uiap (Unità operativa attacchi di panico) alla Clinica Paideia di Roma.

IL RADUNO ITALIANO - Se infatti il sito è nato richiamandosi - anche nel nome - agli album fotografici che le università americane pubblicano a inizio anno accademico per ritrovare amici perduti, oggi i nostalgici a caccia degli ex compagni di classe sono solo uno dei tanti profili dei facebook-maniaci: ci sono i «troppo soli», gli insoddisfatti, quelli con l'alter ego, quelli che lo fanno per farsi pubblicità, i cuori infranti e, naturalmente, i latin lover virtuali. A testimoniare la passione per questo colorato mondo online c'è anche un incontro organizzato per mercoledì 22 a Milano, alla discoteca Limelight, per riunire la Facebook community lombarda. Ma stando agli esperti, il crescente scambio di messaggi, foto e contatti possono essere anche la cartina di tornasole di un disagio sempre più diffuso. «L'enorme sviluppo di Facebook è anche spia di un grosso problema di solitudine - diagnostica la Vinciguerra , analizzando il fenomeno con l'Adnkronos salute - Abbiamo costruito la nostra vita su un'immagine capace, vincente, superorganizzata. Ma a 30-40 anni, che gli obiettivi che c'eravamo posti siano stati raggiunti o meno, si fa strada un senso di vuoto, perchè più che l'essere abbiamo curato l'apparire».

«COLOSSALE ILLUSIONE» - Così finiamo per ricercare quelli che sono sentiti come «rapporti veri: i compagni di scuola, gli amici di tante estati al mare, i ragazzi del cortile. Quelli a cui davamo e ricevevamo sostegno e comprensione sinceri. Oggi nel mondo reale recitiamo un po' tutti - avverte la Vinciguerra - ma in passato non era così». «Facebook permette a tante persone di pensare di essere importanti, solo perchè hanno decine e decine di amici virtualì, ma purtroppo si tratta spesso solo di una colossale illusione», sostiene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma, e fra i primi a occuparsi del problema delle tecno-dipendenze in Italia. «Occhio però, perchè dimenticano che resterà per sempre traccia sul web del cumulo di menzogne o banalità narcisistiche che si immette nella rete», avverte Cantelmi. E spesso le menzogne vengono al pettine, come è già accaduto nel caso di coppie in cui uno dei due si presenta single sul sito, e l'altro lo scopre. «Si è disperatamente in cerca di una realtà diversa, anche sentimentalmente, così si altera la verità», dice la Vinciguerra.

GLI IDENTIKIT DEI «FACEBOOKMANIACI» - Ecco, secondo gli esperti, l'identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.

1) I nostalgici: Si emozionano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano gli amici del passato per vedere come sono invecchiati, e commentano i bei tempi andati. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata.

2) I latin lover virtuali : Dichiaratamente a caccia di nuovi potenziali partner, ma anche di ex piacenti e disponibili. Spesso celano una relazione (se l'hanno) e rimpinzano il proprio profilo e gli album con foto sexy o interessanti, a volte ritoccate. In genere accumulano decine e decine di amici dell'altro sesso, con i quali fanno i misteriosi. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente infelici con il partner, che ricorrono a cumuli di banalità narcisistiche per rendersi interessanti», spiega Cantelmi.

3) I cuori infranti: Prostrati dall'ultima relazione, in corso o finita, sono a caccia degli antichi amori, mitizzano i ricordi. Hanno l'impressione di essersi persi per strada qualcosa di vero. «In questo caso l'insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto - spiega la Vinciguerra - e si cerca di darsi un'altra chance» grazie alla rete.

4)Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia e dei figli, spesso sono donne. Non trovano spazio per il sogno, il romanticismo e quel pizzico di avventura, che finiscono per cercare su Facebook.

5) Quelli della pubblicità: Sono più o meno famosi, politici, campioni dello sport, attori. Ricorrono a Facebook in modo strumentale, per farsi mega-spot gratuiti.

6) Quelli con l'ater ego: Dai 400 burloni che si sono presentati nei panni del calciatore Francesco Totti, ai tanti Giulio Cesare o Maria Antonietta, a quelli che pubblicano foto diverse o ritoccano la descrizione vantando titoli ed esperienze di fantasia. Soli e in cerca di contatti, si mettono una maschera per ottenere attenzioni e credibilità nel mondo virtuale.

giovedì 23 ottobre 2008

Scuola italiana


Accipicchia....sembra una teoria molto attendibile e può darsi che sia tutto vero nella testa del governo attuale.

Però su una non concordo affatto.....l'imparzialità delle scuole di stato attuali !

Nell'arco di tempo che ho frequentato la scuola, e parlo di superiori e di università, ho notato una spiccata infiltrazione di personaggi di sinistra sia fra gli studenti sia fra il corpo insegnanti. E questa come la mettiamo ? Chi proclama scioperi e/o manifestazioni, chi occupa scuole da che parte politica pensi che stia ? Non mi scorderò mai quando in occasione dell'inizio della Guerra del Golfo volli partecipare ad un corteo al centro di Roma e dopo pochi minuti una parte dei presenti iniziò a gridare "Palestina libera, Palestina rossa !!". Immediatamente, per coerenza, me ne andai a casa, incazzato sia perchè trascinato in un evento col sotterfugio di una giusta causa, sia perchè costretto a non andare a scuola, cosa che tutto sommato avrei preferito fare piuttosto che rimanere a casa

Per riassumere, la scuola attuale fa schifo......lo faceva già ai miei tempi e ora è ancora peggio. Le colpe non so di chi siano, ma mi sembra che anche l'attuale opposizione non abbia agito in modo consistente a suo favore quando poteva farlo......con questo non voglio difendere una parte politica, non mi considero nè a destra nè a sinistra, però a sinistra ho spesso riscontrato metodi assai poco democratici che invece oggigiorno vengono attribuiti solo a Berlusconi.

So' tutti ugualiiiiiiiiiiiiiiiiiii

venerdì 17 ottobre 2008

Parcheggiare al Gemelli di Roma


Da quando è nata mia figlia (lo scorso novembre) ad oggi la situazione parcheggi gratuiti all'interno del Policlinico Gemelli è cambiata notevolmente. Una gran parte di quei posti è stata abolita ed ora la maggior parte dei parcheggi è a pagamento....fin qui nulla da dire. Ma è mai possibile che oggi per stare 5 ore lì per delle visite di controllo a mia figlia (ovviamente le 5 ore sono state dovute a ritardi, emergenze di medici che non potevano visitare in ambulatorio, ecc. ecc.) ho dovuto scucire 9 (NOVE) Euro di parcheggio ?!?!?!? Speculare sulla salute della gente è VERGOGNOSO !!

giovedì 16 ottobre 2008

Digitale terrestre

E così hanno trovato un'altra maniera per fotterci dei soldi....d'accordo il digitale terrestre è progresso, è una televisione migliore (sicuri ? se lì non ci fosse la De Filippi allora concorderei...) ecc. ecc. Intanto ognuno si dovrà munire di un decoder per non dover buttare il televisore altrimenti inutile oggetto di arredamento della casa, mentre qualcuno intascherà tutti questi introiti. Una domanda mi sorge spontanea....come faranno i vecchietti che non capiscono niente di tecnologia e magari privi di qualcuno che li consigli ? Sarà tolta loro anche la compagnia giornaliera della televisone ? Non ho parole....
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Da domani e entro il 31 ottobre tutte le emittenti locali e nazionali operanti in Sardegna dovranno trasmettere esclusivamente in tecnica digitale.

Una vera e propria rivoluzione che cambierà profondamente l'offerta televisiva con un sistema tra i più avanzati in Europa, visto che l'Italia è il primo paese a digitalizzare un'intera regione.

Alla fine del 2010 sarà coperto il 70 per cento della popolazione italiana, con un progressivo aumento dei fornitori di contenuti per il sistema digitale.

«Una risposta reale e fattiva – ha commentato Paolo Romani, sottosegretario alle comunicazioni - a tutti coloro che, in buona fede o non, hanno ritenuto o ritengono il digitale terrestre un mero pretesto per la prosecuzione dell'esistente. Basta ricordare che solo attraverso tale innovazione è stato ed è possibile che tre nuovi operatori nazionali (H3G, il gruppo Tarak Ben Ammar o il gruppo l’Espresso) siano potuti diventare nuovi protagonisti a pieno titolo di tale offerta a dimostrazione che siamo di fronte ad un sistema aperto per tutti coloro che sono disponibili ad investire effettivamente e ad entrare nel mondo televisivo.

Ed a questi se ne aggiungeranno molto presto altri in base alla norma che prevede la cessione del 40 per cento della capacità trasmissiva da parte degli operatori nazionali a soggetti terzi, per rendere più ricca e competitiva l'offerta verso i telespettatori».

Per agevolare questa importante fase di passaggio alla nuova tecnologia, il ministero ha realizzato una serie di iniziative di natura organizzativa, finanziaria e di comunicazione, predisponendo un programma di interventi a favore dei cittadini.

In primo luogo è stato disposto il contributo statale per l'acquisto di un decoder digitale rivolto ai cittadini in regola con l'abbonamento alla RAI, utilizzabile presso tutti i rivenditori che aderiscono all'iniziativa.

In Sardegna dal 2004 ad oggi sono stati erogati contributi all'acquisto di circa 330.000 decoder e, in occasione del prossimo switch off del mese di ottobre, è stato previsto di proseguire con l'iniziativa, attribuendo un contributo dell'importo di 50 euro a decorrere dal 15 settembre.

Tutti gli abbonati al servizio radiotelevisivo che ancora non hanno usufruito del contributo statale per l'acquisto del decoder stanno ricevendo in questi giorni una apposita comunicazione informativa sull'iniziativa.

mercoledì 15 ottobre 2008

Sconcertante

Premesso che sono un amante degli animali e non sopporto il più delle volte i loro padroni che li fanno defecare dappertutto senza preoccuparsi di ripulire ciò che viene sporcato dai "bisogni" delle loro creature....l'aver appreso la notizia che riporto di seguito mi ha assai indignato. In un periodo di grande difficioltà economica e con tutti i problemi che si hanno quotidianamente i ns politici non hanno pensato di meglio che preparare un decreto per non far pagare le spese sanitarie a cani e gatti domestici......ma fatemi il piacere ! Chi ci governa è proprio idiota, opposizione compresa.


Ddl bipartisan per la mutua degli animali

ROMA (15 ottobre) - Servizio sanitario nazionale, pronto soccorso e farmaci gratis anche per gli amici a quattro zampe dell'uomo, cani e gatti: sono questi alcuni degli obiettivi del disegno di legge, presentato oggi al Senato da Silvana Amati (Pd) e Laura Bianconi (Pdl).

«Con questa legge bipartisan - hanno spiegato - vogliamo garantire alle fasce deboli della nostra popolazione, come anziani, famiglie non abbienti e persone sole e malate, la possibilità di curare gratuitamente i loro animali di compagnia, che per loro sono un elemento di salute molto importante».

Alle obiezioni di quanti hanno rilevato la difficoltà di un Ssn veterinario mutualistico in tempi di crisi come questi, la senatrice Bianconi ha risposto che «abbiamo predisposto nel ddl una copertura di 10 milioni di euro dal 2009, ma siamo consapevoli che non si tratta di un obiettivo facile, e quindi disponibili a lavorare per piccoli passi se necessario - ha aggiunto -. Quello che ci interessa è aprire il varco su questo tema».

martedì 7 ottobre 2008

La guerra dell'amore

Oh quanti ne ho persi di valorosi amici
che hanno combattuto questa guerra
e adesso sono veramente felici
mentre io e pochi altri vaghiamo senza terra.
Mi ricordo quando il primo di noi fu colpito
e stramazzò al suolo svenuto
immediatamente venne soccorso: era gravemente ferito
ed io mi convinsi di averlo per sempre perduto.
Fu il primo ad essere ricoverato in infermeria
tra la vita e la morte egli era in bilico,
lui, uno dei migliori uomini della compagnia,
il cui stato attuale era davvero critico.
Purtroppo ben presto venne la sua morte
ed io sbagliai a non rendermi conto
che altri di noi avrebbero avuto la stessa sorte
in questo difficile e drammatico confronto.
Infatti l'infermeria si riempì a poco a poco
di altri feriti in gravissime condizioni
io sognavo che fosse solamente un gioco,
ma le morti si susseguirono come di un treno i vagoni.
Ora siamo in pochi sul fronte a combattere
e la mia disperazione fa crescere in me una voglia,
quella di essere colpito anch'io e farmi abbattere
per poter varcare come hanno fatto gli altri quella soglia.
In questa guerra molto particolare
a colpirci fu sempre e solo un arciere
un puttino furbo che sa volare
e che lancia delle magiche frecce nere.
Ognuno dei miei amici da lui colpiti
di una bella ragazza si è infatuato
lasciando noi altri del gruppo storditi
per aver perso di nuovo un compagno prima disimpegnato.
Anche io voglio da una sua freccia essere raggiunto
e poter vivere così una nuova esperienza
non curandomi dell'altrui eventuale disappunto
ma solo di migliorare la mia incompleta esistenza

Roma, 20/09/1995 (ero single e volevo tanto una ragazza.....ora che son sposato e ho famiglia queste righe le sento ben lontane, ma vi sono comunque molto affezionato)

lunedì 6 ottobre 2008

La relazione tra reggiseno e cancro al seno


di William Thomas

Se non lo avete già bruciato negli anni ‘60, potreste volervelo togliere ora. "Il reggiseno causa il cancro al seno. E’ lampante," afferma il ricercatore medico Syd Singer.
I coniugi Singer si sono dedicati all’investigazione sul cancro al seno nel 1991. Il giorno in cui la moglie, Soma, scoprì un nodulo al proprio seno, il team di ricerca del marito stava esaminando gli effetti della medicina Occidentale fui Figiani. Sotto la doccia, Syd aveva notato che le spalle e i seni di Soma erano segnati da scanalature rosso scuro. A Syd ricordò la domanda posta alla moglie da una Figiana perplessa a proposito del suo reggiseno: "Non si sente stretta?"
"Devi farci l’abitudine," aveva risposto Soma.
Forse il reggiseno comprimeva il tessuto del seno, si chiese Syd, impedendo il drenaggio linfatico e provocando degenerazione?

Soma decise di smettere di indossare il suo reggiseno. Ma quando Syd cercò nella letteratura medica non trovò nessuna causa nota per il cancro al seno, condizione che nelle donne appare raramente prima dei 35 anni, più frequentemente dopo i 40. I tassi di mortalità più elevati sono in Nord America ed Europa settentrionale, col resto del mondo che si sta adeguando velocemente.
La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) invoca le tossine chimiche quale causa primaria di cancro. Ma i veleni che si accumulano nei tessuti del seno sono normalmente spazzati dal chiaro fluido linfatico verso i grandi gruppi di linfonodi posti nelle ascelle e nella parte alta del torace. I Singer scoprirono che "essendo i dotti linfatici molto sottili, essi sono estremamente sensibili alla pressione e si possono comprimere con facilità." Una minima pressione cronica sui seni può provocare la chiusura delle valvole e dei dotti linfatici..

"Poco ossigeno e meno nutrienti sono trasportati alle cellule, mentre i prodotti di rifiuto non sono spazzati via," notarono i Singer. Dopo 15 o 20 anni di drenaggio linfatico ostacolato dal reggiseno, può apparire il cancro.
Considerando altri paesi, Soma e Syd rimasero colpiti dalla bassa incidenza di cancro al seno nelle nazioni più povere, pur inondate dai pesticidi ivi scaricati dalle altre nazioni. Non trovarono contadine che indossassero reggiseni push-up. Scoprirono invece che tra i Maori della Nuova Zelanda integrati nella cultura bianca vi è la stessa incidenza di cancro al seno, mentre gli aborigeni australiani non integrati non hanno praticamente cancro al seno. Lo stesso trend si applica ai giapponesi occidentalizzati, ai Figiani e ad altre colture convertite al reggiseno.

Nel loro libro Dressed To Kill: The Link Between Breast Cancer and Bras, (Vestite Da Morire: La Relazione Tra Cancro Al Seno e Reggiseno) i due ricercatori hanno anche osservato che proprio prima che una donna inizi il suo ciclo, gli estrogeni si innalzano, provocando un rigonfiamento del seno. Se la donna continua a indossare un reggiseno della stessa misura, i vasi linfatici salva vita saranno compressi in maniera ancor maggiore. Hanno forse scoperto qual è il vero collegamento tra cancro al seno ed estrogeni?
Le donne senza figli non sviluppano mai del tutto il proprio sistema linfatico pulisci-seno. E nemmeno donne che non abbiano mai allattato. Le donne che lavorano, che indossano il reggiseno quotidianamente e rimandano la gravidanza potrebbero essere quelle più a rischio, avvertono i Singer.

Ancora peggio, il divenire donna per una giovane è spesso "marcato" dal suo primo reggiseno. Come l’anziana pratica cinese del bendaggio dei piedi, il "bendaggio del seno " puberale può in ultima istanza condurre a severe complicazioni mediche.
Che il reggiseno sia l’ "anello mancante " che spiega la crescente epidemia di cancro al seno? A cominciare dal maggio del 1991, Soma e Syd Singer hanno condotto uno studio di 30 mesi, Bra and Breast Cancer (Reggiseno e Cancro al Seno) intervistando circa 4.000 donne di cinque grandi città degli Stai Uniti. Erano tutte di tipo caucasico per lo più di "reddito medio" in età compresa tra i 30 e i 79 anni. Metà di loro erano state diagnosticate di cancro al seno.

Quasi tutte le donne intervistate erano scontente della dimensione o della forma del proprio seno. Le donne che avevano scelto un reggiseno per l’aspetto, ignorando indolenzimenti e gonfiori, avevano il doppio di incidenza di cancro al seno di quelle che non l’avevano scelto per questo.
Ma la statistica più sorprendente riguardava le donne che indossavano il reggiseno anche per dormire e che avevano sviluppato il cancro. Così come una donna su sette costretta in un reggiseno per più di 12 ore al giorno. Le donne senza reggiseno hanno solo una probabilità su 168 di subire una diagnosi di cancro al seno, dicono i Singer. La stessa di un uomo senza reggiseno.

"Non dormite col reggiseno!" implora Syd Singer. "Le donne che intendono evitare il cancro al seno dovrebbero indossare un reggiseno per il periodo di tempo più limitato possibile – di sicuro per meno di 12 ore al giorno."
Syd inoltre spiega che quasi l’80% di chi indossa il reggiseno e soffre di noduli, cisti e indolenzimento vede quei sintomi svanire, "entro un mese dopo essersi liberate del reggiseno."
Non tutte sono pronte a liberarsi dal proprio capestro. Come una donna ha rivelato al team, "Le tette mi arriverebbero all’ombelico senza un reggiseno." Ma il chirurgo Christine Haycock del College of Medicine del New Jersey dice che sono le caratteristiche genetiche – non i legamenti o la dimensione del seno – la ragione per cui alcuni seni cedono alla gravità. Un petto che saltella aiuta a tener pulito il sistema linfatico.

Ben consci che i loro risultati erano "esplosivi," i Singer hanno inviato i risultati della loro ricerca ai capi delle più prestigiose organizzazioni e istituti anti-cancro americani. Nessuna risposta. Alla pari del business del cancro, il giro d’affari dei reggiseno è enorme. Moltiplicate il numero delle donne che, in tutto il mondo, comprano qualche reggiseno da 25$ ogni anno e otterrete una cifra vicina ai 6 miliardi di dollari all’anno.
Syd Singer afferma che la censura dell’establishment sulla relazione tra cancro al seno e reggiseno sta uccidendo le donne. Indicando la condizione maggiormente condivisa tra le pazienti di cancro al seno, egli enfatizza che si tratta di un sistema linfatico strizzato dal reggiseno.

Andando sempre senza reggiseno, Soma iniziò a indossare vestiti che non enfatizzassero i seni. Cominciò anche a massaggiare i seni con regolarità e ad andare in bicicletta, a prendere integratori vitaminici ed erboristici e a bere solo acqua pura.
Due mesi dopo, il suo nodulo era scomparso
Un grintoso Syd Singer dice che, al primo spaventevole segnale di un nodulo, “le donne dovrebbero togliersi il reggiseno prima di togliersi i seni." Cosa aspettare, se potete liberare il vostro sistema linfatico adesso?

RICORDATE: Una combinazione spettacolarmente controindicata è indossare un reggiseno e usare un telefono cellulare.

SE DOVETE INDOSSARE UN REGGISENO
Reggiseno push-up e quelli da sport sono da evitarsi. Scegliete reggiseno di cotone, non stretti. Assicuratevi di poter passare con due dita sotto le spalline e ai fianchi delle coppe. Quanto più sono alte le coppe, tanto più severa la compressione dei maggiori linfonodi. Non indossate assolutamente mai questo disastroso dispositivo per dormire. A casa toglietevelo. Massaggiate i vostri seni ogni volta che vi togliete il reggiseno.
Riportate in salute il vostro sistema linfatico, o almeno respirate a fondo liberamente.

giovedì 2 ottobre 2008

A proposito di scuola.........


Nella scuola elementare una maestra della prima elementare ha dei problemi con uno dei suoi allievi. La maestra domanda:
- Pierino, qual è il problema?
Pierino risponde:
- Sono troppo intelligente per stare in prima. Mia sorella fa la terza ed io sono più intelligente di lei! Credo che dovrei andare anche io in terza !
La maestra ne ha abbastanza. Porta Pierino nell'ufficio del direttore.
Mentre Pierino aspetta nel corridoio la maestra spiega la situazione al direttore. Il direttore dice alla maestra che metterà il ragazzo alla prova: gli farà una serie di domande, se lui sbaglia una qualsiasi delle risposte dovrà tornare in prima e comportarsi bene. La maestra è d'accordo.
Pierino viene fatto entrare, gli vengono spiegate le condizioni e lui accetta di sottoporsi alla prova.
Il direttore esordisce: - Quanto fa 3 x 3?
Pierino: - Nove!
Il direttore: Quanto fa 6 x 6?
Pierino: - Trentasei!
E così via con ogni domanda che il direttore presuppone che un allievo della terza debba conoscere.
Il direttore guarda la maestra e le dice: - Credo che Pierino possa andare in terza...
La maestra dice al direttore: - Posso fargli io qualche domanda?
Il direttore e Pierino acconsentono.
Allora la maestra: - Una mucca ne ha quattro ma io ne ho solo due, che cosa sono?
Pierino: - Le gambe!
La Maestra: - Cosa c'è nei tuoi pantaloni ma non c'è nei miei?
Il direttore si domanda come mai la maestra faccia una simile domanda, ma Pierino risponde prontamente: - Le tasche!
La Maestra: - Che cos'è che inizia per "C", finisce per "O", è peloso, saporito e contiene un liquido biancastro? Gli occhi del direttore si spalancano prima che lui possa fermare la risposta... ma Pierino con tranquillità: - Il cocco!
La maestra non demorde: - Che cos'è che entra duro e rosato ed esce molle ed appiccicoso?
Pierino: - La gomma da masticare!
La Maestra: - Che cos'è che un uomo fa in piedi, una donna da seduta ed un cane su tre zampe? Gli occhi del direttore si spalancano ancora di più, ma Pierino candidamente: - Stringere la mano!
La Maestra sempre più presa dalla sfida: - Ora ti farò alcune domande del tipo
"Chi sono io", d'accordo? Pierino: - D'accordo!
La Maestra: - Infili dei paletti dentro di me. Mi leghi a terra prima di montarmi. Sono bagnata prima che tu abbia finito.
Pierino: - La tenda, signora Maestra!
La Maestra: - Un dito entra dentro di me. Giochi con me quando ti annoi. Rimango con te per tutta la vita.
Il direttore guarda irrequieto e teso ma... Pierino: - L'anello nuziale!
La maestra si sforza per pensare a delle domande difficilissime:
- Esisto in diverse misure. Quando non sto bene sgocciolo. Quando mi togli il liquido ti senti bene.
Pierino: - Il naso!
La Maestra: - Ho un corpo affusolato e rigido. La mia punta è penetrante. Sto spesso in una custodia. Pierino: - La freccia!
La Maestra: - Quale verbo inizia con "SC", finisce con "ARE" e significa un sacco di divertimento? Pierino: - Scherzare!!!
Il direttore tira un sospiro di sollievo e dice alla maestra:
- Sbattilo in quinta: le ultime dieci risposte le ho sbagliate persino io!