MONTAGANO (CB) - Palazzo Marchesale Janigro
Montagano fu centro molto importante in
passato, si attesta infatti che nel periodo longobardo fosse capoluogo di una
delle contee facenti parte del ducato di Benevento. Durante il periodo normanno
il feudo fu sotto il controllo di Ugo da Castropignano, poi, nel periodo svevo,
divenuto parte integrante della Contea di Molise, feudatario fu Simone di
Santangelo. In seguito si avvicendarono diverse famiglie nel controllo del
feudo sino all'eversione della feudalità. Situato nel cuore del centro storico,
poco distante dalla chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, il Palazzo
Marchesale un tempo ospitava i signori del paese, mentre attualmente una parte
di esso è andato distrutto. Nel XV secolo l’edificio si componeva di una rocca
a carattere difensivo, voluta dai Conti di Montagano, proprietari del feudo. Si
suppone che uno dei titolari del feudo fosse Francesco di Montagano, capitano
d’armi che combattè al fianco del maestro Giacomo Caldora. A Francesco
successe il fratello Giacomo, abile cavaliere al seguito di Alfonso d’Aragona
che mise fine alla famiglia dei Montagano. Il feudo e annesso castello furono
ceduti a Gherardo Felice Appiano, che
nel 1495 appoggiò Carlo VIII nella spedizione contro la casa d'Aragona.
Purtroppo le sorti gli furono avverse e il suo favore verso i francesi gli
costò il titolo e molti suoi possedimenti, tra i quali Montagano. A
cavallo del secolo successivo la contea passò ad Andrea de Capua, che cominciò
a smembrarla. I titolari successivi del feudo furono: i Pignatelli, i
Capece e infine la famiglia Vespoli. Quest ultimi commissionarono i lavori di
ampliamento dell’edificio al fine di migliorarne l’abitabilità. Alla fine del
1700, la famiglia Vespoli vendette il palazzo alla famiglia Janigro, che
attualmente ne è ancora titolare. Uno dei proprietari del palazzo, Costantino
Janigro, decise di apportare l’ultimo intervento di restauro, creando nella
zona posteriore alla struttura un vasto giardino pensile ricco di alberi,
mentre nella parte sottostante sono stati ricavati degli ambienti utilizzati
come depositi. Il palazzo si eleva su tre livelli, che nella zona ovest si
trasformano in quattro. Le facciate sono ricche di finestre e balconi; uno di
questi è collocato al centro della facciata principale, al di sopra
dell’ingresso in pietra caratterizzato da un arco a tutto sesto. Tale arco
conduce ad un passaggio coperto da volta a botte che permette l’accesso al
cortile interno, il cui soffitto presenta tuttora alcuni affreschi. All’interno
del cortile vi è un portale in pietra, il cui architrave e’ caratterizzato da
ornamenti in pietra. La parte sinistra è attualmente abitata mentre quella sul
versante opposto presenta solo la struttura esterna mentre l’interno è
completamente distrutto ed è pericolante. A testimonianza della sua funzione
difensiva originaria sono ancora visibili alcune feritoie su un angolo delle
mura perimetrali. Se qualcuno ha delle belle foto del palazzo mi contatti, in modo da poterle aggiungere o magari sostituire a quelle trovate sul web.....poca cosa per i miei gusti !