CASTORANO (AP) - Torre civica
Nel 1283 il Castrum
Casturanum, all' epoca di proprietà del signore Rinaldo di Monsampolo,
venne venduto ad Ascoli per una somma molto rilevante. Da questo momento la
storia di Castorano s'intrecciò strettamente con quella dello Stato Ascolano:
in qualità di castello di secondo grado venne, infatti, retto da un suo Vicario
e dovette annualmente versare la somma di 58 Ducati come garanzia di difesa.
Per tutto il '400 ed il '500 rimase coinvolto nella secolare guerra contro
Fermo ed i suoi alleati di Offida ed Acquaviva. Dovette, pertanto, fronteggiare
assalti e distruzioni (si ricorda, in particolare, l'assalto dei Fermani nel
1534, a seguito del quale rimase a malapena in piedi la rocca). In questo
stesso periodo un sovrintendente del Castello, Astolfo Guiderocchi, dopo aver
creato una propria milizia, vi fece partire le sue scorribande per la Vallata.
Tale fase storica, per quanto tormentata, appare la più importante della storia
di Castorano, che allora vantava un ampio territorio, un ospedale, un carcere e
costituiva anche il crocevia d'obbligo per chiunque volesse raggiungere il
confinante Regno di Napoli. Passato, nel '500, sotto il dominio pontificio, ne
subì, conseguentemente, la sorte e gli oppressivi metodi di governo fino
all'Unità d'Italia. Dopo l'accurato restauro è tornata a giganteggiare con il
suo nuovo splendore la torre civica del Comune, uno dei monumenti che testimoniano
il glorioso passato, Di forma pentagonale, fu costruita nel 1471, probabilmente
sui resti di un'antica torre, difatti si sono evidenziati resti e porte chiuse.
Impiegata con funzioni di massimo avvistamento, nel corso dei secoli venne più
volte restaurata. Con gli ultimi lavori si è cercato di dare un assetto
definitivo a tale importante testimonianza storica. Il restauro ha consolidato
la struttura in elevazione fortificando il basamento con una specie di
"piede" non avendo le fondazioni, e la copertura delle voltate ai
diversi livelli, migliorando le caratteristiche meccaniche e ripristinati
tratti di muratura lesionati e degradati dalle piogge e dal sisma del 1997. Per
una totale fruibilità è stata ripristinata l'antica rampa di accesso al piano
di copertura, murato nell'intervento precedente e la conseguente rimozione dei
tiranti che ne impedivano il passaggio. Nella bella torre civica c'è un grande
orologio. Il primo orologio originale risale al 1884, un vero gioiello d'arte,
installato con sistema pendolo, con tre grosse pietre come carica, è stato
restaurato in concomitanza del restauro della torre stessa eseguito dall'
architetto Fabrizia Severini che ha curato tutti i minimi particolari. Costruito
dal genovese sig. A. Galli nel 1884 che ne fabbricò solo 35 (e quello di
Castorano è il 34°), nel 1955 l'orologio si fermò e rimase bloccato per quattro
anni, fino a quando ne 1959 fu commissionata la manutenzione ad una ditta di
Corinaldo che lo fece ripartire per la gioia dei cittadini castoranesi.
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