BEINETTE (CN) - Castello di Rudinì
I primi secoli della dominazione romana coincidono con il
periodo più florido della storia di Beinette. Numerosi ritrovamenti
archeologici dimostrano la ricchezza artistica del piccolo centro, che,
tuttavia, in seguito alle parabole discendenti delle vicende politico-economiche
di Roma, decadde rapidamente a partire dal IV secolo. Per lungo tempo Beinette
rimase assente dai documenti ufficiali. Ricomparve pochi anni prima del 1000,
in una donazione fatta da un Johannes habitator in loco Bagenne, al
vescovo di Asti. Verso la metà dell'XI secolo, un diploma emanato da Enrico III
conferma il dominio della Chiesa di Asti sul comitato di Bredulo e ricorda
nuovamente la corte di Baienna Superioris. La villa, tornò ad essere un
luogo prospero e di rilievo, ormai difesa da un castello, possedendo inoltre un
ampio territorio, esteso fino alla Bisalta, con una pieve e il monastero
femminile Santo Stefano del lago, sotto la giurisdizione astigiana di Sant'Anastasio.
Soggetta fin dalle origini ai vescovi di Asti, Beinette venne concessa in
feudo, prima ai Marchesi di Busca, poi ai Signori di Forfice, ed infine, nel 1237,
ai Signori di Morozzo. Occupata nel 1245 dalle truppe di Cuneo, ne seguì la
storia per più di un secolo. Passata nel 1382 ai Principi di Acaia, Beinette
divenne libero comune nel 1385, e conquistata nel 1396 dai Marchesi del
Monferrato, che la cedettero nello stesso anno ai Savoia. Più volte danneggiata
nel corso di vicende belliche, che interessarono a partire dal XVI secolo la
fortezza di Cuneo, il paese nel 1744 fu occupato dalle truppe gallo-ispaniche,
mentre, verso la fine del secolo fu teatro di aspri combattimenti tra austriaci
e armate napoleoniche. Il Castello
di Beinette è documentato storicamente a partire dall'XI secolo. L'edificio
attuale, situato in cima ad una leggera elevazione del terreno, rivela
all'esterno tracce dell'originale borgo medioevale, solo nella torre quadrata
che sovrasta il corpo principale della costruzione. Nel Settecento, per volere
di Carlo Francesco Ferrero, marchese di Ormea, si procedette ad una
ristrutturazione, opera dell'ingegnere Carlo Antonio Castelli, che iniziò i
lavori a partire dal 1741, dando vita ad un complesso nello stesso tempo
gradevole e massiccio. L'edificio si presenta come villa di campagna,
caratterizzata da fasce marcapiano e da una torretta rettangolare sulla
facciata rivolta verso il paese. Attualmente si trova in totale stato di
abbandono, invaso dalla vegetazione e gravemente compromesso nei suoi
principali elementi strutturali. Link suggeriti per approfondire: http://www.samuelesilva.net/2016/01/27/cera-una-volta-il-castello-di-beinette/,
https://drive.google.com/file/d/0B1qnhv3Ppwu-eTlKemlKLVZ3eTg/view, https://www.facebook.com/castellorudini/,
https://vimeo.com/76799042 (video di Horsepower)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Beinette, testo su
pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)
Foto: la prima è di Luigi.tuby su https://it.wikipedia.org/wiki/Beinette#/media/File:Beinette_castello.jpg,
la seconda è presa dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/castellorudini