martedì 25 luglio 2017

Il castello di martedì 25 luglio






VIDIGULFO (PV) - Castello dei Landriani

Noto fin dall'VIII secolo, appare come Vicus Lodulfi (poi Vigudulfum), probabilmente da un antico proprietario longobardo di nome Lodulfo. Fu sede di un'antica pieve della Diocesi di Pavia. Vidigulfo era in parte signoria di Bernardo, conte di Pavia, che ne fece dono alla chiesa della Ss. Trinità di Pavia; la restante parte pervenne ai Mantegazza che l'assoggettarono all'abbazia di Campomorto e ai Landriani (signori di Landriano), che furono investiti del feudo di Vidigulfo nel 1329 dall'Imperatore Ludovico il Bavaro per i servigi resi e la fedeltà verso l'Imperatore. I Landriani mantennero il feudo fino all'abolizione del feudalesimo. Già esistente nel sec. XI, il castello, dotato di torre, fu al centro di aspre contese, fra Milanesi, Pavesi e Lodigiani, che durarono vari secoli. L'edificio, che doveva svilupparsi in forma quadrilatera intorno a un cortile, è ora composto da 3 ali (nord, est e sud). Manca infatti l'ala di ponente dove si trova un muro di sostegno del terrapieno del cortile. L'accesso avviene dal lato sud attraverso una torre che si spinge fuori dalla linea di facciata. Risulta essere in parte ricostruito, in seguito ai recenti lavori non ancora terminati, come la parte alta della torre, tutta l'ala nord e gran parte dell'ala sud. Si sviluppa su 3 piani (p.terra, primo piano e piano sottotetto). Le strutture di orizzontamento sono costituite da solai in legno e da una volta a crociera nella torre d'ingresso. Il fossato che circonda il castello è stato scavato recentemente. La costruzione, situata all'esterno dell'abitato, sopra un terrazzamento alluvionale interposto tra l'Olona e il Lambro, presenta una pianta ad "U", aperta verso sud-ovest, essendosi perduto, con molta probabilità, il quarto lato. In conformità al probabile impianto originario, rientrerebbe nel tipo dei castelli a pianta quadrangolare, dotato di un'unica torre passante in corrispondenza dell'ingresso (come per esempio i castelli di Cusago e di Peschiera Borromeo). Vi si accede infatti attraverso una torre che reca sulla fronte la particolarità di un alto arco a sesto acuto inquadrante l’archivolto, nella cui svecchiatura in cotto si apre una finestrella di epoca posteriore sopra la quale si nota una Madonnina a fresco (probabilmente trecentesca). La torre possiede una volta a vela con decorazioni pittoriche a stemmi. L'attuale castello è un edificio trecentesco sorto sul luogo di un precedente castello dell'XI secolo, del quale forse ha incorporato parte dei muri. Nei secoli successivi trasformazioni e rimaneggiamenti ne hanno poi grandemente alterato l'aspetto. Caduto in grave stato di abbandono fino agli anni Novanta del secolo scorso, è stato oggi in gran parte riscattato dal meritorio restauro dei suoi proprietari, dopo essere giunto sulla soglia della completa rovina. Mantiene tuttora l’aspetto medievale a mattoni nudi.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Vidigulfo, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A130-00023/, http://www.visitapavia.it/itinerari/Castelli%20nel%20Pavese/Castelli-del-Pavese-Vidigulfo.html

Foto: entrambe sono prese da http://www.lombardiabeniculturali.it (http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bca/1A130/1/l/23_vid10d01.jpg e http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bca/1A130/1/l/23_vid10d02.jpg)

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