martedì 4 luglio 2017

Il castello di martedì 4 luglio




PINZANO AL TAGLIAMENTO (PN) - Castello

In seguito al declino dell'impero romano, il Friuli subì numerose invasioni barbariche fino alla conquista dei Longobardi, che si insediarono stabilmente e fecero di Cividale la capitale del Ducato del Friuli. Alla caduta di quest'ultimo la regione divenne prima Marca del Sacro Romano Impero, quindi Patria del Friuli sotto giurisdizione del Patriarcato di Aquileia. È proprio a questo periodo che risale il più antico documento in cui compaia un Signore di Pinzano: siamo nel 1134 ed il notabile in questione è Ermanno di Pinzano (Herman de Pinzano). Quindi sicuramente a questa data esisteva già un castello ed una giurisdizione feudale, che si estendeva all'incirca dal Cosa all'Arzino e da Clauzetto ai confini con Spilimbergo. I Signori di Pinzano vennero annoverati fra i “liberi feudatari”, ovvero coloro che possedevano una sufficiente importanza ed autonomia per essere direttamente investiti dall'autorità imperiale. Fra il 1352 e il 1354 il castello passò alla famiglia dei Savorgnan, tra le più ricche ed influenti del Friuli, che in seguito entrò in possesso anche dei beni della giurisdizione pinzanese e installò a Pinzano l'ufficio giurisdizionale del proprio feudo. L'iniziale fedeltà al Patriarca di Francesco Savorgnan si tramutò nel giro di qualche decennio in un orientamento dei rapporti della famiglia verso Venezia, che in quel periodo stava accrescendo la propria importanza politica e militare. Nel 1420 Venezia invadeva il Friuli, ponendo fine al Patriarcato ed instaurando un dominio che sarebbe terminato solo nel 1797. Sotto Venezia il castello perse molta della sua importanza militare, ma mantenne il controllo giuridico, burocratico e finanziario del feudo. Nel 1797, in seguito al trattato di Campoformio, il Friuli venne ceduto all'Impero austriaco. Tornò di dominio napoleonico, all'interno del Regno Italico, fino alla Restaurazione del 1815: quindi l'intero Lombardo-Veneto venne sottomesso nuovamente all'Austria. Nel 1866, al termine della Terza guerra d'Indipendenza, avvenne l'unificazione definitiva al Regno d'Italia. In epoca napoleonica il sistema viario venne ristrutturato significativamente: furono costruite le attuali strade provinciali tra Ampiano e Valeriano e tra Valeriano e Pinzano. A ricordo del passaggio di Napoleone, a Valeriano venne sistemata una colonna celebrativa chiamata appunto "napoleonica". I ritrovamenti archeologici permettono di confermare la presenza umana sul colle del castello anche in età romana, tuttavia non di specificare la natura degli insediamenti. Il castello di Pinzano viene citato per la prima volta nel XII secolo, occupato dagli omonimi signori, che ne tennero la proprietà fino al 1344, anno in cui si verificò il famoso eccidio, un cruento fatto di sangue, in cui vari rami della famiglia dei Pinzano si scontrarono tra loro. Il patriarca di Aquileia si vide costretto allora ad intervenire, e a sottrarre ai Pinzano il feudo, che venne in seguito assegnato alla potente famiglia dei Savorgnan nel 1352. Dai documenti dell'epoca, possiamo affermare che il castello possedeva delle stalle, due torrette di guardia rettangolari e la chiesetta di San Nicolò, che viene nominata per la prima volta in un documento del 1291 ed i cui resti sono tuttora rintracciabili nei pressi dell'attuale strada di accesso. Alcune opere presenti nella chiesetta furono trasferite nella chiesa di San Martino nella prima metà dell'Ottocento, in seguito al graduale abbandono del castello. È probabile che, integrata nella parte alta del maniero, esistesse una seconda cappella dedicata a tutti i Santi ed adibita esclusivamente al culto privato dei castellani. Il mastio era molto probabilmente collocato al centro del ripiano sommitale, ma di questo non ne restano tracce se non nelle fondamenta. L'intera struttura venne più volte ampliata e ristrutturata, in particolare dopo i disastrosi terremoti del 1348 e del 1511. Attorno al mastio sorgevano ben tre cinte murarie, i cui resti sono ancora visibili: negli spazi intermedi esisteva anche un piccolo borgo di cui si notano ancora le fondamenta tra la vegetazione. In periodo post medievale venne creata l'attuale strada sul lato sud del colle, che consentiva l'accesso al maniero senza passare, come accadeva per il vecchio percorso, dalla zona occidentale che ospitava il borgo e la chiesa di San Nicolò. Il castello andò in rovina a partire dalla prima metà dell'Ottocento, ma ancora fino al terremoto del 1976 parti murarie di un certo rilievo erano ben visibili. In seguito a quell'evento, del castello non restano che pochi ruderi e qualche tratto murario, anche se esiste un progetto di recupero suddiviso in più lotti, alcuni dei quali già terminati. I lavori hanno portato alla luce le cantine del maniero, composte da tre grandi volte a botte in laterizio, di cui curiosamente una a doppio rivestimento. Il castello di Pinzano è da sempre oggetto di numerose leggende e credenze popolari. Secondo molte di queste, nei sotterranei del castello (dove un tempo vi erano anche le prigioni della giurisdizione), sarebbe stata collocata una camera dove i signori Pinzano avrebbero nascosto la loro imponente fortuna, frutto delle loro scorrerie nel Friuli. Sempre dai sotterranei, si dice ci siano delle gallerie segrete che si snodano al di sotto del territorio. Una di queste giungerebbe fino al fiume Tagliamento e sarebbe stata usata dalla figlia adottiva dei Pinzano per fuggire durante l'eccidio del 1344. Un'altra leggenda, più recente, narra di una povera donna che si ritrovò a vagare tra le rovine del castello a mezzanotte. La donna, narra la leggenda, vide il fantasma di un cavaliere brandire la spada e uccidere un leone. Spaventata, fuggì via urlando. In suo soccorso arrivarono le Agane "dell'Arzino e del Tagliamento", che la rincuorarono e la invitarono a seguirle fino al fiume. Ma quando la donna si accorse che in realtà le ninfe d'acqua volevano annegarla, invocò il nome di Maria, e le Agane scapparono terrorizzate e inorridite. Dal 2000 il Comune di Pinzano ha promosso il recupero dell'area castellana anche in prospettiva di una sua valorizzazione turistica. Altri link consigliati: https://www.youtube.com/watch?v=Rwd_HmWGW7Y (video di Ecomuseo Lis Aganis), http://www.comune.pinzanoaltagliamento.pn.it/index.php?id=3086#c1943, http://www.pordenonecastelli.com/castello-di-pinzano/, scheda di Marta Tinor su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Friuli/pordenone/pinzano.htm, http://www.scoprifvg.it/site/castello-di-pinzano-al-tagliamento/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Pinzano_al_Tagliamento, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Pinzano

Foto: entrambe sono di iw3rua su http://mapio.net/a/82898585/

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