PATTI (ME) - Castello di Adelasia
Insieme al complesso di addizioni postume è documentato presso la Cittadella Fortificata di Patti. Il castello medievale è un agglomerato di strutture fortificate che occupava parzialmente la sommità del colle ove attualmente è insediata la Diocesi di Patti con gli edifici del Seminario, della sede vescovile, del museo diocesano e della cattedrale di San Bartolomeo e Santa Febronia. Oggi il nucleo, arroccato nel cuore della città, domina con la sua posizione la fiumara di Montagnareale e controlla l'ampia porzione di costa compresa tra capo Calavà e il promontorio di Tindari, comprese le rotte commerciali per le prospicienti Isole Eolie. È dotato di una particolare edificazione con pietre, infatti i paramenti murari degli elementi superstiti sono caratterizzati da una raffinata bicromia ottenuta con l’utilizzo di conci calcarei e pietra lavica, a sottolineatura delle mostre che contornano gli infissi, di particolare effetto compositivo, giocato su queste alternanze chiaroscurali, è la parte basamentale del fronte principale della cattedrale. Della primitiva cittadella fortificata restano alcune porte e porzioni di mura esterne. Una ricostruzione immaginaria dei manufatti è desunta da dipinti, schizzi, planimetrie e disegni del XVI e XVII secolo, per opera degli ingegneri militari Camillo Camilliani, Tiburzio Spannocchi al servizio della Corona di Spagna e dalle schiere d'artisti transitati da Patti. Il confronto e la sovrapposizione degli elementi che scaturiscono dalla comparazione tra dipinti, rilievi militari e manufatti superstiti permette una ricostruzione verosimile. I documenti più significativi sono conservati presso la Biblioteca Nacional de España di Madrid. Delle fortificazioni aragonesi, l'elenco delle torri e porte identificate e denominate: "Porta dei morti" a ovest sotto il castello, "Porta nova" sulla stradina che conduce al torrente Provvidenza, "Porta falsa" ubicata ove è attualmente l'ingresso del museo diocesano, di detti accessi non esistono più tracce. La "Porta di San Michele" è l'unica ancora visibile integralmente contigua alla chiesa di San Michele, "Porta delle Buccerij", "Porta reali". Delle 17 torri è pervenuta quella denominata "Torre del palombaro". Di un'altra, a forma circolare e demolita nel 1969, a seguito del parziale crollo del castello, residenza dei Vescovi, esiste qualche foto. Un disegno riproduce le piante del Castello e della Cattedrale. Sono visibili, oltre le strutture murarie principali, le tre absidi. Quelle primitive di forma circolare hanno ceduto il posto a quelle attuali con muratura retta. Il crollo delle absidi originarie fu provocato dal sisma dell'11 gennaio 1693 noto come terremoto del Val di Noto. Per l'evento disastroso andarono distrutti parimenti il tetto e l'ultima elevazione della torre campanaria, molto probabilmente per il cedimento delle trifore caratterizzate da aperture molto ampie. Altri disegni illustrano le prospettive del Castello e della Cattedrale. Si evincono chiaramente le tre absidi dai decori esterni simili a quelle della coeva cattedrale di Cefalù, il campanile con le trifore nell'ultima elevazione, la "Torre del palombaro", quella distrutta nel 1969 e la cinta muraria superiore della struttura con la "Porta falsa". Delle originarie strutture in elevato sopravvivono una torre merlata che presidiava la rampa d’accesso al complesso e un bastione con contrafforti sotto il sagrato antistante il portale principale della cattedrale ove, durante i lavori del 1980, si è scoperta una galleria scandita da arcate a sesto acuto il cui ingresso si guadagna tramite un portale ad ogiva. Altri link suggeriti: https://storiaoggi.altervista.org/ARCHIVIO/patti.htm, https://www.pattitindari.com/index.php/info/la-storia
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Patti, https://www.icastelli.it/it/sicilia/messina/patti/castello-di-patti
Foto: la prima è di Effems su https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Patti#/media/File:Fortificazioni_di_Patti.JPG, la seconda è presa da https://www.facebook.com/photo?fbid=1826359977868100&set=pcb.7236526563104848
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