Le origini del centro storico di San Vito sono legate ad un edificio fortificato, nato proprio come semplice rocca difensiva con le sue cinta murarie, documentata già prima del XIII secolo. Il castello di San Vido fu donato al potente Patriarcato di Aquileia che ne fece propria dimora e divenne successivamente anche residenza della nobile famiglia Altan e, ancora dopo, di Antonio II (vescovo di Urbino) che lo impreziosì con affreschi degni delle migliori corti dell’epoca. Quello che rimane oggi della costruzione è una struttura che riecheggia più la residenza nobiliare che l’edificio difensivo medievale. Un edificio di certo imponente, risultato della sommatoria di più fabbricati aggregati, con il primo giro di cinta muraria della cittadina, la fossa ed il basamento delle mura in parte riemerso e ricostruito. Affascinanti gli affreschi rinvenuti, sia lacerti esterni che resti nelle facciate interne, di epoca e fattura diverse; decorazioni quattrocentesche e settecentesche, raffigurazioni di stemmi nobiliari sanvitesi e friulani e due dolci volti di guerrieri risalenti al primo ventennio del ‘500. Parte di questi, intere splendide scene e figure di sibille, sono stati salvati e strappati negli anni ’50 dallo studioso Federico De Rocco a cui è dedicato l’attuale museo Civico Archeologico, dove rimangono in attesa di rientrare nella loro sede di origine. Il primo giro di cinta muraria della cittadina è perfettamente visibile nell’area della Corte del Castello, la fossa e il basamento delle mura sono in parte riemersi e in parte sono stati ricostruiti. Dopo i lavori di restauro è più facile immaginare i fasti dei secoli in cui il castello ospitava il Patriarca, attraversando i ponti in ferro si ha l’impressione di ripercorrere il tragitto che secoli fa venne percorso da chi diede origine all’attuale centro cittadino. La cinta muraria ancora visibile consta di tre torri ancora perfettamente conservate: Scaramuccia, Grimana e Raimonda. In quest'ultima, che prende il nome dal Patriarca Raimondo della Torre che l'ha fatta costruire nella seconda metà del Duecento, trova ospitalità un piccolo museo archeologico storico e artistico ("Museo civico F. De Rocco") il quale custodisce reperti del periodo preistorico e protostorico e anche romano e longobardo e opere d'arte (di particolare rilevanza artistica alcune sculture lignee di Bartolomeo dell'Occhio). Altri link suggeriti: https://consorziocastelli.it/icastelli/pordenone/san_vito, http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/media/Friuli-VG-Castello-San-Vito-Tagliamento-da187791-e128-47b5-adc0-9b7b1ededfb6.html (video di TGR), http://www.scoprifvg.it/site/borgo-del-castello-di-san-vito-al-tagliamento/, http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=3485,0,0,1,0,0
Fonti: http://www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it/index.php?id=18960, https://it.wikipedia.org/wiki/San_Vito_al_Tagliamento, https://www.icastelli.it/it/friuli-venezia-giulia/pordenone/san-vito-al-tagliamento/castello-di-san-vito-al-tagliamento
Foto: la prima è presa da http://www.agendaviaggi.com/visitare-pordenone-e-dintorni-friuli-prodotti-tipici/, la seconda è presa da https://www.icastelli.it/it/friuli-venezia-giulia/pordenone/san-vito-al-tagliamento/castello-di-san-vito-al-tagliamento
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