lunedì 21 settembre 2020

Il castello di lunedì 21 settembre


SCIACCA (AG) - Castello dei Conti Luna

Fu eretto nel 1380 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta e, dopo la morte di Federico III, uno dei quattro vicari della Sicilia. Il Castello passò in mano ai conti Luna quando, morto Nicolò Peralta (figlio di Gugliemo), Margherita, una delle sue tre figlie, andò in sposa al conte Artale de Luna, catalano e zio di re Martino. In seguito, la proprietà passò a Sigismondo Luna che lo possedette fino al 1529, anno in cui si concluse quello che è passato alla storia come il "caso di Sciacca". Dopo il 1529, l'imperatore Carlo V avocò alla corona il castello con il nome di Castello Nuovo, per distinguerlo dal preesistente Castello dei Perollo, dal quale dista poco meno di 200 mt. Il complesso a pianta poligonale sorge sulla viva roccia nella parte alta e orientale di Sciacca. Anticamente era composto da due piani: il piano terra per la servitù e il piano superiore per l'alloggio del conte e dei suoi familiari. L'ingresso era situato a nord e prevedeva un ponte levatoio; dall'ingresso si accedeva a un cortile che precedeva il castello e cui vi erano inserite le scuderie e un cappella dedicata a San Gregorio. Oggi l'edificio si compone di quattro parti: la cinta muraria, la torre grande (mastio) e quella cilindrica entrambe a nord, e il Palazzo del Conte a ovest. La cinta è formata da alte e robuste mura che servivano alla difesa, munite di torri sporgenti, rivestite agli spigoli di blocchi tufacei squadrati che contribuivano a dare un aspetto imponente al complesso. Della grande torre a pianta quadrangolare (che aveva la funzione di sorvegliare la cinta) rimane la base, mentre la torre cilindrica che si presenta a due piani con conci accostati a coltello, si conserva ancora. Rimane ben poco invece del Palazzo del Conte, posizionato fra mastio e torre cilindrica e di cui ci resta solo i tetti e gli alti muri, dove si possono notare dipinti dell'epoca e ammirare (tramite le sue finestre) un bel panorama di Sciacca. Dall'ingresso, situato a Nord e munito di ponte levatoio, si entrava nel cortile, dove erano le scuderie, i locali degli uomini d'arme, e una cappella dedicata a S. Gregorio. L'arco di ingresso portava in alto lo stemma dei Peralta, e la porta era difesa dalla torre maestra, che rimase integra sino al quando un violento terremoto non la rovinò parzialmente, (la completa demolizione di questa torre avvenne invece ad opera del comune nel 1867). Il castello è uno dei più interessanti esempi di architettura civile e militare del '300 esistenti in Sicilia. L'imponente costruzione è legata al “caso di Sciacca”, la secolare lotta sanguinosa tra la famiglia dei Luna (catalana) e quella dei Perollo (normanna), in conflitto per un amore segreto, quello di Giovanni Perollo per Margherita, moglie di Don Artale Luna, ma anche per interessi politici ed economici. Il Castello costituiva un piccolo microcosmo con proprie regole socio-economiche... Si dice che arrivasse ad ospitare sino a 100 persone. Al Conte era demandato il potere politico economico e giudiziario attraverso l'esercizio del "mero e misto imperio". Altri link suggeriti:https://www.balarm.it/eventi/la-visita-al-castello-luna-per-scoprire-l-intricato-caso-di-sciacca-amore-segreto-o-interesse-107197, http://www.guidadisciacca.it/index.php?pag=Castello%20Luna (visita virtuale), http://www.virtualsicily.it/Monumento-Castello%20di%20Luna-AG-197, https://www.risoluto.it/videonotizie/riapre-castello-luna-fruizione-turistica-ticket-unico-un-circuito-museale/ (video), https://www.youtube.com/watch?v=ccChKoWul14&feature=emb_logo (video di Tele Radio Monte Kronio Sciacca)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Sciacca, http://www.distrettoturisticoselinuntino.it/a.cfm?id=387, http://www.guidadisciacca.it/index.php?pag=Castello%20Luna, https://www.fotoartearchitettura.it/sciacca/castello-dei-luna.html

Foto: la prima è una cartolina presa dal gruppo FB "Castelli rocche e fortificazioni in Italia" (https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/a.10158055264395345/10150588567560345), la seconda è di Matthias Drosdek su https://mapio.net/pic/p-44741247/

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