sabato 12 settembre 2020

Il castello di sabato 12 settembre



ACCADIA (FG) - Castello

Durante l'occupazione normanna dell'Italia Meridionale, l'organizzazione sociale di Accadia era molto semplice e le dimensioni dell'abitato modeste. Fu feudo dei Conti Normanni di Loretello, poi degli angioini Adam de Bruyers e dei De Scotto, della regina Sancia e in seguito dei De Balzo–Orsini. La cittadina fu danneggiata dal terremoto del 1456 ed entrò nella leggenda durante la guerra che nel 1462 oppose Angioini e Aragonesi per la successione al Regno di Napoli. La fiera cittadina oppose una eroica resistenza alle truppe di Ferrante d’Aragona per ben 19 giorni (21 luglio – 9 agosto)prima di essere incendiata. Alla fine capitolò e il Re Ferrante ne eternò il valore nei due ultimi pannelli della porta bronzea del Maschio Angioino di Napoli, tramandando insieme due magnifiche vedute quattrocentesche di quella che egli soprannomina “URBS FORTIS”. L’atto di rinascita della cittadina venne stilato nel 1488 quando ne diventò feudatario Federico D’Aragona che ricolmò di benefici il feudo incamerato. Dal 1496, però, iniziò una girandola di feudatari e di famiglie (Brancaccio, De Stefano, Lantaro-Caracciolo) finchè nel 1675 non sopraggiunsero i Recco e ottennero per il nuovo feudo il titolo Ducale. Il Feudo passò poi ai Dentice, ultimi feudatari di Accadia. Il binomio Dentice-Accadia sopravvisse alla soppressione della feudalità (1806,sotto Giuseppe Bonaparte) e alla caduta del Regno delle Due Sicilie. Ultimo duca borbonico fu Fabrizio III(1802-1878). Nel 1861 il paese fu riaggregato all’Irpinia, da cui era passato alla Capitanata nel 1811, per poi passare definitivamente alla provincia di Foggia il 1° febbraio 1928. Solo osservando le architetture che compongono Accadia ci si rende conto di quanti secoli di storia hanno influenzato questi luoghi. Tra gli affascinanti palazzi storici e i ricordi di architetture e strutture ormai cancellate dal tempo e dai frequenti terremoti che hanno afflitto la zona, spiccano le rovine dell’antico castello, sorto nel periodo di fortificazione dell’antico borgo medioevale. Nonostante le poche tracce del castello conservate nei secoli, per lo più inglobate nelle successive abitazioni del rione Fossi, oggi abbandonato, sono sicuramente una tappa suggestiva se si vuole scoprire i tesori storici e culturali di Accadia

Fonti: https://www.comune.accadia.fg.it/index.php/informazioni-e-numeri-utili-4, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/foggia/provincia000.htm#accadia, https://it.wikipedia.org/wiki/Accadia

Foto: la prima è presa da https://www.weekendpremium.it/accadia/, la seconda è presa da https://www.turismo.it/segreti-italia/articolo/art/puglia-il-paese-abbandonato-del-rione-fossi-id-18980/

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